La campagna "Rafforzare ed estendere resistenza" anche qui a Napoli, dopo
un primo momento di avvio, con la costituzione di un "Comitato contro la
repressione" ed una serie di iniziative di controinformazione sull' "art.
41 bis", ha subito un arresto.
Noi avvertiamo difficoltà in ambiti che hanno come loro agire il
ritagliarsi spazi autogestiti e procedere in pratiche sociali che si
scontrano con posizioni di classe antagoniste.
L'essere minoritari nell'affrontare un pecorso che vuole rilanciare le
lotte con contenuti di classe, ci ha penalizzato, ed anche stare nello
stesso comitato contro la repressione non ci ha fatto sviluppare un
discorso di avanzamento. Le forze politiche presenti nel comitato hanno
differenti posizioni al punto che non ci ha permesso di esprimerci in modo
unitario sullla repressione. I punti che ci vedono divisi sono la campagna
dell' "amnistia sociale" e il referente politico a cui il comitato dovrebbe
rivolgersi (sinceri democratici o movimenti proletari ed antagonisti)
Pensiamo che se la campagna non è decollata è da attribuire alle difficoltà
oggettive ed anche ai nostri limiti che stiamo discutendo con altri
compagni/e per superarli.
Questo però ci deve far continuare ad andare avanti cercando di trovare
proposte politiche ed approfondire il rapporto con le lotte proletarie.
un saluto a pugno chiuso a tutti/e
il nostro nuovo indirizzo mail è: critica.comunista@???
