Autore: morbo666 Data: To: hackmeeting Oggetto: [Hackmeeting] mo pure gli accelerazionisti
Non sono d'accordo sul fatto che ci sia bisogno di accellerare il
progresso tecnologico.
Il progresso tecnologico dovrebbe seguire le necessità oggettive di una
società per semplificare al vita degli individui contenuti in essa,
secondo la visione accellerazionista mi pare di capire che sarebbe la
società a dover rincorrere il progresso, di conseguenza asservendola
alle tech corp. In questo non vedo molta differenza tra
l'accelerazionismo e il modo attuale di gestire le cose.
Non sono d'accordo sulla necessità di nuove autorità, nemmeno se
controllate (in che modo sarebbe possibile???)
da una rete. Ci sarà per forza divergenza all'interno della rete e
allora in che modo potrà l'autorità gestire la divergenza senza
repressione? per trovare un modo non repressivo dovrà coinvolgere la
rete e la sua parte che dissente come parte attiva e centrale, rendendo
a mio avviso l'autorità superflua.
Secondo me contrariamente a quello che dice il manifesto il creare zone
temporaneamente autonome in cui ci sia più orizzontalità possibile e
meno capitalismo possibile è una ottima strategia, sia come laboratorio
in cui si inventano nuove vie di lotta, sia per preservare la
declinazione anti-capitalista nella società poichè questo tipo di
situazioni non ha un chiaro pattern predefinito che rende difficile
prevedere dove e come si formerà.
Sono d'accordo sulla necessità di reinventare i metodi di
lotta/protesta. Non per forza sostituendoli ma attualizzandoli. Su
questo sono state già spese molte parole tuttavia non ho indizi su quali
sentieri si possano iniziare ad applicare. Se avete consigli, paper,
talks, libri che possano indirizzare le mie riflessioni, mandate tutto.