[RSF] Una nuova prospettiva per il Tevere, 10 anni dopo - "M…

Supprimer ce message

Répondre à ce message
Auteur: Save the Tiber - 17.11.2017
Date:  
À: Save the Tiber - 17.11.2017
Sujet: [RSF] Una nuova prospettiva per il Tevere, 10 anni dopo - "Marchio del Patrimonio Europeo"
Pur aprendo solo ora la “CALL FOR PROPOSALS” di miglioramento del programma
contenuto in
<http://www.unpontesultevere.com/index.php/news/159-fare-comunita-in-un-prog
etto-di-prossimita-e-coesione-a-roma-sul-tevere>
http://www.unpontesultevere.com/index.php/news/159-fare-comunita-in-un-proge
tto-di-prossimita-e-coesione-a-roma-sul-tevere (PDF allegato al link), già
molte suggestioni sono pervenute in Redazione. Ovviamente auspichiamo che i
più interessati fra i circa 75.000 destinatari dei nostri Comunicati possano
contribuire all’ulteriore diffusione degli stessi. Fra l’altro, grazie al
primo lancio del programma, è giunta un’idea molto significativa: richiedere
il “Marchio del Patrimonio Europeo” (
<https://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/actions/heritage-label_it>
https://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/actions/heritage-label_it)
per il Tevere a Roma (*).



ADN0787 7 CRO 0 DNA CRO NAZ RLA



      ROMA: AMENDOLA, TEVERE CANDIDATO PER 'MARCHIO PATRIMONIO EUROPEO' =




      Roma, 15 nov. (Adnkronos/Labitalia) - Avviati i rapporti con gli


uffici del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

per candidare il Tevere a Roma all'ottenimento del 'Marchio del

Patrimonio europeo'. Lo comunica il promotore dell'iniziativa,

Giuseppe Maria Amendola, presidente di Associazione Amici del Tevere e

Consorzio Tiberina.



      "Il metodo partecipativo che adottiamo - spiega - con progetti e


programmi redatti non certo in maniera verticistica, ha fatto sì che,

in occasione dei 10 anni del nostro marchio 'Un ponte sul Tevere',

giungesse in Redazione l'idea di lavorare per ottenere un importante

riconoscimento, che è sicuramente alla portata, anche aggregando

contributi diversi, e che abbiamo subito fatto nostro. L'assai esigua

presenza di siti italiani al contrario di quanto ci si potrebbe

attendere, anche rispetto agli alti scopi del Marchio in chiave di

valorizzazione del patrimonio comune (della 'cultura europea'), di

conoscenza reciproca fra i cittadini europei, di rafforzamento del

senso di appartenenza all'Unione e di promozione del dialogo

interculturale, non può che far crescere l'ambizione di potenziare

anche in questa maniera il programma di scoperta/riscoperta del Tevere

attorno alle due polarità della prossimità (i cittadini che lo

'vivono') e della comunità allargata, che riconosce i valori della

sostenibilità, della partecipazione, della faticosa costruzione del

bene comune partendo da un territorio e da valori da salvaguardare".



      "L'identità europea nasce anche dal Tevere, evidentemente, insieme a


quella romana e a quella italiana, e la richiesta di riconoscimento

sottende una punta di misurato orgoglio, su cui lavorare

costruttivamente senza retorica, rispetto a un oggettivo rischio di

marginalizzazione", conclude.



      (Lab/Adnkronos)




ISSN 2465 - 1222

15-NOV-17 15:17



Il Marchio è anche un forte attrattore turistico, ovviamente. Può inoltre
enfatizzare la necessità di preservare, recuperare e valorizzare il
grandissimo patrimonio esistente sul Tevere a Roma, creando una rete di
fruizione attraverso la riqualificazione e la rigenerazione urbana, prima
ancora di pensare a nuovo “consumo di sponde” (che sono del Demanio) o ad
importanti realizzazioni che a volte – almeno dall’esperienza su progetti
fin qui fatta – potrebbero essere previste in qualunque luogo di Roma, se
prive di legame strutturale alla cultura e alla “vita” del fiume, e che
peraltro andrebbero inserite in un preliminare “Programma d’Azione”
condiviso con i cittadini, se si pensa per esempio alla logica dello
strumento dei Contratti di Fiume. Lo schema da presentare all’Unione
Europea, difatti, richiede un progetto di sensibilizzazione, comunicazione,
formazione, didattica, promozione, partecipazione attiva dei cittadini, uso
di nuove tecnologie e di mezzi interattivi, attività artistiche e culturali,
ciò che è strettamente in linea con quanto fin qui portato avanti nel
progetto “Un ponte sul Tevere”, per consolidare una “visione” condivisa e un
interesse sociale diffuso prima ancora di attuare una ricerca di fondi che
sia “tanto per fare”. In questa data per noi così significativa (i 10 anni
richiamati all’inizio del progetto, che sono stati necessari a prefigurare
tale “visione” e che hanno ispirato altre esperienze parallele e
complementari), piuttosto che rifarci a triti rituali mediatici celebrativi
o elogiativi dal tono imbonitorio, che ormai i più giustamente rifiutano,
riportiamo molto semplicemente – insieme alle predette proposte concrete –
qualche dichiarazione di “persone del mestiere” allorché si parla di ruolo
culturale del Tevere, in ordine di ricezione.



Claudio Bocci, direttore di Federculture – Federazione Servizi Pubblici
Cultura, Turismo, Sport e Tempo libero

<<Il progetto “Un ponte sul Tevere” presenta molti profili di innovazione
che si inseriscono nella necessità di incoraggiare la progettualità
integrata in ambito territoriale favorendo un positivo rapporto con le
comunità; si tratta di un percorso di estremo interesse che riguarda anche
la possibilità di favorire, aumentando la consapevolezza dei cittadini circa
le potenzialità della risorsa fluviale, la nascita di vere e proprie
“imprese di comunità”, in grado di tutelare e valorizzare uno straordinario
patrimonio paesaggistico e culturale>>



Massimo De Lorenzo, attore, sceneggiatore e interprete (**)

<<Sono un “romano acquisito”, a 18 anni Roma mi ha accolto come figlio
adottivo e il Tevere è stata la mia seconda fonte battesimale. L’ho percorso
innumerevoli volte, sopra e sotto, avanti e indietro, nei miei sogni e nel
mio lavoro. Ho sempre visto con stupore e meraviglia la capacità che hanno
il cinema e la vita reale di scambiarsi le storie sul Tevere, di alternarsi
il genere per raccontarlo: dove il cinema ne coglieva la luce, il fascino e
la bellezza, la vita reale proponeva i suoi mostri e il suo degrado; e
quando è stato il cinema a raccontarne lo scempio è stata poi la vista di
quello scorcio o di quel ponte a confermare il mio incondizionato amore. E
il fiume, consapevole forse di questa doppia faccia, continua a scorrere
paziente, forte della sua storia, alla ricerca di nuove contraddizioni da
raccontare>>



Antonio Buccioni, presidente generale della Società Sportiva Lazio (***)

<<Il Tevere e lo sport sono un binomio inscindibile a Roma, forse ancor più
dopo la costruzione dei Muraglioni, allorché i romani di quello che oggi è
il Centro Storico della metropoli, ma che all’epoca comprendeva la quasi
totalità della città, iniziarono ad inventare nuove forme di fruizione, pur
apparentemente isolati dal proprio fiume, nuotandovi, correndo sulle sponde,
inventando le strutture dei barconi o galleggianti, per stabilimenti e
rimessaggi di barche. Per decenni poi, dopo la dichiarazione di non
balneabilità, chi pedalava, remava o faceva altri sport sul Tevere è stato
il quasi esclusivo abitante stabile, per così dire, del corso d’acqua
attorno al quale Roma è nata. Lo sport è anche cultura, e sul Tevere si sono
sviluppati alti valori sportivi. La Società Sportiva Lazio è nata proprio
sulle sponde del fiume a Piazza della Libertà ed ha svolto le proprie
attività natatorie sulla cosiddetta "riva dei polverini", all'altezza
dell'attuale Lungotevere Flaminio. Tante delle Sezioni che hanno arricchito
il nostro sodalizio hanno praticato e praticano le loro attività in simbiosi
con il Tevere; al che possiamo dire con orgoglio di aver contribuito, con le
Associazioni che riuniamo nella Polisportiva, a tener vivo un legame alto
con la città, rispettandone il fiume e continuando ad amarlo e curarlo
nonostante i tanti problemi che lo affliggono>>



Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina



(*) Ci si riferisce al nuovo marchio, rilasciato finora soltanto ad un Sito
italiano, la Casa Museo di Alcide De Gasperi. In precedenza la presenza
italiana, pur non adeguata, comprendeva anche il Sito del Campidoglio (
<http://www.marchiopatrimonioeuropeo.beniculturali.it/index.php?it/141/inizi
ativa-intergovernativa>
http://www.marchiopatrimonioeuropeo.beniculturali.it/index.php?it/141/inizia
tiva-intergovernativa).

(**)
<http://www.daviddidonatello.it/cercafilmvincitori2.php?idfilm=6595&vinfilm>
http://www.daviddidonatello.it/cercafilmvincitori2.php?idfilm=6595&vinfilm.

(***) La Polisportiva più antica e grande d’Europa.