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Aihe: [Pacifistat] Fwd: iniziativa lavoratori della cgil scuola roma e lazio
Vi giro l'importante comunicato della RSU del Liceo D'Assisi, dal sito: http://www.flcgilromaelazio.it/flc-stop-razzismo-si-accoglienza/
Anche qui in Istat dovremmo riprendere questi temi.

Ciao Michele Riccio
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Cuori aperti e porti chiusi

Altri 170 morti nel Mediterraneo

Affogare nell'indifferenza

«Meglio la morte che la Libia» hanno dichiarato i sopravvissuti del disastro avvenuto nei giorni scorsi nel Mediterraneo. 170 morti, molte donne e bambini. Le notizie sono ancora frammentarie ma qualsiasi sia il bilancio finale in vite umane, una cosa è certa, si tratta solo dell’ultima tragedia. Sta di fatto che nel 2018 i morti accertati nel Mediterraneo sono 2.262, quelli da accertare probabilmente non si sapranno mai. Sappiamo che 8 persone al giorno muoiono in media nel Mediterraneo.

Ogni anno 50 milioni di contadini delle periferie del mondo migrano dalle campagne verso le città, 5 milioni di questi diventano migranti internazionali. Di questi nel 2017 in Italia ne sono arrivati 100.000 (il 2%), ma nel frattempo 40.000 migranti hanno lasciato il Belpaese per lidi più civili. Non c’è nessuna invasione! Anche se i restanti 60.000 avessero avuto tutti bisogno d’aiuto (e non è così), in Italia ci sono 8.000 comuni, molti si stanno spopolando (vedi Riace): 7 a testa!

È credibile che una fra le 10 potenze industrializzate del mondo, una dei paesi più ricchi del mondo, che per di più avrebbe bisogno di giovani come il pane, non possa sistemare 7 migranti per comune.

Le migrazioni sono un fenomeno oggettivo mondiale, non possono essere fermate da decisioni di governi che, in questo campo, hanno il potere degli sciamani con la pioggia!

Ne verranno altri e sempre di più. È inevitabile!

Affogare nell'ignoranza

Ma attenzione. Respingerli non solo è inumano, è soprattutto sciocco. Il nostro paese è in pieno declino demografico e sta paurosamente invecchiando. Ogni anno la popolazione italiana cala di 500.000 unità. Fra 15 anni la fascia di popolazione italiana fra i 20 e i 49 anni avrà perso 5,2 milioni di unità, un calo stimato di 350.000 unità all'anno.

Costano? Nel 2016 il 2,4% di immigrati presenti in Italia hanno prodotto l’8,9% del PIL (130 miliardi euro). Nel 2014-2015 hanno pesato sul welfare per 15 miliardi di euro, ma hanno pagato all'erario pubblico 18 miliardi di euro (+ 3 miliardi).

I migranti sono così un problema? Non pare.

Cuori aperti? Porti chiusi!

Il ministro degli interni italiano dichiara: «cuori aperti e porti chiusi» . I suoi degni compari grillini dicono che saranno spietati con gli scafisti, ma per ora hanno vessato solo le navi dei volontari che avrebbero potuto evitare questa ennesima strage, navi che hanno chiamato «taxi del mare» .

Al governo si sono istallati demagoghi e sprovveduti e gli effetti delle loro azioni sono in ogni campo disastrosi (cominciando dal selfie dal balcone più costoso della storia della telefonia mobile: 1,5 miliardi di euro in servizio al debito… per ora). Ma quello che stanno facendo con gli immigrati è imperdonabile.

Che dire? Il governo della paura giallo-verde sta cavalcando il più sordido spirito razzista e nazionalista per raccattare voti, spolverandovi sopra una finta riforma delle pensioni e una mancia che chiama reddito di cittadinanza. Demagogia e ruffianeria in salsa Facebook e Tweeter che non reggeranno alla prova dei fatti.

Verrà la delusione di quelli che ci hanno creduto, ma sarà troppo tardi, perché dal mare si potranno solo ripescare i cadaveri della tragedia in corso (senza contare gli innumeri e anonimi lasciati a morire nel deserto libico).

Solidarietà ai nostri fratelli migranti

Come insegnanti, come educatori, come lavoratori della scuola non possiamo continuare a tacere!

Perché, tanto per cominciare, gli alunni stranieri sono già l’8,9% della popolazione scolastica. Sono i nostri studenti! Che cosa diremo quando ci chiederanno di applicare il principio «prima gli italiani» anche a scuola?

Ma soprattutto, non possiamo continuare a tacere perché verrà il giorno in cui saremo chiamati complici di quello che sta avvenendo nell'indifferenza generale.

Sindacato vuol dire solidarietà fra lavoratori di ogni razza, religione e nazione. È la storia del sindacato a testimoniarlo. Ed è una tradizione che dobbiamo difendere, cominciando a dire no!

Rsu FLC-CGIL del LSS “Francesco d’Assisi”