Guida al caso Facebook-Cambridge Analytica: gli errori del social, la
reale efficacia dell’uso dei dati e il vero scandalo
https://www.valigiablu.it/facebook-cambridge-analytica-scandalo/
di Fabio Chiusi
[Tempo di lettura stimato: 15 minuti]
...Già nel 2010 ricercatori della Penn State University avevano
registrato che 148 delle 1800 principali app usate su Facebook
chiedevano accesso ai dati degli amici di chi le usava. Possibile non
siano state predisposte contromisure adeguate, in tutti questi anni?
Possibile si debba attendere il 21 marzo 2018 per leggere di indagini su
“tutte le app che avevano avuto accesso a grosse quantità di
informazioni prima che cambiassimo la nostra piattaforma nel 2014 per
ridurre l’accesso ai dati”, di un “totale controllo di ogni app con
attività sospette”, e di relativi ban? E che senso ha notificarlo agli
utenti colpiti — finalmente! — oggi? Il vero scandalo sollevato dal caso
Cambridge Analytica, in fondo, sta tutto qui. Non un "data breach", ma
un "breach of trust". Non una violazione informatica, ma della fiducia
degli utenti. Una violazione dovuta a un errore di gioventù, esploso un
decennio dopo. Forse rendere il mondo sempre “aperto e connesso”, come
Zuckerberg ripete dalla creazione del social network o quasi, non è il
paradiso che si aspettava.
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