[Storiaorale] nuovo numero de "l'impegno"

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Auteur: Istituto storia Resistenza e società contemporanea Bi-Vc-Vals
Date:  
À: Istituto storia Resistenza e società contemporanea Bi-Vc-Vals
Sujet: [Storiaorale] nuovo numero de "l'impegno"
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea

nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia

Aderente all'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione
in Italia "Ferruccio Parri"

13019 Varallo - via D'Adda, 6 - tel. 0163-52005; fax 0163-562289
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È uscito il novantottesimo numero de “l’impegno”, rivista dell’Istituto, che
contiene saggi di Filippo Colombara, Massimiliano Tenconi, Piero Ambrosio,
Gioachino Lanotte, Mattia Pesce.

Filippo Colombara ricostruisce l’affermazione progressiva e, seppur
rallentata da imposizioni censorie, comunque inarrestabile del fumetto nella
cultura popolare dell’Italia del secondo dopoguerra, e lo fa soffermandosi
in particolare sulle strisce del cacciatore ed esploratore del Maine “Blek
Macigno”, in lotta contro i colonizzatori inglesi per l’indipendenza dalla
madrepatria, in cui sono rintracciabili, sia per l’ambientazione storica che
per la psicologia dei personaggi, tratti comuni con le vicende dell’Italia
del ’43-45 e con la figura del partigiano combattente per la libertà,
riconducibili all’esperienza personale dei disegnatori torinesi delle
strisce.

Massimiliano Tenconi, attingendo alle carte di Fulvio Borghetti conservate
nell’archivio dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza di
Torino, ridà voce a quella parte di popolazione civile, in maggioranza
appartenente al mondo contadino, che si assunse pesanti responsabilità e
grossi rischi allo scopo di aiutare i prigionieri di guerra in fuga dopo l’8
settembre 1943, mettendo in evidenza tanto i contributi individuali, in
particolare degli sfollati, quanto un soccorso “di comunità”, quando la
mobilitazione fu più corale e organiz­zata.

Piero Ambrosio conclude la sua ricerca sui “sovversivi” emigrati in Francia
e Svizzera segnalati nel Casellario politico centrale, concentrandosi questa
volta sui biellesi e individuando 467 schedati, tra cui 20 donne, in gran
parte classificati come socialisti e comunisti, di 48 dei quali ricostruisce
le biografie.

Gioachino Lanotte ripercorre gli anni settanta del nostro Paese attraverso
la lente della produzione musicale, espressione diretta di un decennio
fortemente caratterizzato dal punto di vista ideologico, in cui la musica,
con l’affermarsi della figura del cantautore “impegnato”, della novità del
concept album, dell’utilizzo di un nuovo linguaggio letterario e di modelli
musicali estranei alla tradizione italiana, quali il folk americano, il
jazz, la ballata irlandese, assunse un ruolo attivo di costruzione
dell’impegno politico e di stimolo alla combattività della società civile,
politicizzazione che giunse a saturazione alla fine del decennio, lasciando
spazio alla disco-music e al desiderio dei giovani di scrollarsi di dosso le
pesantezze dello scontro ideologico.

Mattia Pesce continua nella pubblicazione di una selezione dei testi
relativi all’area vercellese, già editi nel blog “Memorie di guerra”,
ricavati dalla lettura dei giornali “La Sesia” e “La Risaia” dal gennaio al
giugno 1917 e realizzati nell’ambito del progetto promosso dall’Istituto
nell’occasione del centenario della prima guerra mondiale. Si sofferma in
particolare sulla morte dell’onorevole Modesto Cugnolio e sulla polemica
innescata da alcuni giornali cattolici, che attaccarono il defunto inducendo
tanto “la Risaia” quanto “La Sesia” a difenderne la memoria, sulla campagna
condotta dalla stampa locale contro i disertori, sull’eroismo dell’ufficiale
vercellese Giovanni Randaccio, amico di Gabriele d’Annunzio, che soccorse il
ferito e ne fece l’elogio funebre durante una commemorazione a Monfalcone e
su altro ancora.

Infine, la consueta rubrica di recensioni e segnalazioni.



Sommario



Filippo Colombara, Il partigiano Blek Macigno. Una Resistenza a strisce



Massimiliano Tenconi, “Con spirito puramente umanitario”.

Voci di coadiuvanti e prigionieri di guerra in fuga nelle carte di Fulvio
Borghetti



Piero Ambrosio, “Risiede tuttora all’estero a recapito sconosciuto”.

3. “Sovversivi” biellesi schedati nel Casellario politico centrale emigrati
in Francia e Svizzera



Gioachino Lanotte, Musica ribelle. La cultura musicale tra identità
giovanile e comunicazione politica negli anni settanta



Mattia Pesce, Memorie di guerra. La Grande Guerra nelle pagine dei giornali
vercellesi “La Sesia” e “La Risaia” (4)



Recensioni e segnalazioni





La rivista è in vendita nella sede dell’Istituto (via D’Adda, 6, Varallo):
singolo numero 12 euro; abbonamento annuale 20 euro; formula abbonamento
annuale più tessera associativa 32 euro.

Conto corrente postale per i versamenti n. 10261139, intestato all’Istituto.