Molto piu' delle acrobazie imbarazzate del Sindaco Bucci in merito alla presenza ufficiale alla commemorazione dei morti di Salo' del Comune di Genova, descrive bene la situazione la calorosa stretta di mano di tutta la desta (Sindaco compreso) al consigliere Gambino (colui che ha indossato materialmente la fascia tricolore).
Ma non c'e' da stupirsi: molti di loro hanno espresso la loro gioia in pubblico e in privato per aver conquistato Genova per la prima volta dal 25 aprile 1945.
La questione non è confinata in un, seppur importantissimo, evento storico accaduto 73 anni fa.
Argomento che, non dobbiamo nascondercelo, interessa a una limitata parte della città di Genova, purtroppo.
La natura politica di chi governa Genova per la prima volta dopo la Liberazione dal Nazifascismo non si palesa solo nel ricordo nostalgico, ma agisce ogni giorno nella pratica amministrativa e politica.
La lotta al degrado si traduce in guerra ai poveri, che devono (al momento in attesa forse di soluzioni piu' drastiche) rimanere non visibili.
I vigili vengono sottratti al compito di regolare la mobilità per molestare gli esclusi.
Via libera a sosta selvaggia e traffico privato. Il sistema di trasporto pubblico ne risente (anche perche' qui e la' qualche residua corsia riservata viene eliminata o resa a tempo).
Individuazione del nemico negli immigrati, che significa meno risorse dal nazionale per accoglienza e integrazione e goffi e inutilizzabili (per adesso in attesa di un governo Lega - M5S) iniziative di esplicito contrasto e sofferenza.
Vivibilità e salute pubblica, specie a ponente e nelle vallate, non sono un problema di fronte ai profitti delle multinazionali.
Per il momento è questo.
Sarebbe da capire se gli "umani" che abitano a Genova ritenessero utile coalizzarsi per costruire un'alternativa.
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"Eppure il vento soffia ancora ...." Pierangelo Bertoli, (Sassuolo, 5 novembre 1942 – Modena, 7 ottobre 2002)
antonio bruno
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