Questa settimana in programma mercoledì cinema itinerante e giovedì
Street Books.
Cinema itinerante vol. 5 | Promosso da Tarantula
Mercoledì 11 luglio 2018, ore 21, area pedonale di via Sempione
https://boccaccio.noblogs.org/post/2018/07/08/cinema-itinerante-11072018/
Mad Max: Fury Road [2015] è un film di George Miller, con Tom Hardy e
Charlize Theron.
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Street Books #10 | Promosso da FOA Boccaccio 003 & Tarantula
Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30, Piazza Indipendenza, Monza (in caso
di maltempo l'iniziativa si terrà presso la FOA Boccaccio)
Donne, razza e classe (Alegre edizioni, 2018)
Angela Davis *presente la traduttrice Marie Moise:
https://boccaccio.noblogs.org/post/2018/06/20/street-books/10-6/
Uscito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1981, è considerato uno
dei testi pioneristici del femminismo odierno. È con questo fondamentale
lavoro infatti che Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che
appare più attuale che mai: l'approccio che interconnette i rapporti di
genere, razza e classe. Il libro sviluppa un saggio scritto in carcere
nel 1971, uno studio storico sulla condizione delle afroamericane
durante lo schiavismo volto a riscoprire la storia dimenticata delle
ribellioni delle donne nere contro la schiavitù. Racconta episodi
tragici della storia degli Stati Uniti, frutto di miti ancora in voga
come quello dello "stupratore nero" e della superiorità della "razza
bianca", ma anche eccezionali e coraggiosi momenti di resistenza.
Attraverso le storie di alcune delle figure chiave della lotta per i
diritti delle donne, delle nere e dei neri, e della working class
statunitense, ricostruisce i rapporti tra il movimento suffragista e
quello abolizionista, gli episodi di sorellanza tra bianche e nere ma
anche le contraddizioni tra un movimento prevalentemente bianco e di
classe media e le lotte e i bisogni delle donne nere e delle
lavoratrici. Tensioni e contraddizioni che si ripresentano di nuovo tra
il movimento femminista degli anni Sessanta e Settanta e le
afroamericane. La lezione principale di Angela Davis è quella di
abbandonare l'idea di un soggetto "donna" omogeneo, nella convinzione
che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere realmente
universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle
esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco. Un testo che
offre prospettive cruciali per il rinnovamento profondo di teorie,
linguaggi e obiettivi del movimento femminista, in una fase storica come
quella odierna segnata da una presenza crescente di donne migranti in
Italia e in Europa, e un sempre più allarmante ritorno del razzismo.
Angela Yvonne Davis (1944), leggendaria attivista della lotta degli
afroamericani contro il razzismo fin dagli anni Sessanta, è stata
iscritta fino al 1991 al partito comunista e poi fondatrice di Critical
Resistance, movimento per l'abolizione del sistema carcerario. Nel 1970
fu accusata di complicità nell'omicidio di un giudice e scontò un
periodo in carcere che, grazie all'appassionata difesa che condusse
personalmente nel corso del processo, suscitò una grande campagna di
solidarietà in tutto il mondo. Assolta nel 1972, ha continuato le sue
battaglie per l'emancipazione dei neri e delle donne ed è stata docente
nel dipartimento di History of Consciousness dell'università di Santa
Cruz in California, dove ha diretto anche il Women Institute. Autrice di
numerosi saggi e articoli, in italiano si trovano il suo Autobiografia
di una rivoluzionaria (minimum Fax, 2007) e Aboliamo le prigioni?
(minimum fax, 2009).