Il 3 marzo 2018 16:36, cocconat <g33k@???> ha scritto: > Ciao achers,
>
> Io mi occupo un po di formazione per bambinie e tra i tanti bambini con
> cui interagisco c'è mia sorella, con cui oggi abbiamo scoperto il
> processing [questoqua].
> Il processing non è l'ultimo libro di kafking ma una un linguaggio di
> programmazione tutto fiocchi e avena che permette di fare delle cose
> perfettamente inutili come l'arte.
> Siccome sono belline le cose che fa è una buona strada per indorare la
> pillola della programmazione a chi magari è abbastanza grande da
> annoiarsi con scratch.
>
> Insomma, la mia "quasi" proposta, "quasi" domanda diviene, c'è interesse
> se faccio un workshop sulla programmazione per bambini, in cui magari
> nela prima parte ci sta una presentazione degli attrezzi eppoi
> discutiamo un pochino?
L'anno scorso avevamo fatto un piccolo workshop dedicato ai bambini in
valsusa. ci abbiamo messo dentro scratch e il robottino di
wonderworkshop. ma c'erano solo tre pupi. mia figlia di sette anni
(orgogliosamente per me ma noiosamente per lei al suo secondo
hackmeeting) era la più piccola e ce n'erano due più grandi. la
questione ci sta tutta.
Emergono due temi:
1. come rendere questa cosa potabile alle creature all'hm (se lo
vogliamo poi rifare magari con processing questa estate) - la cosa è
meno scontata di quello che sembra
2. bene il pensiero computazionale nelle scuole - enorme e utile passo
avanti - ma come marchiamo la differenza tra il nostro modello handson
e lo startuppismo patinato in modo da non (contribuire anche noi a)
creare dei mostri?
domande a cui non ho risposta...