Il 22/03/2018 00:03, jops ha scritto:
> Questo che significa:
> i deficienti siamo noi che ce ne preoccupiamo e che in pratica quello
> che diciamo non conta niente
nella mia esperienza personale di militanza e' stato, ed e' tutt'ora,
vero quanto scrivi. Anni di corsi, formazione, autoformazione,
condivisione, e tutto il resto, sono serviti a un numero ristretto
di compagn@ che attraversavano il posto, mente per i "residenti"
piu' o meno zero.
Anzi, ultimamente anche problemi di coordimemento per grossi lavori
collettivi xche' non usavo messaggistica istantanea ma "solo" l'email
e SMS e quindi "mi perdevo dei pezzi", non capivo i "drammi".
In ogni caso mi sa che piu' che questioni di incapacita a capire (hai
detto deficente?) penso che sia una questione sub-corticale, quella
che spinge le persone, compagn@ compresi, a titillare le loro tensioni
interne con il Tagadà[1] emotivo che social e IM producono.
Non penso che siano cosa che possono essere spiegate, e' come dire
a un eroinomane che l'eroina fa male... non serve, anche se ti dice
lo so, ho capito, quando cala, riparte la giostra.
A.
[1]
https://it.wikipedia.org/wiki/Tagad%C3%A0
--
IF IF = THEN THEN THEN = ELSE ELSE ELSE = IF
