Fuori dal Coro
*Storia Geografia e Generi del Canto Sociale*
*Laboratorio pratico per voci libere o strumenti musicali
*
*condotto **da Salvatore Panu (fisarmonica e voce)*
Chi fosse interessato a partecipare può rispondere a questa mail per
ricevere ulteriori informazioni.
Il canto sociale è un concetto molto ampio, utile proprio in tal senso
perché ci permette di comprendere la storia e l’attualità dei canti di
protesta, di lotta, di lavoro e più in generale tutte le pratiche
musicali delle culture popolari di tradizione orale. Nel recente
passato, questa storia cantata, si riattiva in Italia a partire fin
dagli anni Cinquanta con l’esperienza del Cantacronache e in maniera più
diffusa a partire dai primi anni Sessanta con la nascita del Nuovo
Canzoniere Italiano e quindi di tutti i Canzonieri diffusi in Italia
(fra cui il Canzoniere delle Lame di Bologna) e soprattutto con la presa
di coscienza da parte dei soggetti popolari stessi, dell’importanza e
della bellezza della propria cultura popolare di tradizione orale, non
più segno di inferiorità sociale ma tratto distintivo di riscatto delle
differenze. Questa storia si arricchisce infatti anche con la diffusione
delle ricerche antropologiche, sociali ed etnomusicologiche e
l’intreccio continuo con i movimenti politici e culturali, con tutti
quegli intellettuali rovesciati che hanno contribuito a questa presa di
coscienza, incrociandosi in gran parte attorno all’esperienza
dell’Istituto Ernesto De Martino. Il canto sociale rischia continuamente
di farsi genere musicale ma sfugge sempre, grazie alla sua estensione,
alle etichette di mercato, grazie alle ineluttabili nuove generazioni
che hanno praticato successivamente la presa di parola critica sul
mondo. Dagli anni '80 la canzone politica diminuisce la sua vena
creativa ed emergono altri fenomeni più rilevanti dal punto di vista
etno-sociologico musicale: le sottoculture punk degli anni '80, il rap e
l'hip hop negli anni '90 e le culture dei migranti che sbarcano in
Europa nel nuovo millennio.
La dimensione europea della storia del canto sociale ha sicuramente due
momenti di enorme importanza: il repertorio dei canti della Comune di
Parigi (1871) e quelli della Guerra civile e della Resistenza spagnola
(1936-39). Molta vivacità ha espresso soprattutto a partire dagli anni
Sessanta anche la cultura latino americana. Infine, per capire a fondo
la complessità delle culture popolari di tradizione orale, è importante
approfondire lo studio delle singole culture popolari, per esempio
quella tuttora viva e non in conserva della Sardegna, come di tante
altre singole regioni italiane o di altre parti del mondo.
*-----------------------------------------------------------
*
*Invito a partecipare all'11° convivio dedicato a Ivan Illich*
*(raccolta adesioni e proposte)*
**
*
*
**Attorno a sabato 2 dicembre 2017* *
Come ogni anno (tranne 5 anni fa, quando ho partecipato al convivio
organizzato a Lucca da Aldo Zanchetta per il decennale della sua
scomparsa) mi appresto a riflettere su come organizzare il prossimo
incontro dedicato a Ivan Illich (Vienna, 4 settembre 1926 - Brema, 2
dicembre 2002), ormai giunto alla sua undicesima edizione.
*La modalità dell'incontro:* come al solito mi sono chiesto se era
preferibile invitare dei pensatori, più o meno noti, che hanno attinto
al pensiero di Ivan Illich e prevedere quindi un pubblico di persone
incuriosite dalla notorietà dei conferenzieri, oppure se era meglio
mettere al centro delle priorità l'incontro stesso fra le persone
motivate ad esserci, alimentando quindi una modalità conviviale che
reputo decisamente più congruente al pensiero illichiano. Devo dire che
prediligo il convivio al convegno accademico o la festa agli eventi
spettacolari in genere.
*I contenuti possibili:* vi invito quindi a elaborare un intervento
breve, che parta dalla vostra scelta personale di una lettura di
frammenti di testi di Ivan Illich (per una durata massima di 5-10
minuti), che prosegua con una vostra interpretazione e attualizzazione,
filtrando cioè questo testo da voi scelto alla luce delle vostre
concrete esperienze personali o dei vostri studi e percorsi di ricerca,
con un vostro discorso, un commento (per una durata massima di altri
5/10 minuti). Quindi, alla fine di ogni intervento, lascerei altrettanto
spazio (10-20 minuti) ad una tavola rotonda, agli interventi liberi di
tutti i partecipanti (brevi anche questi, al massimo di 5 minuti
ciascuno). Sarebbe importante dare anche un titolo essenziale al vostro
intervento.
Penso inoltre che ognuno può essere esperto in qualcosa. Non mi
interessa un approccio fondamentalista agli scritti di Ivan Illich, come
se fossero dei testi sacri, ma piuttosto uno studio del pensiero di Ivan
Illich in quanto precursore illuminato della comprensione del mondo
contemporaneo e degli attuali meccanismi di sfruttamento e di
oppressione delle istituzioni e dell'uomo sull'uomo, che fanno nascere e
crescere nuovi movimenti culturali, sociali e politici di liberazione e
di cambiamento senza alcuna strategia collettiva ideologica
pre-esistente. Prediligo un approccio trasversale al pensiero di Ivan
Illich che può spaziare in ambiti diversi di analisi istituzionale ma
anche di interesse storico o esistenziale.
Naturalmente potete estendere l’invito a chi ritenete possa essere
interessato e interessante, fatemi sapere appena potete se ci sarete e
con quali proposte tematiche.
Un saluto e un abbraccio, Salvatore Panu, 340-8964948
p.s. ho già ricevuto diverse adesioni, sia di interventi sia di
osservatori partecipanti che non hanno un tema definito su cui vogliono
intervenire, invito tutti a portare qualcosa da bere e da mangiare assieme.
_______________________________________________
Reteivanillich mailing list
Reteivanillich@???
https://lists.contaminati.net/listinfo/reteivanilich