[RSF] I: Fabbrica bombe Sulcis RWM, 9 marzo sit-in a Caglia…

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Autor: pilar castel
Data:  
Para: pace, forumroma@inventati.org, donneinnero@listas.nodo50.org, de def, Daniele Barbieri, checchino
Asunto: [RSF] I: Fabbrica bombe Sulcis RWM, 9 marzo sit-in a Cagliari: appello dei pacifisti a nuova Giunta


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Da: Vincenzo Miliucci <miliucci.vincenzo@???>
Inviato: domenica 10 marzo 2019 21:26
A: en-privato@???; Lista COBAS Commissione Internazionale; ignazia zedda; ucs.ss@???; UDAP Italia; Antonio Mazzeo; ahmaddawud@???; Alfteresa; angelo baracca; Marco Palombo; pilar castel; dipietro.cris@???; caomar@???
Oggetto: Fabbrica bombe Sulcis RWM, 9 marzo sit-in a Cagliari: appello dei pacifisti a nuova Giunta

Fabbrica bombe Sulcis, sit-in a Cagliari: appello dei pacifisti a nuova Giunta
9 marzo 2019
[https://www.sardiniapost.it/wp-content/uploads/2017/10/bombe_675-372x221.jpg]<https://www.sardiniapost.it/politica/fabbrica-bombe-sulcis-sit-in-a-cagliari-appello-dei-pacifisti-a-nuova-giunta/>

Basta con la fabbrica delle bombe. E via alla riconversione dello stabilimento di Domusnovas. L’appello degli eco-pacifisti questa volta si rivolge alla nuova Giunta e al Consiglio regionale che attende ancora il via ufficiale.


Teatro dell’ennesimo presidio è stato simbolicamente il piazzale davanti al palazzo della Regione di viale Trento. “Non facciamo sconti a nessuno – ha spiegato Angelo Cremone – ma cominciamo subito col dire che non siamo d’accordo con il nucleare. Noi vogliamo per la Sardegna uno sviluppo compatibile con il suo ambiente e con le sue bellezze. Per quanto riguarda la fabbrica delle bombe, noi continueremo sempre a dire no”.


E infatti in piazza Sorcinelli sono stati sistemati striscioni e cartelli già visti nei precedenti sit-in davanti alla Regione, a Montecitorio e all’ambasciata dell’Arabia Saudita. Il messaggio che sintetizza tutto è “no al massacro nello Yemen“. Concetti ribadito da Ennio Cabiddu, sempre di Sardegna Pulita: “Noi abbiamo proposte sensate per la riconversione dello stabilimento. Ma non solo, anche per l’energia e l’agroalimentare”.


[L'Unione Sarda.it] <http://www.unionesarda.it> [https://www.unionesarda.it/foto/previewfoto/2019/03/06/le_bombe_mk841_esportate_da_rwm_in_arabia_saudita_foto_l_unione_sarda_farri-553-341-789740.jpg] Le bombe MK841 esportate da Rwm in Arabia Saudita (foto L'Unione Sarda-Farris)
CRONACA SARDEGNA
Rwm, Sardegna Pulita incalza la Regione: sabato sit-in in viale Trento
Mercoledì 06 Marzo

L'ultima protesta, dopo la quale "Sardegna Pulita" si appresta a denunciare il Governo nazionale per le esportazioni belliche della Rwm in Arabia Saudita, è di non più di 10 giorni fa.

Nel frattempo è cambiato il colore politico dell'esecutivo regionale ed è dunque già tempo di una nuova mobilitazione: per sabato 9 marzo, alle 11, l'associazione chiama a raccolta tutti gli ecopacifisti sardi davanti alla sede delle Istituzioni regionali di viale Trento.

Nell'occasione una delegazione di Sardegna Pulita chiederà un incontro alla nuova Giunta regionale per conoscere la volontà della stessa in merito a tematiche ormai arcinote: "Vogliamo sapere - spiega il portavoce Angelo Cremone - quale sia la posizione sulle esportazioni fuorilegge della Rwm verso l'Arabia Saudita, sulle centrali a carbone e sulla nuova discarica di Genna Luas, progetti che ci vedono fortemente contrari".

Per Sardegna Pulita, osserva Ennio Cabiddu, altro portavoce dell'associazione, "sta per iniziare una nuova primavera d'impegno civile e dopo aver registrato, purtroppo, l'inerzia dell'esecutivo Pigliaru ora vogliamo conoscere le intenzioni dei nuovi padroni di casa. Ci auguriamo che non seguano l'esempio del Governo nazionale che si è fermato alle sole promesse".

Il riferimento è agli impegni promessi sul blocco alle esportazioni della Rwm che l'associazione aveva registrato soprattutto da parte del Movimento Cinquestelle sardo. "Posizioni - attacca ancora Angelo Cremone - che evidentemente sono mutate quando i Cinquestelle sono diventati forza di Governo".

di Simone Farris


Ampliamento della Rwm a Iglesias: associazioni pacifiste ricorrono al Tar
25 gennaio 2019
[https://www.sardiniapost.it/wp-content/uploads/2018/11/rwm-roma-372x221.jpg]<https://www.sardiniapost.it/cronaca/ampliamento-della-rwm-a-iglesias-associazioni-pacifiste-ricorrono-al-tar/>

Battaglia in tribunale contro l’ampliamento della Rwm<https://www.sardiniapost.it/politica/rwm-italia-avanti-con-lampliamento-regione-siamo-per-la-riconversione/>, la fabbrica di ordigni bellici a Domusnovas: il ricorso è stato notificato al Tar dalle associazioni pacifiste. Oggetto della contesa: la delibera del Consiglio comunale di Iglesias con la quale è stato autorizzato l’allargamento dello stabilimento anche al territorio del capoluogo sulcitano.

Le associazioni pacifiste chiedono ai giudici amministrativi l’annullamento della delibera. A presentare il ricorso sono stati Italia nostra, Comitato riconversione Rwm per la pace, Usb, Arci, Assotziu consumadoris, Legambiente e Centro sperimentazione autosviluppo. L’opposizione al tar è stata firmata dagli avvocati Andrea e Paolo Pubusa.

Uno dei punti più controversi citati dal ricorso e dai legali riguarda le procedure di Valutazione di impatto ambientale e di Valutazione di incidenza ambientale. “Al di là dei vizi procedurali – spiegano gli avvocati – che sarà compito del Tar vagliare, la fabbrica di Domusnovas Iglesias solleva quesiti più generali che interrogano il Comune di Iglesias, la Regione sarda e il Governo nazionale”. I legali ricordano l’impegno del premier Conte di esaminare il dossier e il silenzio delle istituzioni sarde. Le associazioni hanno parlato anche della Costituzione e della risoluzione del parlamento europeo dell’ottobre 2018 sulla guerra contro lo Yemen.

Contro il ricorso prendono posizione i consiglieri regionali uscenti (e ricandidati) dei Fratelli d’Italia. “Pacifisti e ambientalisti stanno scatenando una guerra ideologica contro la Rwm di Domusnovas. Noi difendiamo prima di tutto i posti di lavoro”, scrivono in una nota Gianni Lampis, Paolo Truzzu e Gigi Rubiu. “Le associazioni di sinistra – continua il comunicato – sono nemiche dei lavoratori e attaccano una delle poche realtà che crea occupazione in un territorio povero di realtà produttive, usando argomentazioni ideologiche e pretestuose. Noi difenderemo chi lavora e ci auguriamo che questa iniziativa di lotta politica non la paghino loro malgrado donne e uomini sardi”.



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