Allora praticamente una testata online Catanese, Meridionews, ha
ricevuto minacce via Facebook per un documentario nel quale si
evidenziavano le parentele mafiose di due cantanti neomelodici: Pandetta
e Zuccaro.
http://catania.meridionews.it/articolo/61996/la-musica-neomelodica-e-la-famiglia-offesa-minacce-e-denunce-dopo-il-doc-di-meridionews/
La cosa che mi ha colpito è che i fatti si sono svolti principalmente su
Facebook: le repliche dei cantanti e tutti gli attestati di solidarietà
agli stessi e di condanna del documentario.
"Uno degli obiettivi, comunicato da Zuccaro alla nostra redazione, era
raggiungere un numero sufficiente di segnalazioni della pagina Fb del
giornale per contenuti inappropriati. In modo da ottenere la chiusura di
questo quotidiano."
A parte il fatto che il quotidiano ha un suo sito, mentre qui il
giornalista credo intendesse la chiusura della sola pagina facebook,
questo dimostra che la mafia sta imparando ad utilizzare gli strumenti
di censura forniti da Facebook.
Nota a margine: meridionews non ha un feed RSS, ma solo dei canali
Facebook, twitter e Google+ ...