Re: [Hackmeeting] social network e politica

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Szerző: cocconat
Dátum:  
Címzett: hackmeeting
Tárgy: Re: [Hackmeeting] social network e politica


On 03/30/2018 12:41 PM, daniele.gambit@??? wrote:
> ah ma quindi davvero la discussione ha raggiunto il livello che "rendere
> più visibile un evento del tuo cso da facebook è un'illusione data dalla
> filter bubble"?


https://yourlogicalfallacyis.com/it/lo-spaventapasseri


1. le persone a cui arrvivi sono quelle della tua cerchia, chiamala
filter bubble, sono quelle che hanno mostrato connivenza con gli
argomenti di cui parli. E.g. se parli di antifascismo gli spazi sociali
e casapound.
Sono quelli che se non stavi su facebook ti venivano comunque alle
iniziative, purché tu faccia manifesti, volantini e abbia una pagina web.

2. sembra, mettendo assieme i puntini, che le persone non siano ben
disposte al pensiero critico durante la fase di scrolling. Quindi se fai
un posto per far ragionare le persone, esse lo eviteranno, ci sono studi
e varie testimonianze su questo tema.

3. sembra che anche la strategia "perle ai porci" non sia efficace
nell'attirare gli utenti sui contenuti di spessore: cioè se fai 8 meme e
una cosa di qualità gli 8 meme vengono likkati ma la qualità no. A
riguardo segnalo questo gruppo: https://www.facebook.com/LaScienzaCoatta
che credo sia in grado di coniugare le due cose con successo, altri
esempi mancano e ci sono testimonianze in contrario.

Se invece vuoi dire,'faccio le serate e invece che dare volantini faccio
un evento' allora il tuo discorso ha un filo di senso e può darsi che tu
riesca a far venire alle tue serate a bere vodka anche gli hipster
dell'ultim'ora, ma è questo che intendi?
Se quanto sopra è vero, siamo disposti ai sacrifici suddetti per di
avere serate più piene?

LOL

>
> LOL.
>
>
>
> Il 2018-03-21 23:03 cocconat ha scritto:
>>> Comunque a me è da un po' che sembra che i sn abbiano in qualche modo
>>> risposto ad una necessità che le persone avevano, che abbiano riempito
>>> qualche vuoto. Non mi spiegherei altrimenti una pervasività e una
>>> adozione _così_ rapida.
>>>
>> DAVERO
>> https://www.youtube.com/watch?v=wD0uSi3UHa0
>> (prendetela per quello che è)
>>
>> Vabbè, io non quoto, perché dovrei riprendere un pezzettino in giro da
>> ciascuno per costruire un discorso con un filo di senso, invece non mi
>> sembra sia questa l'occasione:
>>
>> Vorrei porre sul piatto qualche assaggino, così per dare fastidio:
>>
>> Le persone di 13anni che conosco hanno TUTTI instagram, meno della metà
>> facebook.
>>
>> "è il principio del dominio della società mediante 'cose sensibili
>> sovransibili' che si compie assolutamente nello spettacolo, dove il
>> mondo sensibile è rimpiazzato da una selezione di immagini che esiste al
>> di sopra di esso e chè riconosciuto come il 'sensibile per eccellenza'.
>> Il mondo al contempo presente e assente che lo spettacolo fa vedere è il
>> mondo dominato su tutto ciò che è vissuto"[1967]
>> Zuckenberg non s'è inventato gnente.
>> https://www.youtube.com/watch?v=kf1WjR-IRDs
>>
>> Gli smartphone li fanno con gli schermi sempre più grossi. Il ghemboy
>> color era più fico.
>> Voi siete fermi al terminale, ai caratteri a dimensione fissa, che ne
>> sapete della ROBBA.
>> c'è il giusto social network per tutti:
>>
>> http://tennisopolis.com/
>> https://fetlife.com/
>> https://www.cucumbertown.com/
>> https://www.snapchat.com/
>> http://www.archilovers.com/
>> https://tripsit.me/
>>
>> voi, diseredati, continuate pure a mandare mail.
>>
>> Ora, due parole più sensate.
>> Questa cosa di C-Anal, di Feisbook, dei SN, è la punta dell'iceberg di
>> una mutazione umana trasversale, trasversale all'occidente e al resto
>> del mondo occidentalizzato. trasversale alle età, trasversale ai gusti.
>> E' come quando le scimmie hanno scoperto il fuoco o il tipo che s'è
>> inventato lo sciacquone. è un fatto, si può fare, si fa.
>> E' un cambiamento continuo e accelerato delle nostre possibilità
>> percettive, a cui forse non faremo mai il callo, è la realizzazione
>> delle tensioni più fondamentali che ci portiamo appresso da bimbi:
>> l'ubiquità e l'istantaneità.
>> A che costo? Chi paga questo costo? come si inserisce questa cosa nel
>> capitalismo, come il capitalismo si inserisce in questa cosa? son
>> domande importanti, su cui anche io mi arrovello, a tempo perso, e credo
>> che sia possibile giusto farsi la somma domanda: "che fare?", però
>> bisognerebbe prima farsi delle domande più semplici, cercare di capire
>> dove vogliamo andare a parare, se ci interessa la privacy degli altri o
>> la nostra, se preferiamo piuttosto andare a vivere in campagna e
>> vogliamo solo assicurarci che domani non ci costruiscano l'hotel in
>> giardino.
>> Perché per esempio i/le compagni/e sarebbe da capire cosa li spinge a
>> usare facebook per le loro attività politiche, MA ANCORA PRIMA sarebbe
>> da capire cosa li spinge ad usare un social network per gli affari loro.
>> se è la pressione sociale, se è perche sperano di fare più amici o di
>> scopare di più. Perchè la mattina si svegliano e controllano la chat,
>> perché io lo faccio, poi mi dico anche: "cristo, pure stavolta". Poi
>> magari capito che girachetirigira siamo tutti dei cricetini, magari un
>> po più o un po meno consapevoli, una volta capito che ci piace
>> mostrarci, affermarci, riconoscerci e annusarci, almeno avremo chiaro
>> che in fondo i SN sono solo un altro modo per farlo, per la maggior
>> parte delle persone.
>> Le immagini aiutano, le immagini sono più vere delle parole.
>>
>> Poi potrei pure dire che son tutte cazzate le cose che ho scritto,
>> perché dobbiamo tener conto che sono uno strumento di dominio, che sono
>> pervasivi, che usano tecniche neuro-psicologiche fatt'apposta, che "non
>> c'è niente di naturale", che Salvini c ha riempito il cervello e le
>> gonadi di commenti profilati e che i suoi bot andrebbero abbattutti con
>> gli RPG, cioè sono vere ste cose.
>> Ma sono vere anche le altre: siamo degli esseri umani, c'abbiamo i
>> problemi, ci piace parlarne con gli amici, il blu ci rilassa.
>>
>> D'altra parte volando bassi le cose su cui, secondo me, si può ragionare
>> sono quelle che diceva anche boyska, prima Rachele forse, forse qualcun
>> alto:
>>
>> Capire cosa vogliamo dire e a chi:
>>     a. vogliamo convincere le assemblee degli spazi sociali che quello
>> è il
>> posto sbagliato per fare politica:
>>     perche? cosa fanno sul social? dove proponiamo di fare ciò che fanno
>> sul social?
>>     b. vogliamo convincere le persone di quegli spazi sociali che siamo e
>> sono più vulnerabili di quanto crediamo e che ci sono tecniche avanzate
>> di dominazione a distanza, la fuori.
>>     c. vogliamo scavare a fondo nei nostri bisogni e capire qual'è il
>> vuoto
>> che sti cosi colmano? o vogliamo solo inveire contro glialtri, odiare
>> laggente, affermare la nostra identità?
>>     d. vogliamo scrivere un articolo per dynamo press e firmarci con un
>> account facebook (mi scusino gli scrittori, ma l'ho trovato davvero di
>> pessimo gusto)[2]
>>
>>
>> sul punto a., che è il più inerentemente politico, credo che l'unico
>> appiglio per uscire da questo malessere totale sia un briciolo di
>> razionalità.
>> Una ferrea documentazione e la perseveranza di una narrazione radicale e
>> votata allo smascheramento:
>> dobbiamo "dimostrare" che usare i Social Network per far politica NON
>> FUNZIONA
>> dimostrare che alla lunga si perde, che cegliere un canale di
>> comunicazione definisce la qualità della comunicazione (e atrofizza gli
>> altri canali).
>> Una cosa che potremmo fare è mettere su un sito per raccogliere
>> strumenti di analisi e valutazione dei SN, dare seguito a progetti tipo
>> facebook_tracking_exposed.
>> In generale credo che sia meglio battere ora il ferro che è caldo, che
>> le immagini della borsa in calo, le parolo di Wylie e la paura sono
>> ancora fresche.
>>
>> cocco_nat
>>
>> Link fuori contesto:
>> comunque mi sembra doveroso linkare questa qua la conversazione prima di
>> questa.
>> http://lists.autistici.org/thread/20151229.234234.50b83372.en.html#i20151229.234234.50b83372
>>
>>
>> l'articolo su dynamo press
>> https://www.dinamopress.it/news/lo-scandalo-facebook-cambridge-analytica-spiegato-bene/
>>
>>
>> un articolo che non c entra un cazzo con facebook
>> https://www.salon.com/2013/10/05/the_neuroscience_of_facebook_it_makes_our_brains_happy/
>>
>>
>> altra monnezze
>> http://www.adweek.com/digital/facebook-is-building-its-own-neuroscience-center-to-study-marketing/
>>
>>
>> un ted di daniel ariely sulla behavioural economics
>> https://www.ted.com/talks/dan_ariely_asks_are_we_in_control_of_our_own_decisions
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>> _______________________________________________
>>> Hackmeeting mailing list
>>> Hackmeeting@???
>>> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting
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