Nel novembre del 2013 i 5 giorni di sciopero dei dipendenti AMT hanno scongiurato la privatizzazione del servizio di trasporto pubblico .
A distanza di 6 anni sono state notificate multe da 2 a 5 milioni ciascuno agli scioperanti per sanzionare lo sciopero "selvaggio".
Gia' nei giorni immediatamente successivi alle proteste avevamo partecipato alla solidarietà concreta che racoclse in pochi giorni 35.000 euro, al fine di ridurre gli importi procapite.
Al momento, i dipendenti AMT che non avevano partecipato all'astensione dal lavoro (perchè non autisti o in ferie) possono decidere di condividere la multa con gli scioperanti.
Si tratterebbe di divedersi l'ammontare delle sanzioni arrivando a un importo di circa 600 euro a testa.
Si tratta di scegliere
a. trattenuta mensile dal cedolino paga per la durata di 30 mesi
b. pagamento di ferie pregresse per un ammontare equivalente, il lavoratore potrà anche richiedere che tali importi siano ripartiti sulle spettanze degli anni 2019-2020-2021;
c. anticipazione sul TFR per un importo pari al valore pro-capite, la stessa potrà anche essere equamente suddivisa tra le spettanze degli anni 2019-2020-2021.
Chi ha condiviso la lotta a favore del bene comune non può non partecipare anche personalmente.
Si può versare sul conto corrnte che AMT utilizzerà per i pagamenti delle sanzioni prefettizie in nome e per conto dei lavoratori (IBAN – IT40C0100501400000000280534), con la causale “solidarietà per sanzioni Novembre 2013”; sullo stesso conto perverranno i pagamenti da parte degli ex dipendenti.
Invitiamo tutte e tutti a farlo.
Antonio Bruno, Rete delle Alternative Genova
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"Eppure il vento soffia ancora ...." Pierangelo Bertoli, (Sassuolo, 5 novembre 1942 – Modena, 7 ottobre 2002)
antonio bruno
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