[Lecce-sf] Sostanza o accidente?

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Autor: Silverio Tomeo
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Para: città plurale, social forum, coordinamento antifa
Assunto: [Lecce-sf] Sostanza o accidente?
LA SOSTANZA E L’ACCIDENTE

Nel discorso pubblico cittadino si tende spesso a rimuovere la sostanza
neofascista del movimento “Andare oltre”, come se si trattasse di un
accidente provvisorio e privo di conseguenze pratiche. Tutto ciò in nome di
un confuso civismo che punta sulla “discontinuità”, sul cambiamento
possibile, sul pragmatismo senza principi. Per alcuni commentatori il
politicismo è la sola chiave interpretativa: si può anche andare oltre col
movimento neofascista capeggiato da quel sindaco di Nardò che va a
inaugurare la sede di CasaPound assieme al suo capo nazionale di cui è
amico, che ha fatto votare l’astro nascente della Lega di Salvini al Senato
e CasaPound alla Camera, collocandosi nel nuovo spazio fascioleghista, che
ha insultato pubblicamente l’’ANPI, che celebra le macabre cerimonie del
“Presente!” i “camerati caduti” negli anni ’70 a suon di saluti romani.
Solo oltre quest’oltre non bisognerebbe andare, anche se si è andato con la
maggioranza surrettizia al Comune di Lecce per un anno grazie ai supporter
dei salviniani. Delli Noci non è un bravo ragazzo? Non ha fatto pratica
bipartisan alle Officine Cantelmo con l’esponente del PD? Non mantiene un
basso profilo neofascista per non mettere Salvemini in imbarazzo? Non è
supportato pubblicamente dal noto pensatoio di filosofia politica attorno
all’ex senatore Pellegrino? Il movimento oltrista del sindaco di Nardò non è
sotto il mantello di misericordia di Michele Emiliano? Ma forse Delli Noci
si è distaccato dal suo mondo futurista di destra alternativa e siamo solo
noi a non saperlo ancora…

Ma qui si tratta di sostanza e non di accidente, e le rimozioni lasciano il
tempo che trovano, non basta la leccesità del “si fa ma non si dice”, del
“tutto fa brodo”, del superamento delle categorie di destra e sinistra su
cui si spertica alche l’ex tutto Pellegrino che perorava la Poli Bortone di
“Io Sud” al posto di Vendola al suo secondo mandato. Nessuna alleanza civica
con questo movimento può essere fatta passare per progressista,
riformatrice, democratica. Questo movimento ha partecipato ai tavoli del
centrodestra per l’elezione del Presidente della Provincia e ha poi deciso
di far peso a favore del candidato del centrosinistra, anche se si tratta di
elezioni di secondo livello, dei soli eletti nei Comuni. Questo movimento
dal motto rautiano e dalla bandiera degli irriducibili giapponesi
filonazisti ha già altri sindaci ed eletti nei Comuni della provincia, si
muove con spregiudicatezza a tutto campo, è giovanilistico e futurista, ma
resta nel campo del neofascismo.

Chi parla di “patti di ferro” con Delli Noci per il rilancio di
Salvemini-sindaco non può omettere questo particolare sostanziale. Nel
dibattito pubblico non si scherza con le omissioni, le rimozioni, le
fallacie argomentative, altrimenti non si è più in ambiente di dialettica
democratica.

Silverio Tomeo



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