[Pacifistat] venerdi e domenica a SCUP: ACCOGLIENZA, FRONTIE…

Delete this message

Reply to this message
Autor: Bruno Arnese
Data:  
A: pacifistat@inventati.org pacifistat@inventati.org
Assumpte: [Pacifistat] venerdi e domenica a SCUP: ACCOGLIENZA, FRONTIERE, MIGRAZIONI... e altro!
venerdì 16 novembre, ore 17.30
Il dovere di accogliere. Incontro pubblico
Cosa vuol dire “accogliere”? È vero che tagliare i costi, ridurre i servizi, concentrare le persone in grandi centri rappresenta un risparmio per la collettività? Se ragioniamo solo in termini di spesa pubblica, senza indagare nel profondo i significati e le ripercussioni che questa ha in termini di obiettivi e risultati, rischiamo di ignorare la complessità della questione. In un momento in cui, stiamo assistendo alla discussione parlamentare di un decreto che mette insieme immigrazione e sicurezza, trattando la prima come un ostacolo alla realizzazione della seconda, abbiamo il dovere di affermare e ribadire che la realtà sta da tutt’altra parte. Privare i richiedenti asilo, che spesso arrivano qui con un bagaglio di esperienze traumatiche, della possibilità di imparare la lingua, inserirsi nel mondo del lavoro, svolgere attività e iniziative che li mettano in contatto con il nuovo contesto in cui si trovano, non è solo miope ma è anche totalmente in contrasto con quella promessa di sicurezza che ha ormai fatto dello “straniero” il capro espiatorio e il nemico da combattere. Sappiamo bene quanto la sicurezza, quella vera, si fa garantendo i diritti e non eliminandoli, e ora più che mai è necessario mettere in campo le idee, i racconti, le esperienze e le professionalità di chi in questi anni ha lavorato, tra enormi difficoltà, sapendo bene quale dovesse essere l’obiettivo: permettere alle persone che scappano dai loro paesi di avere gli strumenti per affrontare una nuova vita e riempire di senso, significato e opportunità il doloroso percorso migratorio di ognuno di loro. Non dobbiamo sottrarci a un’analisi di quanto non ha funzionato, di quanto sarebbe potuto essere fatto meglio e di quanto sarà complicato fare in futuro. Ma pensiamo sia fondamentale in questo momento dare voce agli operatori che rischiano di perdere il lavoro e che spesso vengono trattati come criminali, alle donne e agli uomini che sono fuggiti dai loro paesi e che qui in Italia hanno trovato riparo, accoglienza e la possibilità di avere ancora fiducia nel futuro, a tutte quelle esperienze che partendo dal basso hanno colmato vuoti e ridato dignità, spinti da una profonda convinzione: accogliere è giusto e la solidarietà nei confronti di altri esseri umani non può essere un reato. Mai.

Ore 17.30 Incontro pubblico
Ore 20.00 Cena di pesce a cura dell'Hostaria Agli Scuppiatti


domenica 18 novembre, ore 18.00
Melting Pop: le rotte migratorie.
Frontiere, confini, solidarietà
Melting Pop è la domenica meticcia che riparte dal cibo e dai territori. Una domenica aperta a tutte e tutti, per scambiare abitudini e tradizioni, scoprire e riscoprire sapori e culture popolari. Una domenica per dare spazio a percorsi di auto-determinazione di migranti e rifugiati che hanno messo in campo progetti partecipativi ed inclusivi, per raccontarne i percorsi ed avviarne di nuovi, condividere metodi e mettere in condivisione pratiche e competenze.

Programma:

Ore 18:00 Presentazione del progetto Mediterranea Saving Humans e di “Esodi”, la mappa delle rotte migratorie dai paesi sub-sahariani verso l’Europa, realizzata da MEDU - Medici per i Diritti Umani

Ore 20:00 Cena meticcia con piatti asiatici (Cina e Filippine) e dell'Africa occidentale (a cura del Baobab Street Food / Catering Ristorante)

Ore 21:30 Proiezione di Iuventa Il Film, di Michele Cinque

*Durante la serata verranno proiettare le fotografie che Valerio Nicolosi ha scattato a bordo della nave Mare Ionio, impegnata nell’operazione Mediterranea.*

*** L'ingresso è a sottoscrizione libera, a sostegno della #Mediterrana ***

MEDITERRANEA - #SavingHumans
Una nave italiana, “Mediterranea”, è partita dalle nostre coste per raggiungere il Mare Mediterraneo e svolgere un'attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della drammatica situazione che vede costantemente donne, uomini e bambini affrontare enormi pericoli nell'assenza di soccorsi, nel silenzio e nella complice indifferenza dei governi italiano ed europei.
Mediterranea è una piattaforma di realtà della società civile arrivata nel Mediterraneo centrale dopo che le ONG, criminalizzate dalla retorica politica senza che mai nessuna inchiesta abbia portato a una sentenza di condanna, sono in gran parte state costrette ad abbandonarlo.
Mediterranea ha molte similitudini con le ONG che hanno operato nel Mediterraneo negli ultimi anni, a partire dall'essenziale funzione di testimonianza, documentazione e denuncia di ciò che accade in quelle acque, e che oggi nessuno è più messo nelle condizioni di svolgere.
Al tempo stesso, Mediterranea è qualcosa di diverso: una “azione non governativa” portata avanti dal lavoro congiunto di organizzazioni di natura eterogenea e di singole persone, aperta a tutte le voci che da mondi differenti, laici e religiosi, sociali e culturali, sindacali e politici, sentono il bisogno di condividere gli stessi obiettivi di questo progetto, volto a ridare speranza, a ricostruire umanità, a difendere il diritto e i diritti.

IUVENTA
Il film documentario Iuventa racconta gli eventi di un anno cruciale della vita di un gruppo di giovani europei, tutti con differenti ruoli impegnati nel progetto umanitario della ONG Jugend Rettet: dal primo viaggio della nave Iuventa nel Mediterraneo fino alle pesanti accuse che oltre un anno dopo hanno portato al sequestro preventivo della nave nell'ambito di un’indagine sull'immigrazione clandestina.
L’obiettivo della ONG dalla sua formazione è sempre stato quello di dimostrare che un programma di salvataggio nel Mediterraneo è non solo necessario ma è anche un dovere morale dell’Europa: i giovani di Jugend Rettet non hanno mai pensato di rappresentare niente di più che una soluzione temporanea al vuoto lasciato dall’Europa all'indomani della chiusura di Mare Nostrum.

ESODI - La mappa
ESODI è una mappa web interattiva realizzata sulla base delle testimonianze di oltre 2.600 migranti dell'Africa Subsahariana raccolte in quasi quattro anni (2014-2017) dagli operatori e i volontari di Medici per i Diritti Umani (Medu). Essi sono parte delle 900mila persone – uomini, donne, bambini – sbarcate sulle coste italiane negli ultimi 16 anni, delle quali quasi la metà negli ultimi tre anni.Essi appartengono ai sopravissuti all'attraversamento del Mediterraneo centrale, che ha visto dal 2002 almeno ventimila vittime tra morti e dispersi, e all'attraversamento del Sahara e alle detenzioni e ai sequestri lunga le rotte terrestri, il cui numero di vittime è per certo tragicamente alto anche se ignoto a tutti nella sua esatta entità. ESODI racconta nel modo più semplice e dettagliato possibile i motivi della fuga e le rotte affrontate dai migranti dall'Africa sub-sahariana all'Italia, le difficoltà, le violenze, le tragedie e le speranze attraverso le voci e le informazioni dei protagonisti.

BAOBAB STREET FOOD
Il Baobab Street Food / Catering Ristorante è una piccola cooperativa gestita da giovani di diverse nazionalità, prevalentemente senegalesi, cuochi appassionati dalla loro cucina di provenienza che ricercano e rielaborano piatti tradizionali di ciascuna cultura per creare proposte culinarie dal sapore diverso. Organizzano catering e girano per i mercati rionali con un food truck, e collaborano con varie realtà sociali presenti sul territorio.


Diffondiamo la città delle donne!
Diffondiamo La città delle donne!

In occasione della manifestazione del #24novembre abbiamo deciso di stampare e diffondere #LaCittàDelleDonne!

Una mappa di tutte e per tutta la città, uno strumento utile per far conoscere gli spazi che a Roma sono gestiti e rivolti alle donne e alle soggettività LGT*BQI+. Una mappa deiluoghi che offrono ascolto, protezione, accoglienza, che avviano percorsi di autodeterminazione: dai Centri Anti Violenza ai luoghi di cultura, dai consultori ai collettivi femministi, dai servizi socio-sanitari agli sportelli legali e le consultorie. Una mappa per rendere visibili e contribuire a mettere in rete tutte quelle esperienze che operano per la prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e sulle soggettività ritenute non conformi, mostrando anche come molti di questi spazi, nati per rispondere ad un vuoto istituzionale, sono oggi sotto attacco e rischiano di chiudere, in una città già segnata dalla carenza di luoghi dedicati alle donne. Una mappa aperta e collaborativa, per ridisegnare e progettare insieme la città, dando spazio ai bisogni, alle necessità e ai desideri delle donne e di tutte le soggettività LGT*BQI+. Tramite questo crowdfunding stiamo raccogliendo i fondi per la stampa e naturalmente, più donazioni ci saranno, più copie potremmo distribuire!
La mappa virtuale

A questo link è consultabile la mappa virtuale: http://bit.ly/MappaCittàDelleDonne

La città delle donne è ideata per essere una mappa aperta e collaborativa : contribuisci ad ampliare e migliorare la mappatura inviandoci le tue segnalazioni alla mail info@??? o attraverso il ReTerWiki: https://wiki.reter.info/territorio:donne

La mappa ad oggi è stata realizzata dal collettivo ReTer - Reti e territorio, in collaborazione con Scup! Sport e Cultura Popolare, Lucha Y Siesta , InCorpora e Alt! Giornale Partecipato.


Corsi Palestra Popolare 2018-2019
Sono ricominciati i corsi sportivi di Scup! Oltre 20 discipline, dalle arti marziali alla meditazione, dalla danza alla giocoleria, tutti tenuti da istruttori e istruttrici qualificati. I corsi sono aperti a tutt* e per tutte le età. Siamo pronti per un nuovo anno di sport, che vogliamo popolare, solidale, autogestito, antisessista, antifascista e antirazzista.
Il movimento fa bene, anche alla città!