Con preghiera di divulgazione
Ero presente e se mi avessero detto che all'ultimo momento Zingaretti era stato sostituito da Salvini ci avrei creduto, di tutti i maschi presenti hanno attaccato due donne anziane...
https://youtu.be/rWEvdpmlGsw
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https://i.ytimg.com/vi/rWEvdpmlGsw/maxresdefault.jpg]<
https://youtu.be/rWEvdpmlGsw>
Zingaretti, contestato prima dell'intervento sul palco<
https://youtu.be/rWEvdpmlGsw>
youtu.be
POLITICA (Roma). Pochi momenti prima dell'intervento previsto dell'On. Nicola Zingaretti, un gruppo di attori ha manifestato il proprio dissenso. Situazione ...
Pilar Castel
Stia sereno, Presidente
28 giugno 2018
Dal palchetto di piazza Santa Maria in Trastevere, di fronte a 8 cartelli tenuti alti dalle braccia degli attori che difendono la Fondazione Nicolò Piccolomini, ente di beneficenza che, senza alcun contributo pubblico, aiuta economicamente gli attori anziani e indigenti, il Presidente Zingaretti infila una serie di perle.
Protesta contro i cartelli, li definisce una “sceneggiata”. Poi spiega ai presenti che lui vuole solo “ripristinare la legalità” nella Fondazione. Quale ripristino, Presidente? La Fondazione fino a sei mesi fa funzionava regolarmente, con un attivo di bilancio, e ancora meglio avrebbe funzionato se la Regione Lazio non avesse provocato un danno economico di ben 295.000 euro, bloccando ingiustificatamente il bando di affitto di parte della Villa Piccolomini. Quella Villa Piccolomini che, insieme con altri prestigiosi terreni, al momento non edificabili, costituisce l’eredità del giovane Nicolò a favore dei suoi colleghi anziani. E quale legalità vuole ripristinare, Presidente, dopo che lei stesso ha deliberato un ingiustificato commissariamento, non attuato perché le due relazioni degli ispettori regionali, da lei inviati, non hanno riscontrato alcun dolo nell’amministrazione e il suo candidato commissario è stato accusato di incompatibilità per conflitto d’interessi? Quale legalità vuole ripristinare, se è lei che sta paralizzando l’ente da più di sei mesi, rinnovando così i nove mesi della paralisi che, ancora lei, provocò quattro anni fa, alla scadenza del precedente Cda? E’ legale ridurre in passivo un ente, che finora ha aiutato centinaia di anziani e indigenti, e magari poi decretarne l’estinzione o l’accorpamento a un altro ente, incamerando i suoi prestigiosi beni immobili?
Dal palco, visibilmente contrariato perché oggi doveva essere una tappa significativa della sua nuova ascesa, lei ha detto che non vuole “fare favori agli amici”. Stia sereno, Presidente, nessuno degli attori che difendono la Piccolomini ha mai ritenuto di essere suo amico; non è automatico avere un fratello attore ed essere contemporaneamente amico dei di lui colleghi anziani e indigenti. Lei sarà abituato diversamente, ma noi in questi anni non le abbiamo mai chiesto un favore, le abbiamo solo chiesto di fare il proprio dovere di Presidente della Regione Lazio, ente controllore della Ipab Piccolomini.
Ci ha chiamati, con un filo di disprezzo, gli “occupanti”. Certo, Presidente, abbiamo occupato gli uffici della Fondazione e più di un mese fa abbiamo interrotto l’occupazione solo perché abbiamo creduto al suo impegno di nominare finalmente il Cda “entro e non oltre il 30 giugno”.
Non le pare un po’ stridente, Presidente, che nella medesima piazza si siano rispolverate le icone comuniste, Che Guevara e il sub comandante Marcos, e si è poi stigmatizzata la pacifica occupazione di un ufficio della Fondazione in difesa di cittadini anziani e indigenti? E’ proprio certo, Presidente, di non considerare, nel profondo del suo cuore rosa pallido, anche i due succitati figuri come dei gran maleducati antidemocratici?
E infine, ecco l’ultima perla, definitiva. Rivolto a un’anziana attrice che, accomodata in prima fila su una seggiolina pieghevole, le mostrava silenziosa il suo cartello, lei, Presidente, ha censurato il suo comportamento antidemocratico. Quell’attrice sopravvive con 600 euro di pensione e la paralisi della Fondazione Piccolomini, causata dal suo comportamento omissivo, Presidente, l’ha gettata in uno stato di autentica indigenza. Negli interventi precedenti, alcuni suoi amici di partito hanno tirato in ballo altri anziani malati e sfrattati dalla Sindaca Raggi, riuscendo perfino a strappare all’esigua folla catatonica un applauso striminzito.
Lei, Presidente, un’anziana indigente ce l’aveva davanti, in carne ed ossa, e non se n’è neanche accorto. Non ha saputo dire altro che non era democratica e le ha anche consigliato di “votare a destra” la prossima volta.
Ma l’anziana attrice è una sua ex elettrice, Presidente, e non seguirà il suo consiglio. Non voterà a destra e neanche per un centro moderato, liberale ed europeo: non voterà per lei.
Benedetta Buccellato
Comitato Gianpiero Bianchi per la Fondazione Piccolomini
Pagina Facebook Amici della Fondazione Piccolomini
ApTI Associazione per il Teatro Italiano
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Da: facciamolaconta <facciamolaconta@???>
Inviato: venerdì 29 giugno 2018 12:16
Oggetto: Fwd: Resoconto 26 Giugno Manifestazione della Cultura e del Lavoro
Cari, il 26 giugno si è svolta la conferenza stampa della Manifestazione Nazionale della Cultura e del Lavoro, indetta da Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali e a cui Facciamolaconta ha aderito insieme a:
- Funzione Pubblica Fp-Cgil Nazionale
- Emergenza cultura
- Comitato Nazionale delle Fondazioni Lirico Sinfoniche
- UILPA BACT
- ANAI -Associazione Nazionale Archivistica Italiana
- Possibile
- Potere al Popolo
- Rete della Conoscenza, Giacomo Torletti -
- Unione degli studenti
- Link Coordinamento Universitario.
- CIA – Confederazione Italiana Archeologi e
- USB Lavoro privato e Pubblico impiego.
Siamo in attesa della conferma della Slc-Cgil.
L'incontro è stato proficuo, in quanto ha permesso alle varie categorie di lavoratori di avere un primo confronto diretto. Ogni realtà aderente ha ribadito la necessità ed esplicitato le ragioni che hanno spinto a unirsi per creare una giornata di mobilitazione dell'intero settore culturale italiano. È emersa una profonda unione delle problematiche e medesime difficoltà nell’esercitare il proprio lavoro in maniera dignitosa.
Più volte è stata segnalata l’enorme carenza d’organico nei luoghi della cultura e l’inevitabile abbassamento della qualità dei servizi, così come, è stata più volte menzionata l’incalzante regressione culturale nel nostro Paese e la preoccupante e progressiva ricaduta sull’intera cittadinanza. Si è parlato anche dell’impoverimento delle offerte culturali e i danni provocati dal processo di esternalizzazione dei servizi pubblici.
I sindacati presenti hanno confermato il loro sostegno non solo organizzativo ma anche economico per attivare mezzi di trasposto che giungeranno a Roma da ogni regione d’Italia, Sardegna e Sicilia incluse. E’ stato confermato l’impegno di Mi Riconosci nel proseguire con la fase organizzativa e nel creare eventi Facebook, attivando ogni territorio regionale, per raccogliere le adesioni dei partecipanti alla manifestazione.
IN ALLEGATO IL MANIFESTO.
È importante ribadire che seppur ai Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali spetta l'onore e l'onere di aver fatto il primo passo nell'ideare la Manifestazione e unire le tante realtà del settore Cultura, la Manifestazione e la sua organizzazione deve essere sostenuta da tutti gli aderenti a pari modo.
Condividiamo di seguito le prime azioni che si vorrebbero fare in vista della Manifestazione. Altri suggerimenti sono ben accetti.
1) Mettere "Mi piace" e far mettere mi piace alla pagina FB della Manifestazione, che sarà la base per le comunicazioni (eccola:
https://www.facebook.com/manifestazionecultura/?modal=admin_todo_tour).
NB: se qualcuno ha già esperienza nella gestione di pagine social e vuole dare una mano nell'amministrazione, lo dica!
2) Sarà creato a brevissimo un blog della Manifestazione: servirà per avere uno spazio dove tutti gli aderenti potranno condividere istanze o contributi
3) Dobbiamo individuare dei referenti in più città possibili che si occupino di raccogliere le adesioni ai pullman (i costi degli stessi saranno coperti dai sindacati) per la manifestazione (navi per le isole): dobbiamo avere numeri indicativi il prima possibile. Anche qui, fuori i candidati.
4) Dobbiamo far conoscere la manifestazione a più persone possibile, aumentare le adesioni e aumentare la partecipazione, in due modi soprattutto:
- ottenendo l'appoggio (ad esempio con video, o lettere firmate) di personaggi noti del mondo della Cultura e non solo.
- facendo eventi nei territori, passaparola, azioni mediatiche.
5) creare azioni, momenti pubblici di vario genere, nei territori. In questo senso è fondamentale che ognuno pensi alla propria città e alla propria categoria, in modo libero e indipendente: si possono fare cose molto semplici, come cene di autofinanziamento, o letture in pubblico del manifesto, fino a sit in per denunciare situazioni critiche (penso ad esempio ai Musei Civici di Venezia), assemblee, incontri, o ancora concerti, teatro nelle piazze e via dicendo. Usiamo la creatività.
FACCIAMOLACONTA