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SICUREZZA E PICCHIATORI DEL TERZO MILLENNIO
La magistratura di Bari ha disposto oggi, 11 dicembre, il sequestro
preventivo della sede di CasaPound di Bari, nell'ambito dell'inchiesta
sull'aggressione del 21 settembre scorso compiuta da militanti del
movimento di estrema destra nei confronti di manifestanti che avevano
appena preso parte ad un corteo antifascista e antirazzista.
35 gli indagati per i resti di aggressione e ricostituzione del partito
fascista.
In particolare, la Procura contesta di "aver partecipato a pubbliche
riunioni, compiendo manifestazioni usuali del disciolto partito fascista e
di aver attuato il metodo squadrista come strumento di partecipazione
politica".
Le indagini si riferiscono ai fatti del 21 settembre scorso quando, dopo
una manifestazione di protesta contro il ministro degli Interni Matteo
Salvini, organizzata dai militanti dell'ex Caserma Liberata nel quartiere
Libertà, tre persone furono aggredite da un gruppo di militanti neofascisti
di Casapound che si erano dati appuntamento nella loro sede di via Eritrea.
Fin da subito le indagini erano andate in direzione dell'attacco
premeditato, tesi che ha poi trovato riscontri oggettivi: secondo quanto
ricostruito dalla procura, i militanti di Casapound si erano incontrati
proprio per aggredire gli antifascisti.
La Puglia sembra essere il luogo prediletto dai "fascisti del terzo
millennio" per menare le mani.
Oltre ai fatti odierni, che coinvolgono esponenti locali di Casa Pound, c'è
da ricordare che nel 2015, Fabio Barsanti, consigliere comunale di CP a
Lucca, fu denunciato a Lecce - insieme ad altri undici esponenti di Casa
Pound - per rissa aggravata. Nei confronti di Bersanti e Company, fu subito
adottata la misura dell'obbligo di dimora e, successivamente, tutti furono
rinviati a giudizio dal tribunale di Lecce.
La prima udienza del processo si è svolta l'anno scorso nella città
pugliese.
https://www.fanpage.it/bari-chiusa-la-sede-di-casapound-35-indagati-per-aggressione-e-ricostruzione-del-partito-fascista/
Potere al Popolo Lucca