Re: [Hackmeeting] social network e politica

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Autor: jops
Datum:  
To: hackmeeting
Betreff: Re: [Hackmeeting] social network e politica
Premetto che il mio intervento non era finalizzato a ragionare sul caso
cambridge analytica, quello si sapeva o si poteva immaginare.
Sto semplicemente chiedendo: i/le compagn* che sono su facebook sono dei
deficienti oppure siamo noi i deficienti che ce ne preoccupiamo(e
vogliamo starne fuori)?
Ed e' su questo che voglio ragionare.

On 03/20/2018 08:14 PM, blackflag wrote:
> Secondo me partendo con il scrivere (o tradurre) un pieghevolino, in
> tempi antichi chiamato
> "pamphlet", e distribuirlo... "Stop al panico" e "Sovranita' digitale"
> sono molto
> belli ma forse serve qualcosa tipo
>
> https://archive.org/details/AnActivistsGuideToInformationSecurity
>
> o
>
> https://archive.org/details/DigitalSecurityForActivists_439


ok, si cerca di fare. Si scrivono libri, si fanno incontri (e noi in
hacklabbo lo scorso anno ne abbiamo fatti un botto). Ma poi se ad
esempio vado a fare delle ricerche su tutti gli spazi in cui c'e' stato
il massimo dell'avanguardismo digitale italiano (ovvero l'hackmeeting,
sto provocando eh!), delle radio piu' vicino a questa realta', delle
case editrici, e anche di qualche hacklab (o fablab addirittura) mi
ritrovo delle belle e imbarazzanti pagine facebook.
E non voglio fare la lista per non imbarazzarci troppo.
Questo che significa:
i deficienti siamo noi che ce ne preoccupiamo e che in pratica quello
che diciamo non conta niente

On 03/20/2018 11:42 PM, boyska wrote:
> Il problema del condividere i contenuti su facebook, insomma, mi sembra
> solo secondariamente un problema legale, mentre è in primis un problema
> di modalità "comunicativa". Niente di intelligente può essere detto in
> 80 caratteri e senza contesto (cfr [2], da [3]).


oddio, se devo convincere qualcuno a non usare facebook su quello studio
meglio che mi ammazzo. Mi ritrovero' l'ultimo
tecnoCompaEntusiastaMaestroDellaComunicazionzioneCapiscoIoTantiDatiTuNonCapisciUnCazzoParanoicoDiMerda
pronto a darmi altri nuovi studi o tecniche di efficienza etc avallati
da tante sensazioni che non spostera' di un millimetro il suo
attivismo-facebook-digitale.
Mmm sinceramente questo ragionamento mi convince poco.

>> Forse sara' uno dei tanti tentativi nel vuoto, ma il punto e', come far
>> ripigliare almeno i/le compagn*?
>
> forse con un'analisi che provi a dimostrare che facebook-come-mezzo
> promuove un discorso intrinsecamente reazionario, quasi
> indipendentemente dai contenuti che cerchiamo di mettere su quel mezzo.


vabbe, ma questo non lo sapevamo gia'? E non glielo avevamo gia' detto?
Dai non c'e' bisogno di un'analisi su un numero di caratteri per capire
che lo strumento e' instrinsicamente reazionario.
Oppure siamo noi deficienti per non aver capito che facebook non e'
reazionario.

On 03/21/2018 01:15 AM, samba wrote:
> Io vedo un solo metodo, che poi e' un attitudine, per proteggerci da
> questo possibile minaccia alla nostra libertà ed e' quella di non essere
> comprensibili alla logica delle macchine, delle corporation e dei troll


so d'accordo, cerco di farlo quotidianamente ma poi i/le compagn*
pensano che siamo deficienti perche' diventiamo incomprensibili sia alle
macchine che alle/agli uomini/donne e restiamo comprensibili sono al
cane di gine.


On 03/21/2018 08:57 AM, P@sKy wrote:
> in cui forse è meglio un "blog" su server di movimentoecn.org,
> autistici.org, etc, come strumento di comunicazione almeno per le realtà
> antagoniste dove la garanzia della privacy è assicurato e non vi sono
> file di log per scelta politica da sempre.


premesso che dobbiamo sempre dire di non fidarsi di nessuno, e neanche
di noi stessi (perche' daje P@sKy non posso pensare che tu non fai
errori), resto della tua idea che e' meglio un blog su un server di
movimento e non usare facebook.
Tuttavia facebook e' fatto meglio, e' semplice da usare, puo'
raggiungere piu' persone (poi me lo devi dimostra', ma vabbo). Poi se
usi solo un blog su autistici, delle newsletter, fai dei comunicati che
spammi su i tuoi contatti, cerchi di inviare della roba in radio, cerchi
di mettere gli annunci sulle piattaforme compagne e vai ad attacchinare
sei solo un deficiente perche' con un solo click ti togli un sacco di
sbattimento e sebbene tutte le realta' digitali autogestite compagne
piano piano muoiono per svariati motivi*, bisogna pensare a propagandare
con efficienza e pensare a esserci in quello spazio digitale! Non sarai
mica un deficiente?


On 03/21/2018 12:59 PM, Gufo Rosso wrote:
>piu che cancellarsi è come creare un profilo vero che risponda agli
>standard.


qui solo a immaginare questo scenario mi sento gia' deficiente

On 03/21/2018 01:28 PM, blallo@??? wrote:
> Questo perché noi veramente già lo sapevamo e lo diciamo da tempo. E già
> da tempo ci diciamo che non abbiamo una soluzione per le comunità a cui
> siamo contigu* o che attraversiamo. Non abbiamo soluzioni e consigli
> risolutori da dare @ compagn@ var@. Almeno a me pare che non ci sia
> consenso su una strategia comune...


non capisco, noi sappiamo gia' tutto, diciamo le cose da tempo, ci
sbattiamo per trovare alternative, ragioniamo su come fare le cose da
soli, tiriamo su server, facciamo hacking pero' non c'e' consenso su una
strategia comune... Forse so deficiente ma non capisco neanche cosa
intendi per "consenso sulla strategia comune".
A me sembra che l'unica cosa in questa lista su cui c'e' stato un minimo
di consenso e' stato quello di non fare mai una pagina facebook per
nessun hackmeeting. E guarda caso da un punto di visto comunicativo i
nostri eventi usano principalmente mezzi analogici (warmup), locandine
stampate, servizi autogestiti etc senza usare facebook e non mi sembra
che siano deserti. Anzi.
Quindi che dire, e' proprio necessaria la comunicazione via facebook o
qualcuno e' deficiente?
E quindi siamo noi i deficienti che non approfittiamo anche di quella
spinta, oppure gli altri che usano quella spinta?

On 03/20/2018 07:34 PM, daniele.gambit@??? wrote:
> così, su due piedi, una buona idea che mi viene in mente tanto per
> inziare, sarebbe non dare del deficiente a chi prova a far passare un pò
> di comunicazione con i mezzi che ha a disposizione... così, giusto per
> dire eh...


ecco forse l'unico commento che secondo me va al punto. Non sul discorso
della deficienza di cui abbiamo gia' ampiamente trattato.
Ma sul fatto che c'e' bisogno evidente di strumenti di comunicazione, ci
sono pochi mezzi a disposizione e gli unici usabili (non parlo di
usabilita' delle ux ma di appeal politico) non ci appartengono.
Una volta si usavano i nostri, indymedia bonanima ce la ricordiamo
tutt*, quindi direi ragioniamo su robe esistenti, alternative o qualcosa
da usare, riscrivere o magari rifare.




--
jops

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