[Hackmeeting] Recap situazione eigenLab e sentimenti vari

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Auteur: Pol
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À: hackmeeting
Sujet: [Hackmeeting] Recap situazione eigenLab e sentimenti vari
Care e cari tutt*.

Ieri in assemblea siamo stati giustamente "cazziat*" per non avere
scritto in ML a proposito della situazione del vostro hacklab quasi
preferito a pisa, che è sotto sgombero. Beh, ieri abbiamo constatato ci
si ritrova in un bel periodo di merda™, tra fasci che strisciano fuori
dalle fogne, democratici che continuano, come fanno da 150 anni, a
saltellare verso destra e repressioni diffuse verso ogni autonomia.
Nonostante e forse in realtà in virtù di questo, e il periodo di merda
che sgorga a profusione da ogni dove, Hackmeeting quest'anno ha avuto un
significato particolare, incuneato in un periodo che tra esami e la
situazione critica dello sgombero ci sta sfiancando, è stato uno dei
momenti di ritrovata complicità delle autogestioni ribelli che ci dà
quello spunto necessario di energie per tornare a lottare con rinnovato
vigore. Di questo siamo grat* a questa comunità, anche se quest'anno
abbiamo potuto contribuire ancora meno rispetto agli anni passati, ma
come è scritto sui muri del nostro casottino, non ci ammazzano manco
mort* e confermiamo che ci siamo e continuiamo a lottare. Metto qui
sotto un pezzo e alcuni link che riassumono le vicende delle ultime
settimane ad eigenLab; ovviamente nel giro di 2 anni, da quando siamo
stat* felic* di vedervi al Polo Fibonacci, tra lanspace, pioggia pisana
e soprattuto le chilate di hummus scoreggiogeno nei piatti, molte cose
sono cambiate in questa città dove l'unico almeno divertente delle
ultime elezioni è che c'è un motivo in più per prendere per il culo i
pisani, i terroni che votano lega nord meno nord così possono continuare
a sentirsi intelligenti nel dare dei terroni a* student* universitar*.

## TLDR; ##

Chiacchiere a parte, la parte essenziale è iniziata qualche settimana
fa, in cui una diffida legale da parte dell'avvocatura d'ateneo su
iniziativa del rettore di fare un aperitivo nell'eigenOrto è stata
seguita dal distacco della corrente [a]. Alla richiesta di spiegazioni,
è stato chiarito che l'intenzione dell'ateneo è sgomberarci e
annientarci, a cominciare dal soffocamento delle attività che il
laboratorio porta avanti [b]; non contenti, vogliono procedere
all'uccisione di tutte le attività studentesche più o meno autonome e
autogestite che attraversano l'ateneo. Il nuovo nemico è sordo, stupido
e ignorante come un masso giù da un monte che frana, usa il potere senza
sapere cosa sia, devasta e uccide senza riuscire ad articolare una parola.

[a] https://eigenlab.org/2018/06/annullamento-aperitivo-di-venerdi-19-06/
[b]
https://eigenlab.org/2018/06/verranno-al-contrattacco-con-elmi-ed-armi-nuove/

## Ma che cosa fa questo posto?? ##

Stiamo parlando di eigenLab, un laboratorio hacker autogestito [1] che
ha la sua sede all'interno del polo Fibonacci [2] da ormai quasi 8 anni.
In primo luogo il collettivo che porta avanti il progetto si è occupato
del mantenimento e della riqualificazione di un'area da lungo tempo
completamente abbandonata dall'università, attraverso progetti
tecnologici ed ecologici basati sulla condivisione e la produzione di
nuove conoscenze. Il deposito di rifiuti edili è stato bonificato ed è
tornato a vivere sotto forma di un orto urbano [3][4] da più di 7 anni,
curato dall* student* di ogni facoltà, completamente autofinanziato,
collegato alle economie solidali, ai G.A.S., agli scambi locali dei semi
e incentrato sulla sperimentazione, la riproduzione e la conservazione
delle sementi di varietà locali di grani, ortaggi e tuberi. Si tratta di
un'attività che mette in mostra concretamente le possibilità di rendere
fertile e vivace uno spazio abbandonato all'incuria e ormai sterile,
un'area degradata che risorge e si popola di esperimenti e di idee. Anni
di attente cure hanno permesso a diversi alberi da frutta di crescere,
sono state mantenute delle piante decennali, riprodotte e conservate
numerose sementi locali, tra cui alcune selezioni antiche [4].
L'intera attività di eigenLab si incentra su autoformazione e
sperimentazione, produzione e condivisione della conoscenza.
I primi progetti riguardavano quelle attività di studio/ricerca che
abbiamo conosciuto entrando all'università, ma su cui volevamo "mettere
le mani" in maniera più autonoma e indipendente: abbiamo attrezzato un
laboratorio di elettronica [5] in cui l'esperienza formativa è
orizzontale e tutt* imparano da tutt*, e abbiamo realizzato un forno
solare e una turbina eolica con materiali di recupero. Un altro tra i
primissimi progetti di eigenLab è consistito nello scrivere e diffondere
appunti per alcuni corsi di Fisica, Matematica e Biologia; collaborare
tra più persone nella stesura di manuali per gli esami e condividerli
sotto licenza OpenSource è stata per noi un'ottima occasione di "fare
scienza" in maniera autentica e propositiva.
Nel corso degi anni abbiamo avviato numerosi progetti, ad esempio il
recupero dell'"hardware spazzatura" (computer ed elettronica che viene
buttata via) per costruirne macchine che vengono donate a scuole o altri
enti che ne fanno richiesta, oppure entrano a far parte
dell'infrastruttura di eigenNet che offre servizi a tutt* l* student*
[6][7][8], attraverso un progetto di rete mesh wireless cittadina. [9]
Organizziamo appuntamenti per l'autoformazione sul mantenimento dei
server [10] e dei servizi web, privilegiando la filosofia della
condivisione della conoscenza libera e l'uso del software OpenSource.
EigenLab ha costruito, in maniera completamente autofinanziata, una
stampante 3D [11], corredata di un manifesto politico che la rende
aperta a tutt* l* student* che avessero il desiderio di utilizzarla,
all'unica condizione che i progetti stampati siano soggetti a licenza
libera.

Questi sono solo alcuni dei progetti che includono anche il biohacklab,
la partecipazione agli hackmeeting, lo studio e l'impegno sul fronte
delle economie solidali e della produzione del cibo, l'organizzazione di
iniziative orientate all'ecologia e lo sviluppo sostenibile, e tanto
altro ancora... Tutte cose che l'università, pur non offrendo
direttamente, dovrebbe riconoscere come virtuose, benefiche e
nobilitanti; come alternative in sintonia con la sua "missione"
formativa, e non in contrasto con essa.
Molte volte eigenLab ha collaborato anche direttamente con l'università:
con la ideazione, realizzazione e inserimento nei piani di studio dei
corsi di studio in agraria ed in biologia di un esame sulle tecnologie
OGM ed i risvolti ecologici, economici e sociali di queste ultime; con
diversi progetti di tesi nei corsi in informatica, scienze politiche,
matematica; con un progetto di ricerca condotto presso l'INFN sui metodi
di misura del livello di idratazione delle piante, i cui esemplari
sperimentali sono stati conservati e monitorati nella nostra serra [4];
con il supporto logistico offerto all* student* di astronomia che il
giovedì sera conducono le loro osservazioni del cielo. Solo per citare
un'altra recentissima iniziativa, sono stati organizzati incontri di
autoformazione sulla normativa europea per la protezione dei dati
personali (GDPR) entrata in vigore il 25 maggio scorso, con attenzione
prestata sia agli aspetti tecnici, sia legali e politici della
questione, grazie a un approccio multidisciplinare e trasversale che
proprio quest'università vanta di considerare fondamentale nell'ambito
della formazione e della produzione della conoscenza.

## Di ontologie e supercazzole assortite ##

eigenLab è un collettivo politico, un'officina ribelle che indirizza le
sue energie verso un mondo migliore, in cui la conoscenza è libera e le
società sono accoglienti, senza razzismi né fascismi.
Il collettivo adotta la forma assembleare per pianificare e portare
avanti i progetti condivisi, nel rispetto delle sensibilità e dei
bisogni di ciascun*. Per quanto riguarda lo spazio - il laboratorio e
l'orto circostante - eigenLab ha fatto manutenzione a una struttura
abbandonata dall'università, conservandone il grado di accessibilità per
tutt* in sicurezza, con ferma considerazione delle migliori pratiche in
questi campi, grazie ad un continuo lavoro di condivisione delle
conoscenze provenienti dagli ambiti più disparati. Negli ultimi dieci
anni - anche dopo l'occupazione di eigenLab - l'università non ha mai
mostrato il minimo interesse verso quell'area verde del polo Fibonacci,
che senza l'impegno e le cure di tant* student* sarebbe rimasto un
giardino incolto e abbandonato tra lamiere, spazzatura e degrado.

## Di stupidità e altre sciocchezze ##

Oggi eigenLab è senza corrente, per arbitraria, dispettosa, infantile,
disarticolata e nevrotica decisione del rettore Paolo Mancarella, che si
è dimostrato sordo ad ogni confronto e dialogo, rendendo i continui
tentativi condotti da eigenLab per instaurare un dialogo con
l'amministrazione - da un anno a questa parte e con tutti i mezzi
disponibili - una vuota perdita di tempo; e come spesso l'ignoranza fa
paura ed il silenzio è uguale a morte, così questo spazio sta soffocando
per l'impossibilità di portare avanti i progetti che per 8 bellissimi
anni hanno caratterizzato la sua anima. Oggi eigenLab è sotto sgombero,
sotto l'attacco spietato e violento di un'amministrazione incapace di
dialogare con i propri student* e perfino con le rappresentanze,
totalmente insofferente verso ogni attività che sfugga ai canoni più
stringenti della logica produci-consuma-crepa proposta da questa
università, che può ormai solo vantare di essere una azienda di tutto
rispetto [13].
Quello che è in discussione è una visione dell'università come luogo di
libertà del sapere, di produzione spontanea e creativa della conoscenza,
orientata a un'etica sociale dell'uguaglianza dei mezzi e delle
possibilità, dell'inclusione dell'altro e di abbattimento di ogni
sfruttamento e repressione, nonché di tutela e rispetto dell'ambiente.
eigenLab utilizza la modalità assembleare per hackerare il profondo
legame tra scienza, tecnica e politica, l'impossibilità di ragionare in
termini di una una mettendo da parte l'altra: ogni innovazione, scelta
estetica o pratica riguardante l'utilizzo delle tecnologie - dalle reti
di comunicazione e di strumenti informatici, o un server per un servizio
di cloud a una zappa per l'orto - sottende una certa idea politica del
mondo e della società in cui viviamo.

## Di morte e lotte ##

Eppure il punto fondamentale non è la morte di un'esperienza che ha dato
tanto alle studentesse e gli studenti che l'hanno vissuta o anche solo
incontrata saltuariamente: l'idea che muove le gambe di eigenLab non
muore, ma come la nostra generazione è migrante, nomade e meticcia,
troverà altri terreni e combatterà le stesse lotte con rinnovata
tenacia. Il punto fondamentale è la grammatica del decoro, del controllo
e della sicurezza che innerva l'operato dell'amministrazione di questa
università, che è la stessa dei nuovi fascismi, fatti di identità
escludenti e deliri legalitari, retoriche del merito e della
produttività conformata, afasica e totalmente strumentale alle necessità
cancerogene del capitale. La cosa più triste - di cui l'amministrazione
dell'ateneo non si rende conto - è che lo strangolamento delle attività
culturali autonome, della libera formazione dell* student* e dei loro
slanci intellettuali rappresenta l'auto-amputazione di un organo vitale
che porterà alla morte l'università stessa.

[1] https://www.eigenlab.org
[2] https://www.openstreetmap.org/node/5311735651
[3] https://eigenlab.org/2017/12/orto-2017-cosa-e-stato-fatto-e-perche/
[4] https://wiki.eigenlab.org/EigenOrto
[5] https://wiki.eigenlab.org/Categoria:Elettronica
[6] https://wiki.eigenlab.org/LiberaLibri
[7] https://wiki.eigenlab.org/Cloud
[8] https://wiki.eigenlab.org/ShareLatex
[9] https://wiki.eigenlab.org/EigenNet
[10] https://wiki.eigenlab.org/Lista_dei_server_di_eigenNet
[11] https://wiki.eigenlab.org/Stampante_3D
[12] https://eigenlab.org/corso-ogm/
[13]
https://www.unipi.it/index.php/news/item/10240-siamo-probabilmente-la-piu-grande-azienda-della-costa-toscana

Come sempre verranno al contrattacco, con elmi ed armi nuove, eppure il
mondo cambia, forse non si possono più fare gli /installation party/ di
linux per liberare i nostri device, e allora vanno trovate nuove
strategie, così come nelle lotte ai nuov* fascism*, che siano lo
sbirro-in-tasca o i Mastro Lindo del decoro urbano. Servono nuove
strategie, oggi più che mai è la riconnessione delle comunità ribelli e
autogestite - in grado di offrire un'estetica sovversiva del mondo in
cui viviamo, scatterate nelle geografie - a essere il punto di partenza
cruciale per le lotte. Scrivere qui significa anche cercare di dare un
contributo almeno di vicinanza emotiva a chi sta affrontando lotte
simili per uno spazio o per la vita che sia nel mondo iberico, a Parigi,
Ventimiglia, Torino, Brescia, Firenze, Bologna, quella roba strana
schiacciata tra mare e montagne che chiamano Veneto e quell'altra roba
che si estende su una retta che è la Liguria, Roma, Napoli, il Molisn't,
quell'area geografica confusa e esotica fatta di Puglie-Calabrie-Sicilie
o quella Corsica un po' più grande che è la Sardegna.

Un abbraccio grande, anche da una prospettiva generazionale di
gente un po' più piccina all'interno di questa comunità, per chi è
arrivato in fondo a questa mail, ma soprattutto per chi si è rotto le
ovaie di leggerla molte righe fa.

A presto,

Le ragazze e i ragazzi di eigenLab.