Auteur: Antonio Bruno Date: À: forumSEGE, forumsociale-ponge, forumgenova, fori-sociali, hyperlink, Coordinamento Italiano FSM FSE lista Sujet: [NuovoLab] Le organizzazioni WSF solidarizzano con le università pubbliche brasiliane
Le organizzazioni WSF solidarizzano con le università pubbliche brasiliane
La prima decisione delle organizzazioni del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale, in una riunione il 15 ottobre a Salvador, Bahia, è stato quello di esprimere il loro sostegno alla lotta per la salvaguardia delle università pubbliche brasiliane e l'indignazione per le pressioni subite dal Rettore dell'Università Federale di Santa Catarina, Luiz Carlos Cancellier Olivo, che ha portato al suo suicidio.
L'incidente è avvenuto il 02 ottobre, a seguito di un'operazione di polizia e di un ordine del tribunale che ha rimosso senza prove, il decano delle sue funzioni e la stessa Università, mantenendolo intrappolato per un giorno.
L'assedio delle università pubbliche è stato visto dalla società come parte di una campagna di squalifica e criminalizzazione finalizzata a facilitare la privatizzazione dell'istruzione in Brasile.
Il modo in cui le operazioni sono state spettacolarizzate, spesso sulla base di accuse e demolizione della immagine pubblica di persone indagate fragili, è stato condannato da vari settori della società civile e della comunità accademica.
Cancellier si gettò su un edificio commerciale, morendo sul posto.
La morte di un collega e gli attacchi alle università pubbliche sono stati ricordati da Joao Carlos Salles, rettore dell'Università Federale di Bahia (UFBA), durante l'apertura della riunione del Consiglio internazionale insieme alle misure politiche che colpiscono l'educazione, la scienza e la tecnologia in Brasile.
Le università federali lottano per sopravvivere alla riduzione del bilancio dell'istruzione superiore brasiliana che aggravano ulteriormente una situazione finanziaria critica.
Le organizzazioni del Consiglio avvertono che il taglio dei finanziamenti nei settori della scienza e della tecnologia mette a rischio il futuro della ricerca universitaria.
Essi ritengono inoltre che la restrizione della libertà di manifestazione, un principio fondamentale e garantita dalla legge, costituisce un attacco all'autonomia universitaria.