[inquieto] Sabato 19 Maggio, Benefit Afrin al Circolo Matte…

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Aihe: [inquieto] Sabato 19 Maggio, Benefit Afrin al Circolo Matteotti di Sestri Levante
Due riflessioni su Rojava e dintorni...

E' sempre complesso affrontare un argomento di cui non si e'
direttamente partecipi. Lo e' ancora di piu' quando ci si vuole
approcciare ad una situazione di carattere internazionale con in atto
una guerra come quella del Rojava. A causa degli interessi in gioco e
dei molteplici attori presenti sulla scena le opinioni sono le piu'
disparate, passando dalla propaganda alla contro-propaganda. Ci e'
sembrato percio' necessario organizzare una giornata di confronto e
approfondimento sul Rojava invitando persone che possano parlare per
esperienza diretta.

In Siria e' in corso una guerra che dura ormai da sette anni.
L'esperimento in atto in Rojava, uno dei cantoni del Kurdistan a nord
della Siria, e' una rivoluzione culturale, economica e sociale che
tende alla costruzione di una nuova societa' fondata su forme di
autogoverno, democrazia diretta e utilizzo non predatorio delle
risorse. Viene chiamato confederalismo democratico, e i riferimenti
piu' diretti sono quelli dell'ecologia sociale e del municipalismo
libertario di Murray Bookchin, un pensatore anarchico contemporaneo.

“Analizzando l'esperienza degli stati socialisti e la loro conclusione
e' chiaro che nel socialismo reale non vi e' stato nessun cambiamento
nello stile e nei modi di vita rispetto alla vita capitalista del resto
del mondo. Percio' un progetto di liberazione del Kurdistan e della
societa' non poteva pervenire da una soluzione statalista.” Come ha
segnalato Ocalan, c'era una contraddizione fondamentale: Dal momento
che il PKK si poneva quale difensore delle liberta' non potevano
continuare a pensare in termini di gerarchia. La lotta per la
liberazione doveva essere ripensata, cosi' l'organizzazione gerarchica,
la ricerca del potere istituzionale e l'idealizzazione della lotta
armata cominciavano a cedere il passo all'autorganizzazione, ad
assemblee territoriali e all'autodifesa. Si cominciava ad avanzare sul
cammino verso il confederalismo democratico.

Un tassello fondamentale per la rivoluzione sociale e` l'intuizione
secondo la quale solo uscendo dalla secolare contrapposizione tra
femminile e maschile di dominate e dominanti si puo' giungere alla
liberazione sociale. In Siria il 35% dei combattenti sono donne, donne
provenienti dal Kurdistan e da tutto il mondo che giocano la loro carta
contro il sessismo tradizionale al quale va aggiunto quello piu'
moderno e capitalista di mercificazione dei corpi attraverso il quale
l'industrialismo sottomette i popoli.

Il messaggio che ci portano e' che la nostra liberazione comincia dalla
rielaborazione delle relazioni. In quella parte del mondo si sta
giocando l'ultima partita tra sfruttati e sfruttatori, o ci
reinventiamo il modo di relazionarci tra di noi e tra noi e l'esistente
oppure finiremo morti e schiavi; loro ci stanno provando, e noi?



Contro guerra, stato e capitalismo
per l'autorganizzazione dei popoli
sosteniamo il Rojava

solidali del levante ligure