[autorgstudbo] Ven 2/2 Mai più lager etnici! + Presentazione…

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Autor: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO
Data:  
Para: autorgstudbo, forum, espress
Assunto: [autorgstudbo] Ven 2/2 Mai più lager etnici! + Presentazione di “Disegni dalla frontiera”
Questa settimana non ci sarà "Qualchemartedì", quindi domani 30/1 gli
spazi di Vag61 resteranno chiusi. Vi aspettiamo invece




*VENERDI’ 2 FEBBRAIO’018 alle 19,30 @ Vag61 - Spazio libero autogestito in
via P.Fabbri 110 *
per l'iniziativa


*Mai più lager etnici! + Presentazione di “Disegni dalla frontiera”*
Non possiamo permettere che nel cuore delle nostre città si elevino questi
monumenti all’avarizia, all’estraneità e all’ostilità etnica. Luoghi in cui
il razzismo è istituzionalizzato e dove vengono rinchiuse, picchiate,
narcotizzate, umiliate e offese persone che hanno come colpa principale
quella di essere nate in altri paesi. Per questo la città che vogliamo è un
luogo dove non devono esistere centri di detenzione per migranti, siano
essi CPT, CIE o CPR.

*– alle **19,30:* *apertura della mostra “Mai più lager etnici”* con
fotografie raccolte in vari momenti sulla cosiddetta “detenzione
amministrativa” e *proiezione di “CPT”*, il film realizzato da Visual
Cominication Project che ripercorre due anni di lotte a Bologna contro
l’apertura di un centro di detenzione per migranti nell’ex casema Chiarini
di via Mattei (dall’occupazione del 2000 allo smontaggio del 25 gennaio
2002 quando centinaia di persone entrarono nella struttura dove erano in
corso i lavori per la costruzione del nuovo CPT)

*– dalle 20,15:* *cena sociale*

*– alle 21,30:* *presentazione del libro “Disegni dalla frontiera”, di
Francesco Piobbichi*. Con l’autore saranno presenti alcuni ragazzi
profughi, provenienti da Lampedusa, attualmente a Bologna.

Nel corso della serata verranno fatte *letture su testimonianze di migranti*
ed episodi avvenuti nei centri detenzione.

* * * * * * * * * *

*Disegni dalla frontiera*

In questi disegni si concentra l’ingiustizia che attraversa il Mediterraneo
e che prende forma in uno sguardo, in un gesto e in tante immagini impresse
nella memoria dell’autore – Francesco Piobbichi. Alcuni disegni sono stati
fatti poche ore dopo aver “vissuto” queste immagini, altri sono invece veri
e propri manifesti contro l’indifferenza che uccide, messaggi per disarmare
una frontiera che attende popoli senz’armi, migranti che approdano a mani
nude e a piedi scalzi, che fuggono dalla guerra, dal suono delle “nostre”
armi che sconvolge le loro vite.

“Disegnare vuol dire entrare dentro se stessi, una volta che riesci a
illustrare quello che ti attraversa, quell’immagine diventa una chiave di
una porta di un racconto che attraversa le frontiere. Un racconto
necessario di storie altrimenti consegnate all’oblio del mare. I disegni
dalla frontiera si incastrano fra loro perfettamente, potrebbero essere
usati come i tarocchi per costruire un racconto della storia dell’umanità,
per leggerne il suo futuro mentre racconti il presente.

C’è qualcosa di epico in quello che avviene oggi nel Mediterraneo, qui
rinasce e muore il mito fondativo dell’umanità nuova. C’è Ulisse e Itaca,
Nettuno e la guerra di Troia, c’è l’Esodo di Mosè e la passione di Cristo
che ritornano. I miei disegni non sono curati, sono a presa diretta e non
potrebbero essere altrimenti. Nascono e muoiono in poche decine di minuti,
mischiano colori vivi che danno speranza con la durezza delle cose che
raccontano”.

“In tema di migrazioni possiamo constatare due narrazioni contrapposte, la
prima è quella che parla esclusivamente alla pancia delle persone generando
paura; e poi c’è quella che ne parla in termini tecnici e pragmatici, ma
che non è in grado di toccare le corde emotive. Con i miei disegni, che
sono il frutto di un lavoro collettivo, provo ad introdurre un terzo
approccio: quello di parlare al cuore delle persone”, sostiene Francesco
Piobbichi.

*Francesco Piobbichi*

E’ un attivista sociale, trai i promotori delle Brigate di Solidarietà.
Attualmente lavora come operatore con il progetto Mediterranean Hope a
Lampedusa. Questo è il suo primo libro da disegnatore sociale. Le sue
illustrazioni raccontano 4 anni di attività tra Lampedusa, il Marocco e il
Libano dove ha collaborato per la realizzazione dei corridoi umanitari.
Link: https://vag61.noblogs.org/post/2018/01/26/presentazione-di-
disegni-dalla-frontiera/

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Vag61 - Spazio libero autogestito
in via Paolo Fabbri 110 - Bo
infovag61@??? - www.vag61.info

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