[Storiaorale] presentazione volume "Salvarsi" di Liliana Pic…

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Auteur: Istituto storia Resistenza e società contemporanea Bi-Vc-Vals
Date:  
À: Istituto storia Resistenza e società contemporanea Bi-Vc-Vals
Sujet: [Storiaorale] presentazione volume "Salvarsi" di Liliana Picciotto
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea

nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia

Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti per la storia della
Resistenza e dell’età contemporanea

13019 Varallo - via D'Adda, 6 - tel. 0163-52005; fax 0163-562289
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In occasione del prossimo Giorno della Memoria, a Vercelli, mercoledì 10
gennaio 2018, nella sede della Comunità ebraica in via Foa, 70, alle ore
10.30, si terrà la presentazione del volume di Liliana Picciotto Salvarsi.
Gli ebrei d'Italia sfuggiti alla Shoah. 1943-1945. L’iniziativa è
organizzata dall’Istituto, dalla Comunità Ebraica di Vercelli, Biella,
Novara e Vco e dalla Fondazione Cdec. Intervengono Liliana Picciotto e Marta
Nicolo, collaboratrice dell'Istituto. L’iniziativa è a ingresso libero e
rivolta a tutti, in particolar modo agli studenti degli istituti scolastici
che saranno rappresentati dalla presenza di alcune classi guidate dalla
prof.ssa Elisabetta Dellavalle, docente al Liceo “Lagrangia” di Vercelli.

Il libro di Liliana Picciotto presenta i risultati del progetto "Memoria
della salvezza" del Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec),
volto a riflettere su come gli ebrei abbiano potuto salvarsi malgrado le
ricerche, gli arresti, le deportazioni, da parte delle autorità fasciste e
naziste. Nessuno in precedenza si era posto, in modo sistematico e
scientifico, la domanda su chi fossero i salvi e come mai si fossero
salvati. Si toccano qui temi quali: che cosa sapevano gli ebrei in Italia
della Shoah che infuriava già nell'Europa nazista? E che cosa ne sapeva la
gente comune? Qual era il rischio per un normale cittadino che desse
soccorso agli ebrei? Può questo soccorso definirsi come resistenza civile?
C'era differenza tra il soccorso agli ebrei e quello ad altre parti sociali
ugualmente bisognose di passare nella clandestinità: renitenti alla leva,
soldati dell’esercito alleato evasi, antifascisti? Come il fatto di essere
perseguitati per famiglie intere ha influito sulla scelta delle modalità di
cercare salvezza?

Liliana Picciotto è autrice della ricerca sugli ebrei deportati dall'Italia
sfociata nel noto Libro della memoria. Gli ebrei deportati dall'Italia.
1943-1945 (Mursia 1991, 2001), ha pubblicato molti volumi dedicati alla
storia contemporanea degli ebrei tra cui L'alba ci colse come un tradimento.
Gli ebrei nel campo di Fossoli. 1943-1944 (Mondadori 2010).

Dal 1969 lavora presso il Centro di documentazione ebraica contemporanea
(Cdec) di Milano, di cui dirige le ricerche storiche. È autrice con Marcello
Pezzetti del documentario Memoria, per la regia di Ruggero Gabbai,
contenente le interviste ai superstiti italiani della Shoah (selezionato ai
Festival del Cinema di Berlino, Norimberga e Gerusalemme del 1997). Sempre
con Pezzetti e Gabbai ha realizzato i documentari Gli ebrei di Fossoli
(2006) e Il viaggio più lungo. Rodi-Auschwitz (2013).

L’incontro con l’autrice è stato fortemente voluto dall’Istituto e dalla
Presidente della Comunità ebraica Rossella Bottini Treves che da anni
persegue l’obiettivo di trasmettere, soprattutto ai più giovani, l’esigenza
di ricordare, di analizzare il passato e di avvicinarsi alla storia della
Shoah con un occhio attuale, al fine di non relegare ciò che è accaduto alle
fugaci menzioni dei libri di storia. Da qui l’importanza del progetto e
della presentazione in Sala Foa, presso la sede della Comunità ebraica
vercellese, dove la memoria e il passato saranno approcciati dai ragazzi
guidati dalle pagine di Liliana Picciotto.



In allegato la locandina dell’iniziativa.