[Antirazzista] [antirazzista] Convocazione Macerata

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Auteur: Cobas Bologna
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À: antirazzista
Sujet: [Antirazzista] [antirazzista] Convocazione Macerata
Ciao a tutti/e
Alleghiamo la chiamata per l'assemblea nazionale di Macerata del 10
febbraio, crediamo sia importante ed utile partecipare.

*APPELLO PER L'ASSEMBLEA NAZIONALE DI DOMENICA 10 FEBBRAIO A MACERATA*

*In Italia esiste un’opposizione al governo Lega-5Stelle. Questo è il
principale fatto politico che ci restituiscono le/i centomila indivisibili
che hanno attraversato Roma lo scorso 10 novembre. Una mobilitazione che ha
prodotto uno squarcio nel velo di quella “pace terrificante”, di quel
“razzismo istituzionalizzato” e di quel “sordo e frustrato rancore” verso
chi abita gli scantinati di questa società, che sembra regnare
dall’insediamento dei giallo-verdi al potere.Un’alterità che, nonostante la
propaganda dominante e sempre più di regime, esiste nella società ed ha
avuto la forza di mostrarsi il 10 novembre, incarnata direttamente da tutti
quei corpi che sono oggetto di politiche discriminanti e repressive:
migranti, rom, sinti e caminanti, occupanti, attivisti, famiglie,
donne, bambini, anziani, studenti, precari, poveri, senza fissa dimora e
disoccupati. Non una sommatoria, ma un intreccio tra esperienze
territoriali in cui si pratica solidarietà, cooperazione, mutualismo e
lotta sociale: un fronte solidale e unito contro il razzismo, la deriva
xenofoba, le politiche di esclusione sociale del governo e contro il DL
Salvini. Una rinnovata opposizione sociale che ha segnato gli ultimi mesi
dell'anno appena trascorso su molteplici versanti, dalle mobilitazioni
studentesche, al corteo femminista No Pillon del 24 novembre, dalle tante
manifestazioni contro le grandi opere e per la giustizia climatica dell’8
dicembre, alle manifestazioni per aprire i porti “all'umanità” di questo
inizio 2019, alle diffuse mobilitazioni sui territori "contro le grandi
opere inutili e imposte, per la giustizia ambientale" che sfoceranno nella
manifestazione nazionale del prossimo 23marzo a Roma. Con l'obiettivo di
dare continuità al percorso che ha prodotto la mobilitazione del 10
novembre, lo scorso 16 dicembre si è svolta a Roma un’assemblea nazionale
che ha dato appuntamento a Milano per l’assemblea del 19 gennaio “No CPR”
ed ha promosso dal 2 al 9 febbraio una settimana di iniziative e
mobilitazioni territoriali antirazziste contro la legge Salvini, che si
concluderà con la prossima assemblea nazionale del 10 febbraio a Macerata,
una scelta simbolica, ad un anno di distanza dalla straordinaria piazza che
reagì all’emergere brutale della barbarie razzista e fascista, ben
rappresentata dall'attentato stragista di Luca Traini, ed al tentativo di
silenziamento da parte dell'allora ministro dell'Interno Minniti. I nuovi
dispositivi normativi in materia di Sicurezza e Immigrazione portano un
attacco generalizzato ai diritti, alle libertà e alla sicurezza sociale di
tutte e tutti noi. Da una parte, infatti, mentre i poveri vengono
denunciati, reclusi, espulsi dal paese se chiedono le elemosina, si
attaccano i migranti e le reti di cooperazione sociale che assicurano
bisogni materiali e diritti primari ad esclusi e discriminati,: bisogni che
riguardano le sfere dell’abitare, dell’istruzione, del reddito, della
salute, dello sport e della socialità, della difesa giuridica. Dall’altra
si radicalizza il controllo sociale e si aggredisce l'opposizione sociale,
anche con interventi specifici e mirati, come nel caso delle occupazioni,
per le quali viene previsto un aggravamento verticale delle pene e degli
strumenti investigativi, e dei lavoratori della logistica, in gran parte
migranti, le cui lotte vengono pesantemente colpite con il nuovo reato di
blocco stradale ed i suoi riflessi sul rinnovo e mantenimento del permesso
di soggiorno. Una vera e propria bomba ad orologeria lanciata nella
prateria della guerra tra poveri e ai poveri. Ecco perché ora che il
Decreto legge Salvini è diventato a tutti gli effetti legge dello Stato è
necessario dare continuità alle lotte ed alle resistenze già emerse in
questi mesi ed organizzare operativamente il boicottaggio della sua
concreta applicazione, radicalizzando la lotta al razzismo e alle politiche
securitarie e di esclusione sociale, che provengono dai governi e dalle
istituzioni statali ma che si sviluppano anche dal basso nella società.*

*E’ con questo mandato collettivo che ci siamo lasciati il 16 dicembre a
Roma, dandoci appuntamento per il prossimo 10 febbraio a Macerata.
L’assemblea nazionale di domenica 10 febbraio a Macerata vuole contrapporre
al “fronte nazionale” che siede al Governo, un “fronte sociale” che metta a
disposizione un luogo di confronto e di condivisione attraverso la
costituzione di un forum permanente solidale contro il razzismo e
l'esclusione sociale. Uno spazio pubblico dove costruire reti di
solidarietà e socializzare pratiche di lotta. Uno spazio non perimetrato,
ma aperto, inclusivo e accogliente che permetta la più ampia convergenza
possibile tra tutti coloro che condividono l’esigenza e l’urgenza di
mettere in campo una risposta sociale, autonoma e radicale all’altezza
dell’attacco ai diritti, alle libertà e alla dignità di tutte e tutti noi.
Una risposta che sia in grado di connettersi efficacemente con altri
percorsi di mobilitazione e di conflittualità sociale. L’assemblea
nazionale di domenica 10 febbraio a Macerata intende interrogarsi sulle
forme e le modalità, le proposte e gli strumenti che consentano di
diffondere e consolidare la mobilitazione, di promuovere la capacità di
iniziativa e autorganizzazione sui territori.In questa fase è necessario
dare corpo alle rivendicazioni che hanno segnato politicamente il corteo
del 10 novembre costruendo campagne di intervento e azione diretta:*

*- Sulle forme di contrasto e disobbedienza alla legge su sicurezza e
immigrazione. Non possiamo permetterci di rimanere su un piano di mera
evocazione: il nodo dell’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo è un
nodo centrale, come resta centrale la battaglia contro l’articolo 5 del
cosiddetto “Piano casa” del governo Renzi/Lupi, ma abbiamo anche la
necessità di articolare risposte che intervengano su ciascun dispositivo
attivato dal nuovo impianto normativo.*

*- Per la difesa delle occupazioni a scopo abitativo e l’opposizione agli
sgomberi. E’ centrale dare vita a un “patto di mutuo soccorso” che
garantisca sostegno reciproco e collettivo e produca solidarietà attiva nei
confronti delle realtà sotto attacco.*

*-- Per la difesa della vita delle famiglie Rom, Sinti Caminanti e dei
Senza Fissa Dimora, costretti a vivere ai margini delle città, in luoghi di
apartheid, isolamento, segregazione, in baracche, sotto i ponti, esposti a
minacce, attentati razzisti, sgomberi, ruspe, freddo e gelo.*

*- Contro ogni deriva razzista, a tutela e promozione delle esperienze
autogestite di mutualismo e accoglienza, fuori da ogni logica di
speculazione e sfruttamento, oggi ancor più rilevanti in conseguenza del
processo di espulsione generalizzata dai circuiti di accoglienza
istituzionali. In tale contesto è di assoluta rilevanza promuovere e
sostenere i percorsi di autorganizzazione di operatrici e operatori sociali
che svolgono le loro attività nei settori sottoposti ai processi di
smantellamento.*

*- Per la creazione di canali umanitari europei e al fianco delle
organizzazioni umanitarie che operano nel Mediterraneo, affinché venga
ripristinata completa agibilità nelle zone di ricerca e salvataggio e si
aprano finalmente i porti, mettendo in crisi la politica di chiusura del
governo italiano e delle autorità europee.*

*- Contro la detenzione amministrativa, per scongiurare l’apertura di nuovi
Centri di Permanenza per il Rimpatrio e per chiudere le strutture
esistenti. E’ necessario opporsi alle politiche di respingimento e di
produzione di nuova irregolarità, rilanciando una campagna per una
regolarizzazione generalizzata.*

*Queste sono solo alcune tracce di lavoro al servizio di una progettualità
aperta che possa arricchirsi del confronto tra quanti hanno preso parte
alla manifestazione del 10 novembre e con quanti vorranno unirsi e portare
il loro contributo, fra tante/i e diverse/i. Non lo immaginiamo come un
momento di analisi - a cui sarà dedicato un ulteriore appuntamento, un
meeting da convocare insieme prossimamente - ma un ritrovarsi insieme per
confrontare e scambiare idee, esperienze e sperimentazioni che affrontino
nell'immediato la necessità di essere operativi, dare da subito risposte e
soluzioni: è la vita materiale che è in gioco!*

*Ci vediamo a Macerata, domenica 10 febbraio, alle ore 11.00 presso il
Cinema Italia*

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