Autor: David Lovelock Data: Para: antirazzista@inventati.org Assunto: [Antirazzista] ***REPORT ASSEMBLEA ACCA + VOLANTINI PER DIFFUSIONE
+ DATE IMPORTANTI***
Buonasera,
di seguito la sintesi del verbale con un riassunto dei punti più ripetuti e rilevanti dell'assemblea. Nel report sono menzionate le date emerse e già chiamate sia a livello territoriale che nazionale.
Informiamo che è stato indetto un presidio da più realtà Contro il DDL Salvini in concomitanza con l'inizio della discussione parlamentare il 23 novembre alle ore 16 in piazza Nettuno. Ci vediamo tutti li venerdi!
Rinnoviamo l'invito per la seconda assemblea continua cittadina antirazzista per MERCOLEDI 28 NOVEMBRE, ORE 18, 30 AL CENTRO INTERCULTURALE ZONARELLI.
Infine, sarebbe il caso di vedersi con una punta tecnico/operativa tra chi vuole contribuire alla costruzione dell'assemblea del 28 novembre. Cerchiamo un posto dove riunirci e comunicheremo a breve il luogo esatto, verosimilmente lunedì 26 per fare il punto sull'organizzazione dell'assemblea del 28 allo Zonarelli. Venerdi per chi sarà in piazza sarà un'occasione per discuterne. Intanto lancio l'appello.
Grazie
Simona
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Assemblea di ACCA – Assemblea Cittadina Continua Antirazzista - il 14/11/2018 al Centro Interculturale Zonarelli
Punti emersi dai vari interventi:
1) In varie occasioni si parla di solitudine, smarrimento e disgregazione sociale, anche da parte di alcuni portavoce di comunità straniere che percepiscono la divisione tra realtà e movimenti politici di Bologna come possibile ostacolo a portare avanti efficacemente i propri obbiettivi di lotta e rivendicazione.
2) Emerge la necessità di fare rete, di unire i percorsi di lotta degli/lle immigrati/e con le rivendicazioni dei/delle migranti e dei/lle cittadini/e italiani/e, evitando di disperdere le energie.
3) Senza dimenticare che il razzismo, così come il maschilismo, è un fenomeno trasversale che attraversa le comunità straniere non meno che quelle italiane. A questo proposito si cita l’esperienza di Non una di meno che sta riuscendo ad unire diverse realtà tenendo insieme i piani della violenza di genere e della violenza razzista.
4) Viene osservato da alcuni come la risposta di Bologna abbia ad oggi disatteso le aspettative: il Presidio del 27 ottobre è stato poco partecipato e il 10 a Roma per la manifestazione nazionale contro il ddl Sicurezza da Bologna sono partiti solo due autobus. Si ricorda anche che – e qui torna l’interrogativo della dispersione delle forze – lo stesso giorno a Bologna in piazza c’era la chiamata territoriale di Non una di meno, molto partecipata.
5) puntare ad una grossa, partecipata e inclusiva mobilitazione sul territorio di Bologna ma anche alla costruzione di un percorso comune che generi un nuovo pensiero antirazzista, fatto di condivisione di pratiche, occasioni di conoscenza, scambio e produzione culturale. A questo fine si rilancia la proposta di fare assemblee periodiche.
6) Emerge quindi da più parti la necessità di ragionare sul lavoro culturale che può essere fatto per raggiungere tutti, anche chi non partecipa attivamente, non appartiene a nessuna realtà o non si informa. Ci si interroga sul linguaggio e sulle semantiche che possono essere costruite e vengono lanciati alcuni spunti da cui partire per iniziare a demistificare il discorso razzista dominante, tra cui scardinare il binomio sicurezza-immigrazione o quello immigrazione-abbassamento dei salari degli italiani, decostruire la categoria di clandestinità etc.
7) Si osserva inoltre che c’è ancora molta poca informazione sulle modifiche sostanziali che apporta il decreto legge sicurezza e sarebbero auspicabili azioni di informazione e sensibilizzazione per i migranti e i residenti stranieri.
8) Si parla poi di riportare l’antirazzismo ad un discorso di pratica nelle periferie ed accanto alle lotte sociali dei lavoratori, là dove i conflitti di classe sono disgregati a causa di divisioni razziali. Si cita la lotta dei facchini, dei lavoratori della logistica, dei braccianti, la lotta al caporalato. Riconoscere e stringere alleanze con chi pratica solidarietà e mutualismo vero e non strumentalizza l’antirazzismo per meri obiettivi politico-elettorali. Ammettere che l’attuale legge è il prodotto delle passate politiche di governo, in cui anche la sinistra ha creato drammatici precedenti come il decreto Minniti. Necessità di un antirazzismo reale, non limitato ad un piano “morale”, ma affrontato in termini di disuguaglianze: politiche, economiche e sociali. In questo senso viene suggerito di utilizzare la prospettiva della classe sociale per generare un discorso trasversale.
9) Vengono sollevati anche i punti in comune tra la condizione studentesca e quella dei migranti: amministrazioni che sbandierano l'antirazzismo (esempio amministrazione Merola) e costringono i migranti a lavorare gratis in nome del decoro urbano, mentre, attraverso la “buona” scuola fanno lavorare gratis gli studenti con l'alternanza scuola-lavoro.
10) Si fa notare come il ddl Salvini attacca anche la possibilità di garantire un modello di accoglienza degna, mettendo in crisi il lavoro degli operatori che con meno risorse e margini di intervento ridurranno la qualità del loro lavoro o addirittura verranno lasciati a casa. L’assemblea degli operatori ha richiesto di venire ascoltati e di poter partecipare ai tavoli istituzionali che discuteranno della riforma del sistema di accoglienza e la sua applicazione territoriale.
11)Ci si interroga se sia costruttivo ragionare in termini di "nemico", di ciò a cui siamo "contro", con il rischio di creare anche divisioni insanabili tra di noi, quanto invece ragionare nell'ottica di quello che vogliamo e di darci gli strumenti per il confronto e per arrivare ad un obbiettivo comune pur nella pluralità delle pratiche che ogni realtà porta avanti. In questo senso la solidarietà concreta tra di noi potrebbe essere sia uno strumento di mobilitazione che un esercizio di dialogo.
12) Si rimanda all’attivazione dei gruppi di lavoro lanciati da ACCA su monitoraggio e denuncia di atti di discriminazione, sulla diffusione di dati e letture dei fenomeni migratori chiare e non falsate, sulla comunicazione efficace e diffusa. Si rinnova l’invito a partecipare e condividere.
13) Emerge da più parti la richiesta di lanciare una mobilitazione per il 27 novembre, giorno in cui potrebbero votare il decreto come legge. Viene però osservato come non ci siano i numeri per chiamarla in quanto ACCA, ma si invita qualunque realtà abbia intenzione di indire una manifestazione o un presidio a condividerla in mail list in modo che sia il più partecipata possibile. Da parte dei presenti si assicura l’appoggio e la partecipazione.
14) l’ASSEMBLEA CONTINUA CITTADINA ANTIRAZZISTA si riconvoca il 28 NOVEMBRE alle 18,30 al CENTRO INTERCULTURALE ZONARELLI.
Di seguito le date lanciate/proposte da vari interventi in assemblea:
1) venerdì 23 novembre dalle 16.00 in Piazza del Nettuno a Bologna: "NO AL DECRETO SALVINI - DIRITTI PER TUTTI!" presidio nel giorno di inizio della discussione parlamentare del ddL sicurezza 113/2018 chiamata da l'associazione Sopra i Ponti, Associazione Lavoratori Marocchini in Italia, Associazione ASAHI, Scuola Popolare Soumaila Sacko e Federazione del Sociale USB.
2) sabato 24 novembre a Roma è chiamata la manifestazione nazionale di NON UNA DI MENO per la giornata contro la violenza maschile sulle donne
3) venerdì 30 Novembre, una giornata di sciopero e mobilitazione per le lavoratrici e i lavoratori della scuola e delle cooperative sociali che insieme agli studenti di Bastalternanza e altri collettivi manifesteranno per fare rete contro lo sfruttamento
4) lunedì 3 dicembre, dalle ore 20.30 a Bologna presso il Centro Zonarelli, assemblea pubblica: "verso la manifestazione del 15 dicembre a Roma Costruiamo una grande vertenza sociale"
5) sabato 15 dicembre a Roma manifestazione nazionale "GET UP, STAND UP!" e la rete CISPM - Italia (Coalizione Internazionale Sans-Papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo ). Al momento le autorizzazioni sono state negate dalla prefettura, ma vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
IN FINE PER I NUOVI ISCRITTI UNA BREVE NOTA SULL'UTILIZZO DELLA MAILING LIST
La mailing list è stata il nostro unico strumento condiviso di comunicazione e finora per le nostre necessità è stato adeguato. Tuttavia una delle questioni sollevate da più persone ha riguardato l'elevato volume e flusso di messaggi. In ACCA sono confluite personalità e sensibilità differenti, che hanno deciso di impegnarsi in varie forme e con differente intensità. Per quanto credo che tutte/i abbiano interesse a tenersi aggiornati/e sulle attività della rete e sulle comunicazioni più importanti, è chiaro che non tutte/i hanno intenzione di partecipare operativamente.
Per rispondere a questa esigenza ACCA si sta attivando per creare ulteriori strumenti di comunicazione, condivisione e diffusione. Stiamo pensando alla proposta di diverse mailing list per ogni gruppo di lavoro (con adesione volontaria) e di una newsletter per le comunicazioni ufficiali concordate in assemblea ed elaborate dal gruppo contenuti, a cui chiunque è libero/a di aderire.
Queste proposte verranno presentate all'assemblea il 28/11.
Dal momento che a breve verranno aggiunti i nuovi numerosi indirizzi mail raccolti nella giornata del 14 penso che sia necessaria una maggiore attenzione nell'utilizzo della mailing list per salvaguardare il patrimonio di contatti che siamo riusciti a mettere insieme.
Pertanto è opportuno limitare l'utilizzo della mailing list alle comunicazioni essenziali, tenendo presente che ogni messaggio viene inviato a oltre 150 indirizzi.