[Hackmeeting] report assemblea

Delete this message

Reply to this message
Autor: boyska
Data:  
Para: hackmeeting
Assunto: [Hackmeeting] report assemblea
ciao,
faccio report con due premesse:
- non risponderò in questa email alle critiche di jigen (cui comunque
risponderò); prevedo sarà difficile tenere i thread separati, ma
proviamoci
- non è per niente facile fare report di un'assemblea durata molte ore
e anche abbastanza convulsa. Ho degli appunti relativamente ordinati
fino ad un certo punto, dopodiché la precisione crolla. Chiedo a
tutt* di completare/correggere quello che scrivo

Nel report eviterò di elencare il nome di chi ha fatto tale intervento,
tranne in alcuni casi in cui mi sembra di maggiore importanza.

Iniziamo l'assemblea domenica mattina in non moltissimi: per gli spazi
si contano presenze di msack, avana, TPA, if_do, urupia, hacklabbo, più
naturalmente varie individualità.

NAck
=======

Un bilancio del NAck: tanti contenuti, più di quanti se ne aspettassero
i locals. Questo chiaramente ha comportato lo slittamento del CTF a
notte fonda, che si voleva evitare. Comunque generale felicità.
Sul CTF ci sono alcuni spunti, ad esempio quello di un capture the flag
"diluito" in un tempo più grande (dal sabato mattina), magari anche più
fisico, mettendo cioè oggetti in giro, hint suggeriti durante i talk e
cose così. Se da una parte l'esperienza della valsusa da questo punto di
vista non è ottima (chi ha fatto il CTF ha seguito poco il resto
dell'HM) questo può in qualche modo essere affrontato.

Viene affrontato il talk "autonomia informatica": l'msack ci tiene a
chiarire che la cosa non era stata presentata loro nei termini in cui si
è svolta, e che gli dispiace per come è andata. Su questo alcuni
interventi segnalano una modalità comunque da ripensare, perché di
fronte ad alcuni argomenti si è creato un muro non sempre comprensibile:
non si è cioè stati capaci di spiegare a chi ha proposto la discussione
perché la blockchain non ci entusiasma, o perché facciamo servizi
autogestiti, o cose del genere. Aldilà del caso specifico (su cui in
generale si ritiene scorretto quanto fatto da chi ha organizzato il talk
"autonomia informatica"), una proposta per il futuro è che quando ci
sono interventi "simili" ci si prepari prima sui temi, sapendo di cosa
si parlerà e cercando di sviluppare un'argomentazione "nostra" in
maniera più organica.


Il prossimo hackmeeting
=========================

La discussione che ha più impegnato l'assemblea è stata quella sul
prossimo hackmeeting.
Il primo tema che viene lanciato dall'intervento di Linda è quello della
ricerca di affinità tra comunità: è un obiettivo comune, o solo di
alcune persone? Riconosciuta da tutte l'importanza e la necessità di
ricercare affinità, ci si chiede come conoscersi meglio. Alcuni avani
ricordano che ci sono stati casi in cui si proponeva la stessa cosa ma
non è stato fruttuoso (la torre 2010, l'aquila 2012). Sul "come" una
delle proposte è quella di conoscersi "tramite" i gruppi con cui Urupia
fa rete, genuino clandestino, terra/Terra e altre reti simili. Su questo
altri dicono che il passaggio via intermediari non è ottimale, perché le
reti di cui sopra hanno comunque un sacco di differenze interne: si
rischierebbe quindi di creare delle terze aspettative. Dopo alcune
incertezze in merito, si chiarisce che genuino clandestino ha ricevuto
solo una breve comunicazione (una mail in lista e una comunicazione
rapida durante l'assemblea nazionale tenutasi proprio ad Urupia) della
possibilità di hackmeeting ad Urupia.
Viene espressa da urupia la convinzione che l'affinità reale tra HM ed
Urupia sia potente e per questo non sarà strettamente necessario fare
particolari percorsi strutturati prima.

Da qui il discorso vira su tematiche logistiche: navetta, trasporti,
treni, cucina. Si valuta che le navette, pur impegnative, sono
fattibili. Si chiedono delucidazioni (con riferimento all'email di
report inviata da nullpointer il 7 settembre 2018) circa eventuali
problemi con i lavori nei campi. Da urupia chiariscono che per questo
hanno individuato un periodo che per loro è più tranquillo [purtroppo
non sono sicuro: mi pare si tratti di fine giugno, ndr] nel quale
comunque hanno un po' di cose da fare, ma sono in grado di turnarsi e
far sì che la maggior parte delle comunarde abbiano tempo e modo di
partecipare ad hackmeeting.

Il discorso torna poi (su sollecitazione mia) al tema della conoscenza
tra le due situazioni. Varie dicono che si può fare ma serve molto
impegno da qui a luglio, anche organizzando incontri e warmup in puglia,
senza un impegno chiaro non si può fare. Alcuni dicono che servirebbe un
altro pre-hackmeeting più partecipato e una discussione più larga
proponendo il 6 gennaio come data limite. Urupia, ma soprattutto if_do,
dice che vorrebbero saperlo nel giorno stesso; if_do chiarisce a
proposito che per motivi logistici se saranno loro ad ospitare l'HM lo
faranno nella prima metà di giugno. In molte concordano per decidere
subito, e si fa un giro in cui ognuno chiarisca per sé quante energie
credono di avere e di poter dedicare alla costruzione di questo
hackmeeting. Hacklabbo è molto chiaro nell'impegnarsi a riguardo.
L'msack si dichiara con posizioni ancora non molto consolidate
all'interno, non si tirano indietro ma devono capire meglio.
Avana dice che la convinzione a riguardo dell'hackmeeting ad urupia era
maggiore un anno fa, ora hanno parecchi dubbi; i dubbi vengono
schematizzati nella paura di "innesto", nella precedente prolungata
assenza, nella difficoltà da parte loro per integrarsi con un contesto
che non conoscono bene. Promettono comunque disponibilità ad
impegnarcisi, e anche a scendere in puglia per fare dei warmup, se
serve.
Sull'assenza Urupia spiega che l'assenza dell'anno scorso è stata dovuta
all'organizzazione dell'assemblea nazionale di Genuino Clandestino,
circostanza che a dicembre non si aspettavano e che le ha impegnate
molto. Una circostanza simile non si ripeterà il prossimo anno e quindi
potranno essere più costanti.
L'if_do dice che per quanto possono - cioè compatibilmente con un
hacklab che si è formato da poco - ce la metteranno, però vedono un po'
di difficoltà [scusate, non mi ricordo bene sta parte].


[qui finiscono i miei appunti e l'assemblea inizia a diventare più
movimentata anche per partenze, persone che a giro si alzano per
mangiare qualcosa, ecc.; scusate gli errori e integrate come volete]

Dalla discussione precedente il tono cambia abbastanza e si rimette la
cosa in discussione. Si chiede conferma ai fiorentini se la loro
"candidatura" è valida in generale o se si offrono solo in caso di gravi
impedimenti nel farlo ad urupia, e i fiorentini confermano.
Tra le considerazioni fatte c'è quella che non ha senso rinviare di anno
in anno e fare sempre le stesse valutazioni.
Alcuni propongono di attivarsi localmente da subito nell'interagire con
comunità rurali e di autoproduzione, come "strada" verso un hackmeeting
ad urupia. L'if_do dice che loro hanno dei rapporti solidi con mondeggi
e che quindi potrebbero fare cose insieme durante l'anno, come modo per
introdurre gradualmente queste tematiche dentro hackmeeting. Dopo alcuni
equivoci chiariscono che comunque la loro proposta riguarda
l'hackmeeting al next emerson e non a mondeggi.
Avana dice di poter provare a fare altrettanto con terra/Terra.
Sulla situazione napoletana non vorrei reportare male, ma mi sembra che
la conoscenza fosse meno profonda e quindi non ci si è sbilanciati
più di tanto.

Gradualmente - ma non sono in grado ora di ricordare i passaggi - si
arriva ad una sintesi non esattamente condivisa ma più o meno accettata
da chi era ancora in assemblea, di rinviare l'hackmeeting ad urupia
proponendo nel frattempo un percorso concreto per sviluppare l'affinità
tra comunità con cui si è aperta la discussione.
Sulla scelta di Firenze nello specifico (cioè non solo come non-urupia)
ci si è soffermati poco, nella generale idea che si "giocasse in casa"
[mia libera interpretazione].

un abbraccio

--
boyska