*Qualchemartedì: sapori e dissapori a cura di Atlantide*
*MARTEDI’ 17 OTTOBRE’017 dalle 19,30*
*@ Vag61 - Spazio libero autogestito in via P.Fabbri 110*
* Qualchemartedì… ma alla fine pure gli altri, più o meno*. A Vag61, per
tenere insieme libera socialità e progetti, percorsi e immaginari da
condividere e sostenere! [info <
https://vag61.noblogs.org/qualchemartedi/>]
*Vi aspettiamo con aperitivo e poi la cena sociale!*
Questa settimana > * Sapori E Dissapori a cura di Atlantide*
A due anni dallo sgombero dei collettivi che animavano Atlantide al cassero
di porta Santo Stefano, siamo più vive che mai, assieme ai percorsi
politici, alle idee e alle pratiche che abbiamo continuato a portare in
città e ovunque.
Siamo vive nella consultoria transfemministaqueer, nelle lotte contro la
violenza strutturale e maschilista, nel percorso Non Una di Meno, nelle
lotte per la difesa degli spazi sociali autogestiti, nel movimento
transfemminista queer. Siamo zombies che continuano a vagare per tutte le
cantine della città supportando con ogni mezzo possibile una musica
dichiarata morta 40 anni fa, proprio quando ci si stava cominciando a
divertire, cercando ogni anfratto da far vibrare al suono di accordi
dissonanti, trasmettendo coscienza politica, passioni e autogestione.
Stiamo costruendo un centro di ricerca e archivio indipendente, e numerose
attività autogestite per cui non smetteremo di cercare una o più case.
Nel frattempo, dopo due anni impiegati dal Comune per ricostruire la
piantina del cassero, e concludere che quell’edificio non era adatto agli
scopi istituzionali per i quali si millantava l’urgenza dello sgombero,
l’immaginifico ufficio della normalizzazione cinica (Ufficio
dell’immaginazione civica), ha annuciato un nuovo piano di rigenerazione
urbana degli spazi comuni, dove, accanto ai soliti vecchi bandi per le
associazioni che non più tardi di due anni fa erano considerati obsoleti,
si fa riferimento alla messa a punto di non meglio specificati “nuovi
strumenti”.
Tra i nuovi spazi da rigenerare rispunta anche l’immobile di via del Porto,
quello che doveva ospitare Atlantide prima che lo sgombero arrivasse a
interrompere la trattativa in corso da mesi con l’assessorato alla cultura,
che nel frattempo è stato parzialmente ristrutturato grazie a un progetto
tecnico gentilmente offerto dai collettivi di Atlantide.
Le realtà autogestite della città hanno continuato in questi anni a
confrontarsi pubblicamente sulle diverse esperienze e pratiche concrete e a
ripensare le forme anche giuridiche del rapporto con l’amministrazione che
non ci costringano a cammuffarci da start up, da sportello di servizi alle
famiglie o da pie sorelle della misericordia. Un discorso comune in grado
di rispettare l’autonomia e le differenze tra le esperienze autogestite
diventa fondamentale per non consentire all’Amministrazione interventi ad
hoc per selezionare politicamente gli interlocutori.
Continuiamo a parlarne con il Comitato per la difesa e la promozione delle
autogestioni, Xm24 e tutte le realtà che vorranno intervenire.
Seguirà cena di autofinanziamento dei progetti di Atlantide e spese legali.
Link:
https://vag61.noblogs.org/post/2017/10/09/qualchemartedi-sapori-e-dissapori-a-cura-di-atlantide/#more-10816
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