Re: [Lifeoutoffb] Le due facce della stessa FB-medaglia

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Autor: Cristiano Longo
Datum:  
To: lifeoutoffb
Betreff: Re: [Lifeoutoffb] Le due facce della stessa FB-medaglia
Una cosa su cui mi interrogo spesso è quella riportata in questo passaggio

"La vita convulsa dei nostri tempi, frammentata dall’inumanità delle
nostre città, dall’irrazionale organizzazione del lavoro, ha lasciato
sempre meno spazio a quell’interazione umana, piacevole e gratificante,
che fino ad un paio di generazioni passate si svolgeva sulle piazze
d’Italia (e del mondo) e nei bar"

ma sarà davvero così? Io personalmente rilevo il contrario. Forse
riguarda solo il mio caso personale o forse le cose sono cambiate da
quando l'articolo è stato pubblicato e nel frattempo la gente ha trovato
nuovi modi di socializzare. Ci sarebbe anche da parlare di
gentrificazione e mercificazione del tempo libero, mali che si sono
manifestati già negli anni 80.

CL


On 18/12/2017 19:18, BARBARA PERLA wrote:
> Grazie per l'info e per le considerazioni.
>
> Se lasciare il cellulare a casa non ti provoca smarrimento, sei a buon
> punto.
>
> Alcune cose  come termine di egocentrismo sono state estratte da Riza,
> che tratta di psicologia.
> Ma l' egocentrismo transitorio della fase iniziale di crescita non è
> quello sviluppato in un essere adulto, o dal egocentrico patologico o
> il Narcisismo patalogico. Certo è che su fb vengono messi in primo
> piano degli aspetti fanno leva sull' Ego. L' ego è presente in tutti
> gli esseri umani, dipende dall' individuo se nel suo percorso di
> crescita personale  come si è evoluto, ecco perché in un contesto come
> un social, chi ha delle lacune in tal senso può sviluppare dei
> problemi, tutto qua.
>
> Comunque io personalmente parlando, non disdegno i social che hanno
> delle cose positive, ad eccezione il marketing per i quali sono nati.
>
> Amo interagire con le persone dal vivo, dove puoi vedere espressioni e
> sentire il timbro di voce, giustamente uno la pensa come meglio crede. :)
>
>
>
>
>
>
>
> Il 18 Dic 2017 6:17 PM, "Cristina Ghillani" <ghcristina@???
> <mailto:ghcristina@virgilio.it>> ha scritto:
>
>     L'articolo offre spunti interessanti,peccato che ponga le sue basi
>     su dati di fatto che tali non mi sembrano...forse per l'autore e
>     il suo modo di vedere.Non ho apprezzato in particolare la
>     selezione naturale delle amicizie e relazioni sulla base di
>     difetti prima individuabili di persona che sul social,in generale
>     l'analisi da lui fatta mi è sembrata limitata.A mio avviso il
>     social è un mezzo e come tale non ha alcun potere se non quello
>     che noi gli concediamo,nulla dà e nulla toglie al proprio ego se
>     non quello che noi desideriamo che ...L'egocentrico troverà il suo
>     campo,ma anche l'animale sociale a modo suo,così come lo
>     psicopatico o il maniaco sessuale e la lista sarebbe
>     lunghissima.Gabriele ha fatto un discorso molto sensato e
>     consapevole,solo la consapevolezza che una qualsiasi cosa possa
>     crearci dei danni ci aiuta a creare delle difese...personalmente è
>     un discorso da cui mi sento molto lontana...tra parentesi quando
>     lascio a casa il telefono sto benissimo molto spesso lo lascio di
>     proposito.Comunque se vogliamo parlare nello specifico di
>     egocentrismo riporterò delle delucidazioni trovate sull'argomento
>     in maniera che eventualmente possiamo analizzare con più lucidità
>     come tutto ciò si leghi al discorso social e come in esso possa
>     trovare un suo terreno fertile,sottolineo un.

>
>     *L’egocentrismo *è un atteggiamento che in alcuni inizia a
>     manifestarsi nell’adolescenza e poi si rinforza sempre di più,
>     fino a diventare il modo principale di agire e di relazionarsi:
>     cercare, in tutto quel che si vive e che si fa, un tornaconto
>     personale. Attenzione:*l’egocentrismo non ha nulla a che vedere
>     con il sano egoismo - che consiste nel sapere quali sono le
>     proprie esigenze profonde e nel non sacrificarle a modelli esterni
>     - ma  con un’estrema difficoltà a fare qualcosa che non presenti
>     almeno un vantaggio per se stessi.*È come se una persona avesse
>     l’obbligo interiore - in automatico e spesso senza accorgersene –
>     di “spremere” da ogni situazione un beneficio per sé, mentre
>     quando questo non è possibile, la situazione stessa non viene
>     considerata degna di attenzione. L’egocentrico stabilisce amicizie
>     sulla base di ciò che quell’amico gli può dare (ad esempio inviti
>     in vacanza, raccomandazioni, prestazioni professionali gratis o
>     con lo sconto), sceglie le frequentazioni solo nell’ottica di
>     eventuali benefici o aiuti a cui poter un giorno attingere e anche
>     in amore mette in atto qualcosa del genere: sceglie un partner che
>     gli piace, ma deve essere qualcuno “giusto” anche socialmente e
>     pronto a mettere lui al centro dei suoi interessi.

>
>     *L’egocentrico è come un terreno arido*

>
>     Anche quando fa qualcosa per gli altri, dietro il comportamento
>     dell’egocentrico c’è sempre una qualche forma di vantaggio
>     personale (anche solo come “ritorno di immagine”). Questo
>     atteggiamento a tutto campo indubbiamente fa sì che la persona si
>     senta “ben piazzata” nella realtà: ha accentrato attenzioni,
>     denaro, potere, benefici, aiuti. Ma la qualità delle sue relazioni
>     e della sua vita interiore nel tempo si inaridisce, perché esse
>     non sono nutrite da due componenti fondamentali che non dovrebbero
>     mai mancare almeno in una parte del nostro vivere: la spontaneità
>     e la gratuità. Senza questi ingredienti, la vita potrà anche
>     essere funzionale ai bisogni concreti dell’Io (inteso in modo
>     decisamente egocentrico), ma mancherà di anima, di umanità e di
>     affinità profonda con gli altri.*A un certo punto i conti di chi
>     “vive solo per tornaconto” non tornano più: chi lo circonda tende
>     ad allontanarsi, altri diffidano, la felicità non arriva *perché,
>     nella continua ricerca del proprio vantaggio, ci si nega occasioni
>     fondamentali di arricchimento interiore perché magari, al momento,
>     le si ritiene poco remunerative. Liberarsi da questa ossessione e
>     agire con spontaneità significa davvero farsi un grande regalo.

>
>     *Tutti i danni dell’egocentrismo*

>
>     -  Circondarsi di rapporti falsi e non affini.

>
>     -  Allontanare chi ci vuole bene e ci fa del bene.

>
>     -  Indurre nel partner frustrazione e favorire le crisi.

>
>     -  Perdere occasioni per arricchirsi interiormente.

>
>     -  Diventare schiavo dei vantaggi acquisiti.

>
>     *Le prime cose da fare*

>
>     *Affidarsi al caso*

>
>     Può essere molto utile provare a fare esperienze in qualche modo
>     casuali, senza l’ingombrante bussola del tornaconto personale.
>     Fare una cosa solo per il gusto di farla. Dice un famoso detto:
>     l’importante non è la meta, ma il viaggio. Ecco: distogliamo
>     l’attenzione dal risultato e godiamoci quel che accade nel
>     frattempo. Lasciamo la nostra realtà più libera di…accadere.

>
>     *Crescere psicologicamente*

>
>     Agire per tornaconto può sembrare da furbi, ma in realtà esprime
>     la gran paura di non farcela con le proprie forze, di avere una
>     grande carenza che non si conosce e non si sa come colmare. Per
>     questo si cerca sempre di immettere cose vantaggiose, come delle
>     riserve per non farsi trovare impreparati. Urge una buona
>     psicoterapia, senza tornaconti immediati.

>
>>     Il 17 dicembre 2017 alle 20.03 BARBARA PERLA
>>     <arteegusto70@??? <mailto:arteegusto70@gmail.com>> ha scritto:

>>
>>     Scusate, questo è un articolo vecchio (9 anni fa) ma che spiega
>>     alcune dinamiche affrontate in psicologia su fb:

>>
>>     https://www.psicoanalisi.it/psicoanalisi/1448
>>     <https://www.psicoanalisi.it/psicoanalisi/1448>

>>
>>     :)

>>
>>     Il 17 Dic 2017 7:39 PM, "Gabriele Viglianisi" <vigliag@???
>>     <mailto:vigliag@gmail.com>> ha scritto:

>>
>>         Mi piacciono le discussioni sulla psicologia! Non ne capisco
>>         molto ma mi piace :) Carina la curiosità sull'autocentramento
>>         di facebook. Avevo letto altri articoli riguardo gli effetti
>>         psicologici degli smartphone, il fatto che diano dipendenza
>>         perché "a ricompense variabili" (posti qualcosa, poi speri
>>         nelle reazioni degli altri, come con una slot machine). Però
>>         sul lato positivo, sono un modo facile per scaricare l'ansia
>>         (si parlava di un esperimento: gli studenti che mentre
>>         aspettavano per un colloquio hanno potuto usare i cellulari,
>>         arrivavano al colloquio più rilassati). Purtroppo non ho le
>>         fonti a portata di mano.

>>
>>         Riguardo facebook, è sicuramente uno strumento utile, ma gli
>>         interessi degli utenti e dei gestori della piattaforma non
>>         sono allineati: facebook è ottimizzato principalmente per
>>         farti passare quanto più tempo possibile online e
>>         massimizzare gli introiti pubblicitari, non certo per farti
>>         vivere bene online. Riguardo l'usare facebook anche per le
>>         relazioni serie... beh, non lo vedo affatto diverso rispetto
>>         al vecchio msn messenger, alle mail, signal o whatsapp.

>>
>>         Io sono tra quelli che ricorrono a trucchi per usare facebook
>>         a modo loro, e devo dire di essere abbastanza contento del
>>         risultato:
>>         - su cellulare ho l'app di facebook protetta da password, e
>>         senza collegamento nella home. Questo mi impedisce di aprirla
>>         "in automatico", spezzando gli automatismi e dandomi il tempo
>>         di riflettere.
>>         - su computer ho l'estensione per chrome News Feed
>>         Eradicator, che mi "svuota" il news feed. In questo modo
>>         quando cerco di aprire facebook tramite l'automatismo "ctrl-t
>>         f invio" finisco su una pagina bianca su cui vedo
>>         praticamente solo le notifiche. Se voglio leggere i post di
>>         amici o di pagine, devo cercarle manualmente, ma mi sta
>>         benissimo (scelgo io cosa vedere, non facebook per me).

>>
>>         Però sono anche uno di quelli che non riesce a postare niente
>>         pubblicamente. Se devo dire qualcosa a qualcuno, o mi viene
>>         in mente qualcuno, gli mando un messaggio tramite Messenger.
>>         Non ho ancora deciso se la cosa mi sta bene o no però, vorrei
>>         postare di più.

>>
>>         Il giorno 17 dicembre 2017 18:15, BARBARA PERLA
>>         <arteegusto70@??? <mailto:arteegusto70@gmail.com>> ha
>>         scritto:

>>
>>             La cambia, anche aumentandola. Come Vi sentite quando
>>             avete dimenticato il cellulare a casa?
>>             Se ne sta parlando tanto un questi gg. di " Dopamina",
>>             poi uno può o non può credere ma è abbastanza scentifico.
>>             Comunque tornando alla dopamina:
>>             La fonte è Focus, ma a riguardo ce ne sono altre che
>>             parlano della DOPAMINA.
>>             RILASCIO DI DOPAMINA. Studi in risonanza magnetica
>>             funzionale hanno dimostrato che i centri della ricompensa
>>             nel cervello sono più attivi quando, in una
>>             conversazione, stiamo parlando di noi, piuttosto che
>>             quando ci è chiesto di ascoltare. Ma se nelle
>>             chiacchierate faccia a faccia parliamo di noi stessi nel
>>             30-40% delle volte, su Facebook è autocentrato l'80% dei
>>             post. Quando scriviamo di noi nel nostro cervello si
>>             libera dopamina, un neurotrasmettitore associato alle
>>             sensazioni di benessere: è come se il cervello in qualche
>>             modo ricompensasse il nostro egocentrismo! 

>>
>>             Se usato con moderazione e con regole del tempo di
>>             utilizzo,  non credo che arrivi a essere dannoso. 

>>
>>             A presto, bye.

>>
>>             Il 17 Dic 2017 6:06 PM, <aaronwinstonsmith@???
>>             <mailto:aaronwinstonsmith@autistici.org>> ha scritto:

>>
>>                 On 2017-12-17 16:49, BARBARA PERLA wrote:

>>
>>                     Partirò da un concetto semplice che alla portata
>>                     di ogni essere umano
>>                     senza aver per forza delle basi in psicologia. Un
>>                     individuo deve
>>                     essere integro, non frammentato. Fb in realtà
>>                     essendo una piazza
>>                     virtuale, cambia quello che sono le azioni e
>>                     percezioni di chi li
>>                     utilizza. Tempo fa, venne fuori il concetto di
>>                     "Io" reale e " Io
>>                     virtuale, al quale io non credo

>>
>>
>>                 Ma cambia le percezioni o semplicemente le aumenta?

>>
>>                 _______________________________________________
>>                 Lifeoutoffb mailing list
>>                 Lifeoutoffb@???
>>                 <mailto:Lifeoutoffb@autistici.org>
>>                 https://www.autistici.org/mailman/listinfo/lifeoutoffb
>>                 <https://www.autistici.org/mailman/listinfo/lifeoutoffb>

>>
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>>             _______________________________________________
>>             Lifeoutoffb mailing list
>>             Lifeoutoffb@??? <mailto:Lifeoutoffb@autistici.org>
>>             https://www.autistici.org/mailman/listinfo/lifeoutoffb
>>             <https://www.autistici.org/mailman/listinfo/lifeoutoffb>

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>>         Lifeoutoffb@??? <mailto:Lifeoutoffb@autistici.org>
>>         https://www.autistici.org/mailman/listinfo/lifeoutoffb
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>>     Lifeoutoffb@??? <mailto:Lifeoutoffb@autistici.org>
>>     https://www.autistici.org/mailman/listinfo/lifeoutoffb
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