Re: [Pacifistat] Chi non ha mai utilizzato l'email istituzio…

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Autor: Carolina Corea
Data:  
A: Antonio Pavone
CC: pacifistat
Assumpte: Re: [Pacifistat] Chi non ha mai utilizzato l'email istituzionale anche per fini privati scagli la prima pietra.
Quella dell'uso privato degli strumenti che l'Istituto mette a disposizione del personale è senz'altro una questione un po' scivolosa su cui in molti possiamo essere colti in fallo. Per quanto mi riguarda, mi è capitato, devo dire molto saltuariamente, di aver usato l'account di servizio per qualche comunicazione privata.

Immagino che questa vicenda sarà presto archiviata. D'altra parte, aggiungo anche che, fermi restando tutti i nostri obblighi istituzionali, spero anche che non si tratti di un ulteriore segnale di come si vanno modificando, anche nella pubblica amministrazione, i rapporti tra datori di lavoro e dipendenti.

Carolina Corea




----- Messaggio originale -----
Da: Antonio Pavone <pavone@???>
A: pacifistat@???
Inviato: Thu, 21 Jun 2018 11:15:59 +0200 (CEST)
Oggetto: [Pacifistat] Chi non ha mai utilizzato l'email istituzionale anche per fini privati scagli la prima pietra.


Una collega, di cui non faccio nome, ma chi mi conosce può immaginare chi sia, pretestuosamente e con l'intento di produrmi danno, mi ha denunciato alla direzione del personale di fare un uso privato della posta elettronica dell'Istituto, presentando prove.


Sono stato convocato dal mio direttore Stefano Menghinello che, con garbo e imbarazzo, ha dovuto, come era suo dovere, avviare una contestazione disciplinare, ai sensi dell’art. 55 bis del d.lgs. n. 165/2001, che sarà sottoposta al vaglio della commissione pertinente, la quale dovrà esprimere un parere di condanna o archiviazione nei miei confronti.


Sono andato a cercare in intranet se esistesse un disciplinare tecnico per l'utilizzo della posta elettronica e l'ho trovato. Effettivamente, l'art. 10 recita:
"il servizio di posta elettronica e il servizio di fax ad esso connesso devono essere usati esclusivamente per motivi inerenti la propria attività lavorativa"

Da cosa la mia ignoranza, in proposito, è stata falsamente sostenuta?
. Da quando possiedo un'utenza di posta elettronica Istat, ho ricevuto da colleghi Istat non solo informazioni di carattere lavorativo ma anche: i) messaggi personali, ii) promozioni per l'acquisto di prodotti tipici locali, iii) propagande elettorali, come quelle sindacali, e molto altro che non aveva nulla a che fare con l'attività lavorativa.
. Le linee guida del garante per la protezione dei dati personali, riguardo l'uso della posta elettronica istituzionale, propone all'azienda la possibilità di attribuire al lavoratore un altro indirizzo (oltre quello di lavoro), destinato ad un uso personale.
. L'Istat ha involontariamente favorito l'uso anche per fini non lavorativi della posta elettronica istituzionale permettendo, per certi periodi, l'utilizzo della chat di Zimbra e mettendo a disposizione cartoline digitali di auguri da inviare durante le feste natalizie.



Adesso, se qualcuno di voi ha un collega antipatico ha un modo molto veloce ed efficace per danneggiarlo.
A pensarci bene magari anche la partecipazione all'user group di Pacifistat potrebbe essere non consono all'attività lavorativa.


Antonio Pavone






p.s. Ovviamente, sono andato a vedere anche le regole per l'uso del sistema informatico dell'Istituto e vi consiglio di andare a visionare, per chi non l'avesse mai fatto:
https://intranet.istat.it/LeggiENorme/Documents/Regole%20per%20l%27uso%20del%20sistema%20informatico%20dell%27Istituto.pdf