Giorno!
Non posso fare a meno di notare una certa mala fede da parte de Il Giornale
nello scrivere l'articolo:
- L'articolo si intitola "Twitter ha censurato Trump ecco le prove", ma
solo i primi paragrafi si riferiscono allo shadowbanning di trump, di cui
però _non_ ci sono prove, si parla solo nei siti dell'estrema destra
americana (nel febbraio 2016).
- Il resto dell'articolo _non_ tratta in alcun modo della censura su trump.
E il paragrafo "La confessione di twitter" non si riferisce in alcun modo
ai tweet di Trump
- Il succo dell'articolo è sul fatto che twitter abbia "ammesso" di aver
censurato molti tweet l'hashtag " #PodestaEmails" (il 25% di quelli con
quell'hashtag), ma:
- I tweet censurati non sono né quelli di Trump, e nemmeno quelli delle
fonti originali come WikiLeaks, ma quelli di utenti che "reagivano" e si
indignavano.
- L'articolo tace del tutto sul fatto che quei tweet siano stati nascosti
perché postati da Bot ("utenti che mostravano segni di automazione"). La
notizia va letta al contrario: il 25% dei tweet con PodestaEmails erano di
bot.
- Il fatto che "solo" il 4% di quei tweet fossero stati postati da
account potenzialmente collegati alla Russia potrebbe significare poco. In
primo luogo perché contano i retweet e la visibilità che hanno avuto quel
4% di tweet (e il 20% di impression su quell'hashtag dovute ai tweet russi,
se leggo bene, non è poco).
- Afferma che l'inferenza russa sia una balla _soltanto_ facendo
riferimento a quel 4% di tweet in una piccola sezione del report, che è ben
più lungo e le prove le mostra.
Ricapitolando: l'articolo è scritto in malafede/maniera acchiappaclick,
trae conclusioni a minchia, ed il Giornale si rivela ancora una volta buono
per incartare il pesce
Andando ad una fonte più autorevole, che analizza gli stessi report:
https://www.bloomberg.com/news/articles/2017-10-30/facebook-s-testimony-says-russia-posts-reached-126-million-users
Le prove del coinvolgimento di account russi sembrerebbero esserci, ed
essere provate. Sembra anche che abbiano raggiunto una buona fetta degli
americani.
D'altra parte (dall'analisi di Bloomberg)
"""
All three companies take pains to explain how small the Russian activity
was in relation to what was happening overall on their platforms. Twitter’s
testimony will say it found that tweets generated by Russian-linked,
automated accounts made up 0.74 percent of all of the election-related
tweets on Twitter from Sept. 1, 2016, to Nov. 15, 2016. Those tweets
received 0.33 percent of all the impressions on election-related tweets.
For Facebook, even though 126 million people may have seen an IRA post at
some point during a two-year period, it equals about four-thousandths of 1
percent of the content in the News Feed.
"""
Tornando al discorso censura invece, le questioni sono due:
1. twitter, facebook e compagnia rankano le notizie per mostrarle nei
nostri newsfeed, in modo da massimizzare il nostro engagement ed il loro
revenue. È un potere enorme che possono usare per influenzarci? Sì. Ed è
quello che succede quando lasci che qualcun altro decida per te quello che
tu debba o non debba leggere. Ma non ci sono prove che lo usino per fini
politici (succederebbe il finimondo), e serve sicuramente più ricerca a
riguardo.
2. quando questi sistemi ed il ranking automatico "neutrale" (trending
topics) sono facilmente influenzabili mediante bot, è giusto che le
piattaforme intervengano in modo automatizzato (ma di volta in volta non
politicamente neutrale, per ovvie ragioni) per ridurre queste influenze?
Gabriele
Il giorno 22 novembre 2017 00:32, Fluoro <fluoro@???> ha scritto:
> Hi all.
>
> Ecco cosa un Social Network come Twitter combina:
> http://blog.ilgiornale.it/rossi/2017/11/05/twitter-ha-
> censurato-trump-ecco-le-prove/
>
> Al di là di come la pensiate sul presidente americano, questo è un fatto
> molto grave. Riflettiamoci.
>
> Byez!
>
> Fluoro
>
> ----
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