[Storiaorale] È uscito il nuovo numero de "l'impegno"

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Author: Istituto storia Resistenza e società contemporanea Bi-Vc-Vals
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To: Istituto storia Resistenza e società contemporanea Bi-Vc-Vals
Subject: [Storiaorale] È uscito il nuovo numero de "l'impegno"
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea

nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia

Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti per la storia della
Resistenza e dell’età contemporanea

13019 Varallo - via D'Adda, 6 - tel. 0163-52005; fax 0163-562289
<mailto:istituto@storia900bivc.it> istituto@???

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È uscito il centunesimo numero de “l’impegno”, rivista dell’Istituto per la
storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel
Vercellese e in Valsesia, che contiene saggi di Giuseppe Della Torre,
Gioachino Lanotte, Mario Ogliaro, Piero Ambrosio, Simone Picchianti, Mattia
Pesce.

Giuseppe Della Torre, basandosi sulle fonti documentarie consultate
all’Archivio centrale dello Stato di Roma, esamina i bilanci delle
Federazioni provinciali del Partito nazionale fascista, evidenziando la
complessità dei rapporti tra organismi dipendenti - quali, oltre alle
Federazioni, anche Fasci di combattimento, Opera nazionale Balilla e
Dopolavoro - e Direttorio nazionale del partito, e rilevando, dall’analisi
degli ingenti flussi di denaro dal “centro” alle “periferie”, la complessità
del sistema organizzativo, che meriterebbe studi particolari in grado di
rappresentare la diversa intensità del radicamento territoriale.

Gioachino Lanotte si concentra sulla politicizzazione dello sport operata da
Mussolini, che ne fece un terreno privilegiato per la costruzione di
un’identità nazionale fascista, soffermandosi in particolare sul calcio e
sull’impulso dato dal regime alla costruzione di nuovi stadi nelle
principali città, quali il Foro Mussolini a Roma, il Littoriale a Bologna,
lo Stadio della Vittoria a Bari, lo Stadio Giovanni Berta a Firenze e così
via, fino ad arrivare alla prestigiosa organizzazione dei Mondiali di calcio
del 1934, ambito strumento per ottenere il riconoscimento internazionale per
il regime, che, se sul piano politico non ebbe gli esiti sperati, ottenne
invece risultati duraturi dal punto di vista dello sviluppo del calcio a
livello nazionale e dell’impiantistica sportiva.

Mario Ogliaro racconta le origini della famosa canzone “Lili Marleen”, il
brano più ascoltato dai soldati di entrambi i fronti durante la seconda
guerra mondiale, i cui primi versi furono scritti dal giovane poeta tedesco
Hans Leip negli anni della grande guerra e furono poi musicati negli anni
trenta dal tedesco Norbert Schultze; inizialmente poco apprezzata, la
canzone, incisa dalla voce morbida e profonda di Lale Andersen, nonostante i
ripetuti tentativi di censura del regime nazista, che ne stigmatizzava
l’eccesso di emotività e gli scarsi toni marziali, divenne un vero e proprio
mito ed ebbe numerose versioni, da quella cantata da Marlene Dietrich, alla
variante francese interpretata, tra gli altri, da Edith Piaf, fino alla sua
traduzione italiana a opera del maestro vercellese Cinico Angelini e del
paroliere Nino Rastelli, con la voce di Lina Termini.

Piero Ambrosio continua la sua ricerca sui “sovversivi” vercellesi, biellesi
e valsesiani segnalati nel Casellario politico centrale, ricostruendo le
biografie dei vercellesi emigrati nelle Americhe, che risultano
complessivamente quarantacinque, la maggior parte dei quali trasferitisi in
Sudamerica, in particolare in Argentina, e schedati principalmente come
socialisti e anarchici.

Simone Picchianti ripercorre le vicende legate alla strage di piazza
Fontana, dal verificarsi dell’evento il 12 dicembre del 1969, alle vicende
giudiziarie successive a esso collegate, fino all’ultimo processo svoltosi a
Milano nel 2005, e ricostruisce il clima di un’epoca utilizzando quali fonti
storiche le controinchieste di giornalisti e di gruppi della sinistra
extraparlamentare da una parte, le indagini delle forze dell’ordine e dei
magistrati, nonché gli atti giudiziari dall’altra.

Mattia Pesce conclude la pubblicazione di una selezione di testi relativi
all’area vercellese, ricavati dalla lettura dei giornali “La Sesia” e “La
Risaia” dal maggio al dicembre 1918 e realizzati nell’ambito del progetto
promosso dall’Istituto nell’occasione del centenario della prima guerra
mondiale. Si sofferma in particolare sulle questioni relative agli imboscati
e al disfattismo, al centro del dibattito pubblico negli ultimi mesi di
guerra, sia per esoneri ingiustamente attribuiti che per esoneri dovuti, ma
altrettanto ingiustamente non assegnati; sull’interesse che comincia a
manifestarsi, con la guerra ormai agli sgoccioli, per i provvedimenti da
adottare nella fase di ricostruzione, riportando una proposta avanzata dal
giornale “La Sesia” su un tema poco dibattuto quale quello della scuola; sui
festeggiamenti che scaturiscono dall’annuncio della fine delle ostilità, in
un clima di distensione e fiducia destinato a durare poco e su altro ancora.

In conclusione la consueta rubrica di recensioni e segnalazioni.





Sommario





Giuseppe Della Torre, I bilanci delle Federazioni del Pnf nelle carte
dell’Archivio centrale dello Stato, 1919-1943. Qualche indicazione dalla
“storiografia fattuale-quantitativa”



Gioachino Lanotte, 1934: gli stadi della Vittoria. L’edilizia sportiva del
fascismo



Mario Ogliaro, Un angelo nella tempesta: la canzone “Lili Marleen”



Piero Ambrosio, “Risiede tuttora all’estero a recapito sconosciuto”.

5. “Sovversivi” vercellesi schedati nel Casellario politico centrale
emigrati nelle Americhe



Simone Picchianti, Storia della strage di piazza Fontana (1969-2005)



Mattia Pesce, Memorie di guerra. La Grande Guerra nelle pagine dei giornali
vercellesi

“La Sesia” e “La Risaia” (7)



Recensioni e segnalazioni



La rivista è in vendita nella sede dell’Istituto (via D’Adda, 6, Varallo):
singolo numero 12 euro; abbonamento annuale 20 euro; formula abbonamento
annuale più tessera associativa 32 euro.

Conto corrente postale per i versamenti n. 10261139, intestato all’Istituto.