Ciao,
a tutti vi inoltro un messaggio che ho inviato stamattina a tutte le RSU
Istat. Credo riguardi tutti i lavoratori Istat.
Stefano
A tutte gli/le RSU Istat,
Vi segnalo che questo pomeriggio l'ARAN ha convocato le confederazione
sindacali per la firma delnuovo contratto nazionale
quadro<
https://urlsand.esvalabs.com/?u=http%3A%2F%2Fwww.aranagenzia.it%2Fcomunicati%2F8462-sottoscritta-lipotesi-ccnq-permessi-e-distacchi.html&e=c464e6b1&h=131fc827&f=n&p=y>del
Pubblico Impiego
<
https://urlsand.esvalabs.com/?u=http%3A%2F%2Fwww.aranagenzia.it%2Fcomunicati%2F8462-sottoscritta-lipotesi-ccnq-permessi-e-distacchi.html&e=c464e6b1&h=131fc827&f=n&p=y>,
quello che regola in generale le prerogative sindacali nel settore pubblico.
La bozza firmata da alcune confederazioni aluglioprevede tra l'altro
che**il diritto di convocare assemblee sia in capo alle RSU
"unitariamente intesa" e non al singolo RSU**, come è stato fin qui
possibile fare anche a seguito di numerose sentenze giudiziarie favorevoli.
Insieme alla ridefinizione del comparto, che ha "fuso" Ricerca, Scuola e
Università e ha eliminato negli EPR come non rappresentativi tutti i
sindacati "non allineati", questo passaggio*monopolizzerebbe in capo
alle principali confederazioni sindacali anche il diritto di convocare
assemblea*.
Qui in Istat abbiamo già avuto una prima testimonianza dell'apprensione
interessata con cui alcuni sindacati e sindacalisti seguono la vicenda.
A seguito di un'assemblea convocata in modo indipendente da due
rappresentanti RSU su tematiche relative alla DCIT, l'ufficio relazioni
sindacali ha precisato, in modo del tutto irrituale e a seguito di
dirette lamentele da parte di alcune organizzazioni sindacali, che tale
possibilità era sospesa proprio alla firma di questo accordo.
Daoggipomeriggio assemblee come quella potrebbero non essere più possibili.
E' chiaro che si tratta dell'ennesimo grave attacco ai residui spazi di
espressione e organizzazione "democratica" nei nostri posti di lavoro,
che ha il chiarissimo obiettivo di tappare la bocca alle minoranze critiche.
Stefano Gerosa
RSU indipendente