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Oggetto: come inviare un contributo per la biblioteca nella striscia di
Gaza
Data: Sat, 19 Aug 2017 16:07:04 +0200
Mittente: amalia.navoni <amalia.navoni@???>
A: Clnsm_Simpatizzanti@Egroups. Com <clnsm_simpatizzanti@???>
Chi volesse aiutare il ragazzo Mosab Abu Toha a far funzionare e
continuare a tenere aperta la biblioteca nella striscia di Gaza, può
inviare un contributo secondo le modalità che Mosab mi ha comunicato :
*Da:*Mosab Mostafa [
mailto:bookshopforgaza@gmail.com]
*Inviato:* venerdì 18 agosto 2017 13:21
*A:* amalia.navoni
*Oggetto:* Re: come inviare un contributo
………. Purtroppo il nostro account ha smesso di ricevere donazioni online.
Tuttavia, vi preghiamo di inviare il contributo tramite Western Union o
Moneygram. Le informazioni necessarie sono il mio nome completo: Mosab
Mostafa-Hasan Abu-Toha e indirizzo: Autorità palestinese / Territorio
palestinese, Occupato. ( noi abbiamo scritto solo Autorità Palestina
perché non ci stava tutto e abbiamo diviso il nome che mi ha dato tra
nome e cognome) . Il contributo è arrivato
amalia
*18-8 da: newsletter@??? <
mailto:newsletter@comuneinfo.net>*]
*A BEIT LAHIA APRE LA BIBLIOTECA
SAID<
http://comune-info.net/2017/08/beit-lahia-apre-la-biblioteca-said/>**
*Nella Striscia di Gaza, a quanto ne so, non ci sono più di 5
biblioteche, che tra l’altro non possiedono libri in inglese. Il diritto
di prendere libri in prestito è riservato a chi studia o lavora
all’università. Così, Mosab Abu Toha, 25 anni, scrittore palestinese,
una biblioteca se l’è inventata. Apre in questi giorni a Beit Lahia,
nella zona più a nord della Striscia, è pubblica ed è intitolata a
Edward Said. Per realizzare il suo mer*aviglioso progetto, lo scorso
anno, questo ragazzo capace di sognare in un pezzo di terra che resta
una prigione, ha lanciato una campagna “impossibile”. E invece sono già
arrivati un migliaio di volumi di genere diverso da Stati Uniti,
Australia, Inghilterra, Italia, Germania e Giappone. La biblioteca sarà
un centro di cultura e di incontro, dove si legge e si fa cultura.
Grazie ai 10 mila dollari raccolti, per un anno è stato affittato un
locale con due stanze, sono stati comprati gli scaffali e i tavoli e
verrà pagato uno stipendio a una persona. Ora servono due computer e
l’aiuto di una seconda persona, anche perché di libri ne arriveranno di
certo molti altri. L’incredibile resistenza di Gaza è capace di
creare*(*Giovanni Vigna <
http://comune-info.net/autori/giovanni-vigna/> *)**