[Lecce-sf] 15 maggio

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Autore: Silverio Tomeo
Data:  
To: Puglia ribelle, social forum, città plurale, coordinamento antifa
Oggetto: [Lecce-sf] 15 maggio
Martedì 15 maggio, presso la libreria Palmieri a Lecce, alle ore 18,30, si
presenta questo libro collettivo come tributo di memoria sul fatidico ’68.
Essendo tra i coautori con un mio contributo autobiografico, lo presenterò
in una conversazione informale con Angelo Salento e Fabio De Nardis,
entrambi nati dopo quell’anno, che personalmente e come studiosi si
rapportano volentieri ai movimenti vecchi e nuovi. Chi si trovasse a
passare, fa sempre piacere.



CINQUANT’ANNI DI STORIE D’ITALIA







CHE FINE HA FATTO IL ‘68

FU VERA GLORIA?



A CURA DI GIOVANNI COMINELLI





Pag. 224, euro 21,50

ISBN 9788862507226, Guerini e Associati



Con i contributi, tra gli altri, di Sergio Cofferati, Nando Dalla Chiesa,
Franco Fabbri, Renato Mannheimer, Rita Pavan, Antonio Pioletti, Danilo
Taino, Alberto Toscano.









Il racconto di quei giorni pieni e appassionati, attraverso ventitré piccole
autobiografie di “ragazzi” che si affermavano nella realtà sociale, politica
e culturale italiana.



L’arco temporale, da cui il caso o il destino ha scoccato la freccia di
ciascuna delle vite qui raccontate, è teso tra la fine degli anni Trenta e
quella degli anni Cinquanta. Nel decennio 1968/1978 i fili di queste
generazioni si sono intrecciati. Su quel telaio esse hanno tessuto eventi e
fatto storia. Da allora non hanno più smesso. Ora stanno abbandonando
lentamente la scena, non per volontà propria, ma perché spinte dalle severe
leggi biologiche. Il libro muove, senza confessarlo, anche da questa
malinconica e realistica consapevolezza. Di qui la voglia di raccontare, per
consegnare il testimone a chi sta davanti, nella staffetta delle
generazioni. Senza la pretesa che qualcuno lo afferri. Perché il futuro che
attendiamo noi è solo il futuro del nostro passato. A chi corre davanti a
noi ne viene incontro un altro.

Che fine ha fatto il ’68 raccoglie testimonianze senza nostalgia, che
rimandano al lettore il giudizio sull’eredità lasciata alle generazioni
successive.



Giovanni Cominelli (1943) si è laureato nel ‘68 in filosofia all’Università
Statale di Milano con Enzo Paci, dopo i primi studi all’Università Cattolica
e a Berlino. Militante e dirigente del Movimento studentesco, poi Movimento
lavoratori per il socialismo, poi Pdup. È stato consigliere comunale e
regionale del Pci, di area migliorista. Oggi è su posizioni
liberal-socialiste. È esperto di politiche educative e di formazione dei
docenti. Ha scritto: La caduta del vento leggero (2008); La scuola è finita,
forse (2009); Scuola: rompere il muro fra aula e vita (2016). Collabora con
Nuova secondaria, con Mondoperaio, con www.santalessandro.org





Giovanni Cominelli (a cura di), Che fine ha fatto il ’68. Fu vera gloria?,
con i contributi di Pier Vito Antoniazzi, Luisa Bertolini, Maurizio Carrara,
Claudio Cereda, Sergio Cofferati, Nando Dalla Chiesa, Franco Fabbri,
Fiorella Farinelli, Vincenzo Gaudiano, Giovanni Lanzone, Renato Mannheimer,
Antonella Masi, Emilio Molinari, Rita Pavan, Luciano Pero, Antonio Pioletti,
Ulianova Radice, Danilo Taino, Silverio Tomeo, Alberto Toscano, Gian
Gabriele Vertova, Sergio Vicario, Ugo Volli, pp. 224, euro 21,50, ISBN
9788862507226, Guerini e Associati, Milano.





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