[Hackmeeting] bin/art :: retrospettiva sulla computer art

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Author: Amintore Fanfani
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To: hackmeeting
Subject: [Hackmeeting] bin/art :: retrospettiva sulla computer art
"bin/art" - retrospettiva sulla computer art 1961-2001
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Dal 13 al 30 Maggio 2018, al CSOA Forte Prenestino - Via F. Delpino,
100# Roma

Mostra a cura del Museo Interattivo di Archeologia Informatica (MIAI) di
Cosenza e del Museo dell'Informatica Funzionante (MusIF) di Palazzolo
Acreide. In collaborazione con Av.A.Na. / CSOA Forte Prenestino, Roma

+info su http://binart.eu

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Nato per risolvere problemi numerici, il calcolatore elettronico ha
fedelmente servito e progressivamente alimentato l'ideologia di una
società in cui tutto è quantificabile.

Rapporti sociali, economici - si potrebbe dire le nostre stesse vite -
vengono importati da una fitta rete di sensori, digitalizzati,
organizzati, analizzati, elaborati da sofisticati software, trasformati
in nuovi oggetti numerici che vengono trasferiti, importati e
riprocessati in una continua, muta dialettica di ingressi e uscite.

Ma fin dall'inizio della nuova era digitale, un impalpabile vento di
futilità ha iniziato a serpeggiare tra i circuiti dei primi cervelli
elettronici. All'inizio sembrava quasi una cosa innocente, un gioco.

Lo stesso Alan Turing, padre dell'informatica teorica e creatore del
primo calcolatore digitale elettronico programmabile, si dilettò ad
esplorare le potenzialità di questa nuova macchina come strumento
musicale. Nel 1951, il suo gigantesco computer emise i primi sgraziati
suoni articolati.

Poco dopo, e dappertutto, iniziò ad essere esplorata coscientemente la
possibilità di inserire e di gestire all'interno della macchina elementi
esterni, logiche oblique, quantità imponderabili, algoritmi onirici. In
una parola, il caos.

Nella sempre più compiuta simbiosi uomo-macchina della modernità, lo
spazio interiore dell'uomo è stato colonizzato (anche) dall'algida
logica binaria del calcolatore elettronico; al tempo stesso il più umano
degli elementi, l'arte, ha invaso lo spazio digitale, mutando
costantemente la natura dell'ordinateur.

La mostra "bin/art" ripercorre la storia dell'arte elettronica,
presentando i lavori di alcuni pionieri della "Computer Art" in una
retrospettiva che parte dai primissimi esperimenti degli anni '60,
attraversa la rivoluzione dell'home computing degli anni '80, per
approdare (quasi) al nostro tempo.

Tutte le opere sono funzionanti e a disposizione dei visitatori su
sistemi e supporti d'epoca, oppure, nei pochi casi in cui questo non è
stato possibile, in una loro reinterpretazione attualizzata.