[Storiaorale] presentazione volume Pianezza di Edoardo Ghelm…

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Autore: Istituto storia Resistenza e società contemporanea Bi-Vc-Vals
Data:  
To: Istituto storia Resistenza e società contemporanea Bi-Vc-Vals
Oggetto: [Storiaorale] presentazione volume Pianezza di Edoardo Ghelma
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea

nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia

Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti per la storia della
Resistenza e dell’età contemporanea

13019 Varallo - via D'Adda, 6 - tel. 0163-52005; fax 0163-562289
<mailto:istituto@storia900bivc.it> istituto@???

<http://www.storia900bivc.it/> www.storia900bivc.it





A Borgosesia, venerdì 15 giugno 2018, a Casa Turcotti, alle ore 21, sarà
presentato il volume Pianezza, il mondo del grande Cesare, di Edoardo
Ghelma, raccolta di testimonianze, ricordi e foto d'epoca gentilmente
concesse dai frazionisti, con l'aggiunta di scatti inediti dell'autore,
edito dall'Istituto per la storia della Resistenza e della società
contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia. L'iniziativa è
organizzata in collaborazione con il Centro studi Giovanni Turcotti.



Scrive Alessandro Orsi nella prefazione al volume: «Edoardo Ghelma è un
rigoroso scrittore di microstorie, già raccontate in altri suoi libri con
ricerche sui nomi delle vie di Borgosesia e sulle tradizioni valsesiane,
anche gastronomiche. Ha la capacità di osservare l’umile percorso della
gente comune con gli strumenti del suo mestiere (è un eccellente fotografo),
quindi con un’attenzione meticolosa verso i particolari, i dettagli […].

Così, nella microstoria di Pianezza appaiono, illuminati con precisione e
affetto, innanzitutto i personaggi della comunità: quelli caratteristici,
come il Cesare, valsesiano scolpito nel legno; quelli che sembrano “magici”
ai bambini; le donne pazienti e tenaci; quelli inseriti in intricati
quadretti famigliari; i ragazzi che rubano la frutta; quelli furestè, i
forestieri, che entrano in un cerchio sociale solo apparentemente chiuso;
tutti quanti nel loro attaccamento per la chiesetta, centro della devozione
popolare degli abitanti della borgata.

Ma la piccola storia di Pianezza, grazie alla preparazione culturale
dell’autore, non finisce in un orto recintato pur ricco di gustosi prodotti:
si trasforma invece in uno specchio che riflette movimenti, cambiamenti,
avvenimenti di una sfera ben più vasta. I fatti della microstoria si
intrecciano e a volte si confondono con quelli della grande storia. Sono
davvero tanti e tutti rilevanti per ricostruire e capire una storia varia e
complessa, nel nostro caso quella del secolo scorso, il Novecento, visto
appunto attraverso il filtro di una piccola comunità.

L’esistenza grama dei montanari provenienti dall’alta valle; i lavori duri
dei campi; l’emigrazione con l’arrivo di persone dal Veneto, da Milano,
dalla Svizzera, dalla Grecia, dal Sud; gli alimenti per sopravvivere, le
castagne, le noci, il miele, le vigne; le abitazioni che rivelano le
peripezie di tante famiglie; l’incontro con altri costumi e mentalità; i
santi “nazionali” dipinti nella chiesa; la guerra, con la postazione della
contraerea; la Resistenza, con i rifugi dei partigiani, l’uccisione di un
civile per rappresaglia nazifascista, la lapide che ricorda due giovani
patrioti morti per la libertà […].

Il libro è arricchito da una lunga serie di mirabolanti immagini: il bravo
fotografo Ghelma è convinto, come ha più volte dichiarato, che le buone
fotografie sanno parlare e ben spiegare importanti pezzi di storia. Nel
libro le illustrazioni vanno perfettamente a braccetto con il testo.
Insieme, grazie alla perizia e alla passione dello scrittore, narrano una
storia che sa di favola: quella di un “piccolo popolo” attivo in un “rustico
villaggio” valsesiano».



In allegato la locandina dell’iniziativa.