[inquieto] Apertura nodo mastodon

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Autor: ca_favale_mlist
Data:  
A: ca_favale_mlist, basse_frequenze
Assumpte: [inquieto] Apertura nodo mastodon
Beh. Chi di voi utilizzi il social network, sappia dell'esistenza di
questo esperimento, un social network decentrato. Sembrera' di tornare
ai tempi delle BBS, per chi ci ha girato ai tempi. Per chi se l'era
perso, beh andateci a fare un giro, iscrivetevi, e magari ci si riesce
a tenere in contatto...


Manifesto del gruppo di gestione del Nodo Mastodon Bida.im

Chi siamo

Siamo un gruppo di lavoro di hacktivist* e militant. Facciamo parte centri sociali, circoli anarchici, esperienze sociali autogestite e hacklab. Alcun di noi hanno partecipato all'esperienza di Indymedia Italia. Ci siamo ritrovati a dare vita a questo progetto a partire dal dibattito riguardante i social network sviluppatosi nelle assemblee del Circolo Anarchico "C. Berneri" di Bologna, dello spazio sociale XM24, del collettivo HacklabBo e nelle discussioni della mailinglist Hackmeeting.
Premessa

Intendendo social network come strumento di comunicazione riconosciamo che negli ultimi anni le soluzioni commerciali (Facebook, Twitter ecc) hanno acquisito un ruolo preponderante per quanto riguarda il modo di comunicare in rete. Siamo nella situazione in cui parlare di Social Network significa solo identificare i social network commerciali. Profilazione di massa, gamificazione, manipolazione delle informazioni e impossibilità della gestione dei propri contenuti sono solo gli elementi problematici maggiormente visibili.

Gli attori principali sono in questo campo solo multinazionali che con le loro piattaforme hanno affinato meccanismi che, fondandosi su alcuni concetti sviluppatisi nell'ambito della psicologia cognitiva, spingono l'utente a una sempre maggiore permanenza al loro interno. Parallelamente, per legare ancora di più gli utenti a sé, hanno sollecitato un accentramento delle informazioni creando una sorta di bolla che ha in parte raggiunto il loro obiettivo di accentrare tutte le informazioni di cui un utente "ha bisogno" quotidianamente.

Questi social network con le loro strategie hanno pesantemente modificato le relazioni sociali. Nonostante questo crediamo sia possibile utilizzare strumenti analoghi ma di cui siamo in controllo e il cui funzionamento possiamo decidere collettivamente, allo scopo ad esempio di poter condividere informazioni e discuterle assieme.

Abbiamo bene in mente che i primi a credere nella pubblicazione aperta sono stati i collettivi di Indymedia, ovvero un'esperienza autogestita nata a partire dai movimenti sociali. Almeno da diversi anni, in Italia, dopo la chiusura di Indymedia i movimenti sociali non sono stati capaci di proporre una piattaforma finalizzata all'open publishing non commerciale. Crediamo ovviamente che il motivo non sia la mancanza di capacità tecniche, ma (forse) la sfiducia sull'utilità di un Social Network, sui danni provocati dal suo utilizzo eccessivo, sull'impossibilità di poter competere con la massa degli utenti dei social network commerciali ed il rischio di divenater strumenti di nicchia facilmente attaccabili.

Tuttavia crediamo che una risposta possibile che si può dare nell'immediato al monopolio incontrastato dei social network commerciali sia tentare strade alternative capaci di creare delle emorragie di utenti e contenuti, con la volonta di non renderli più l'unico punto in cui trovare la maggior parte delle informazioni che ci interessano.
Qual è la nostra idea di "social network"

Crediamo che i movimenti sociali che sono impegnati quotidianamente per creare delle alternative reali allo stato di cose presente debbano dotarsi di strumenti il più possibile autonomi. Per questo, nel corso degli anni, abbiamo partecipato e supportato molte iniziative e progetti mirati a sviluppare le conoscenze e i mezzi per organizzarsi ed agire in maniera indipendente.

In particolare, abbiamo contribuito a progetti orientati a costituire tecnologie e infrastrutture digitali che siano gestite collettivamente e, parallelamente, abbiamo lavorato per diminuire il divario tra tecnici e non-tecnici che caratterizza questo tipo di ambito. Troviamo che le piattaforme e i gruppi capaci di gestire un server o servizi autogestiti siano una richezza per tutto il movimento e che tali infrastrutture debbano essere incentivate nel modo più decentralizzato e federato possibile.

Troviamo che la formazione e l'autoformazione siano indispensibili e possibili solo con il coinvolgimento di tutt* i/le compagn* anche nella gestione di una infrastruttura informatica.

Troviamo che, per la nostra attività e per la libertà di tutte e tutti, l'anonimato sia da difendere.

Non vogliamo che vengano sostituiti i blog/siti di movimento, né le assemblee reali con assemblee virtuali. Troviamo però preoccupante che diverse realtà usino esclusivamente dei social network commerciali, abbandonando i propri Blog/Siti, esponendo così maggiormente le proprie militanti a una vera e propria schedatura di massa.

Ci sono molti strumenti per comunicare all'esterno e all'interno, per organizzarsi, per collaborare e condividere idee e progetti. Non pensiamo ci sia un'unica soluzione per tutto ma un set di differenti strumenti coi quali potere rispondere ad esigenze specifiche. Attualmente non esistono alternative autonome a strumenti commerciali che permettano di pubblicare contenuti e socializzarli con altre persone all'interno della stessa piattaforma. Crediamo invece che sia importante che esista un mezzo capace di permettere, anche a chi ha poche competenze tecniche, di potersi esprimere senza che qualcuno lo possa facilmente identificare.

Crediamo che sia importante offrire uno strumento semplice e il più possible sicuro per poter seguire eventi importanti: come avveniva e avviene nei media-center di indymedia. Non ci interessa attribuire etichette, ma per facilità chiameremo questo insieme di funzioni "social network". Crediamo che un social network così definito debba avere una sua comunità con una policy ben definita, amministrato attraverso una mailing-list ed assemblee periodiche non virtuali.
Cosa vogliamo nel nostro social network

    Poter accedere a notizie nel modo più anonimizzato possibile.
    Poter avere un aggregatore, in cui ricercare facilmente le notizie che ci interessano.
    Poter controllare facilmente i nostri contenuti e distruggerli con un semplice click.
    Poterci esprimere senza il timore che altri li cancellino senza averci prima almeno interpellate.
    Poter parlare e dialogare con gli/le admins del server su cui postiamo i nostri contenuti.
    Poter generare kaos, avere tantissime identita' diverse.
    Poterci trovare in una comunità con cui dialogare anche dal vivo e non solo attraverso un computer.


Costruire un'alternativa ai social network commerciali
Perché Mastodon

Mastodon è attualmente il miglior candidato su cui concentrare le nostre energie. Mastodon è un social network distribuito, federabile, simile a Twitter, ma amministrato in modo decentralizzato. Ogni server (o "instance") mantiene la propria autonomia e dialoga con altre instance attraverso gli standard aperti Ostatus (usato anche da GNU Social) e ActivityPub.

Vorremmo far vivere Mastodon principalmente come uno spazio di "rimbalzo" verso altri Blog/Siti/Forum e non come un contenitore di contenuti. Ogni instance di mastodon rappresenta un'isola dove gli/le utent* condividono degli interessi e una policy di comportamento.
Cosa contraddistingue questa istanza di mastodon

    tutela della privacy e dell'anonimato: non pubblichiamo né conserviamo dati sensibili di alcuna persona (anche se presenti in altri siti)


Cosa non si puo' fare su questa istanza

    Postare messaggi razzisti, sessisti e fascisti (meme, tags e rappresentazioni allusive comprese)
    Postare messaggi di propaganda partitica istituzionale
    Postare messaggi finalizzati esclusivamente alla promozione di attività commerciali
    Postare messaggi offensivi e denigratori, finalizzati al semplice insulto o alla minaccia personale nei confronti di altri utenti
    Postare messaggi che facciano riferimento a contenuti di facebook: ti invitiamo invece ad aprire anche un blog e siamo disponibili a fornire supporto
    Postare messaggi senza considerare che gli utenti possono avere una sensibilita' diversa dalla tua (utilizza il content warning)


Cosa mastodon non può fare

    Renderti assolutamente "anonimo"


Caratteristiche interessanti di mastodon

Mastodon presenta delle caratteristiche che permettono di mitigare gli effetti degli strumenti di profilazione di massa e della Social Media Intelligence

    decentralizzato e federato: il funzionamento di mastodon permette di avere diversi nodi autonomi e collegati tra loro. Questo nodo mette la privacy degli utenti al primo posto: i tuoi dati non vengono conservati
    identità multiple: creandoti identità multiple puoi creare "dissonanze" nei modelli statistici che analizzano i comportamenti delle persone sui social media
    diritto all'oblio: cancella il tuo utente, cancella i tuoi contenuti, elimina la tua "impronta" dal nodo


D'altronde la soluzione per essere anonimi non può essere solo tecnica: le nostre interazioni, le nostre reti sociali reali, sono dati e indicatori di chi siamo. Agenzie governative e aziende possono arrivare a capire "chi siamo" con buona approssimazione anche se usiamo un nickname e ci colleghiamo tramite TOR, a partire dalle interazioni pubbliche online.

Queste sono possibilità che devi quindi prendere in considerazione quando usi la nostra piattaforma:

    i messaggi che scrivi possono avere ricadute repressive sugli admin e sull'esistenza del nodo stesso
    certi comportamenti possono rilevare la tua identita' e quella degli/lle altr* utent* (per questo fai piu' utenze, generando chaos!)
    gli admin sono impegnati a garantirti un'esperienza sicura ma la sicurezza assoluta non esiste. Per questo è importante mettere in campo pratiche per rendersi anonimi a seconda delle situazioni, ad esempio usando tor.


Mastodon come qualunque altra soluzione unicamente tecnica non può essere la soluzione: le soluzioni si trovano e costruiscono a partire e all'interno delle realtà/gruppi/esperienze dai legami e dalle interazioni tra le persone che ne fanno parte.
FAQ
Come si gestisce il nodo mastodon.bida.im? Come e quando gli/le utent* possono dialogare con gli/le admins

Il nodo viene gestito attraverso l'impegno di un gruppo di lavoro composto da sysadmin, amministratori e moderatori. Non si tratta di una redazione, non abbiamo linee editoriali da proporre. Il gruppo che gestisce il nodo si impegna a tenere in vita il nodo nel rispetto della policy.

Gli utenti possono facilmente dialogare con il gruppo di lavoro attraverso la messaggistica privata dello strumento, avvisando gli admins e i moderatori di violazioni della policy,la mailing list, le assemblee periodiche su irc, oppure attraverso le assemble periodiche dal vivo che vengono organizzate di volta in volta a intervalli regolari.
Vorremo creare una nostra instance, come possiamo fare?

Il gruppo di lavoro che sta dietro a mastodon.bida.im non ha assolutamente lo scopo di diventare l'unico nodo in lingua italiana di mastodon vicino ai movimenti. Anzi, non vogliamo essere gli unici a dover amministrare questo strumento e per questo alla nostra attivita' di admins affianchiamo degli incontri per aiutare la nascita di nuove istanze.
Siamo un gruppo e siamo solo su facebook, come possiamo pubblicare i nostri contenuti?

Semplicissimo, riportate anche da noi i vostri contenuti senza inserire link da facebook (se entrano in 500 caratteri). Oppure a apritevi un blog su Noblogs ed utilizzare il plugin Mastodon Autopost per pubblicare automaticamente su Bida. Avere un blog/sito autonomo e non dipendere solo da facebook e' una ricchezza per tutt*. Questo progetto nasce anche per incentivare l'autonomia dalle multinazionali dell'IT.
Che cos'e' bida.im

E' un server autogestito da un gruppo di lavoro hackaro nato all'interno del Circolo Anarchico Berneri di Bologna che collabora con l'HacklabBO.
Contattaci
Questa e' la nostra email mastodon@???, inoltre puoi partecipare alla nostra "assemblea virtuale permanente" :D inscrivendoti alla nostra mailing list