Nessuno guarda dietro. Nessuno.
...é vero...questo é assolutamente vero! Allo stesso modo nessuno guarda
avanti! Molto triste e molto desolante forse bisognerebbe decisamente
abbandonare "certezze" e "categorie" con cui si é letto il mondo e la
realtà sociale sino all'altro giorno. Forse...questo e ben altro...ma
quel che maggiormente si avverte é una generale incapacità di stare
dentro il corpo sociale e la mancanza di freschezza e originalità nel
porsi relativamente a tante questioni, anche quelle che forse tanti
ritengono ormai lettera morta o cose sulle quali non é più immaginabile
coltivare una prospettiva. So che tutte queste amene considerazioni
risultano molto generiche ma forse questo non é nemmeno l'ambito in cui
proporre analisi + approfondite o mirate e dettagliate. Resta il fatto
che non c'é da arrendersi ma solo da riprendere a far macinare i corpi e
i cervelli e non a vuoto, possibilmente. Intanto magari farsi qualche
capanna di sudore per liberarsi da un pò di tossine e qualche tuffo nei
pressi di qualche cascata, cosiché provando qualche brivido in più,
magari la circolazione sanguigna ne beneficia!
Proposte assolutamente modeste ma penso vantaggiosamente alla portata di
chiunque. Coraggio.
Buona estate a tutt*!
<F>
Il 06-07-2017 19:44 ca_favale_mlist@??? ha scritto:
> Cospirazione Hacker
>
> Il generale senso di pericolo e minaccia sociale che si avverte
> ovunque ci si soffermi richiederebbe la massima attenzione e uno
> sforzo, per l'appunto, sociale. Ma da quanto tempo non si riesca a
> dedicare ad alcunchè di sociale un minimo di attenzione, non è dato
> sapere.
> Ce lo siamo dimenticato, in una sorta di oblio generale della
> coscienza.
>
> La società umana si sta sgretolando su se stessa davanti ai nostri
> occhi, e tutti ne avvertiamo il crollo. Ma una sorta di paralisi rende
> passivi ed impotenti di fronte all' ?ineluttabile?, al ?destino?, alla
> ?catastrofe?, un po' come l'animale selvatico braccato da un faro
> puntato negli occhi.
>
> da un lato della barricata il trionfo dell'antipolitica, il
> disinteresse
> in materia di società - dall'altro, l'assalto sempre più feroce del
> ?moderno? contro tutto e tutti.
>
> Ma c'è un momento in cui il faro si spegne per un attimo.
>
> Lo squarcio nel velo di Maja, illuminazione, il cerchio che si chiude.
> Molte nella storia sono state le definizioni di quei momenti in cui ci
> si rende conto di qualcosa che era sempre stato davanti agli occhi, ma
> celato. In fondo ciò che cambia siamo noi, la nostra percezione del
> mondo, l'acuirsi dei nostri sensi.
>
> Una società non si sgretola da sola.
>
> Fumo negli occhi, ma tra le polveri del crollo del vecchio cantiere
> sociale puoi intravedere le costruzioni di recente fabbricazione. Puoi
> vederne gli agenti al lavoro. Hanno sguardi da gelarti il sangue nelle
> vene, ma quel che hanno di peggio sono le intenzioni.
>
> Nessuno guarda dietro. Nessuno.
>
>
>
>
> Comunità umana vs Comunità virtuale
>
> L'unica comunità che non conosce crisi è quella virtuale. All'interno
> di una macchina, siamo tutti codificati allo stesso modo. Sta nella
> perseveranza di ognuno, nell'addentrarsi sempre di più
> nell'interazione virtuale la possibilità di avere una vita sempre più
> ricca di progetti, incontri, appuntamenti, rivalse. E tanto pare più
> brillante quanto più è misera e meschina l'altra vita, in carne ed
> ossa, che conduciamo.
>
> L'identificazione uomo-macchina può arrivare ad un punto tale da
> relegare la vita reale a una vita in provetta: ognuno solo di fronte
> allo schermo, ma tutti insieme nell'ampia ragnatela mondiale,
> costretti a soddisfare bisogni fisiologici esterni, ridotti a
> ingurgitare cibo alla stregua di fiale di integratori, senza più
> godimento o condivisione, immersi nel nirvana artificiale.
>
> In giappone la stragrande maggioranza dei 25enni non ha mai avuto un
> rapporto sessuale reale: ma d'altro canto bambini e bambine già a 10
> anni cominciano ad avere una vita sessuale virtuale, ovviamente
> declinata nella peggior maniera possibile.
>
> Si dice che tra una decina d'anni gli smartphone saranno ritenuti
> strumenti resi obsoleti dall'avanzare della tecnologia. Possiamo già
> immaginare la fila di ragazzini pronti a farsi impiantare microchip
> per accedere alla propria esistenza parallela senza doversi affidare a
> uno strumento del passato?
>
> Sarà semplice collegare ai nervi ottici un chip per poter aver in
> sovraimpressione, direttamente sulla retina, le coordinate geografiche
> per raggiungere il nostro amico, la casa, dov'è il prossimo pokemon e
> così via.
> Potremo ascoltare al massimo volume, in alta definizione, i concerti
> brandemburghesi (!) mentre facciamo la fila al supermercato, in un
> silenzio irreale di pupille dilatate.
>
> nei treni e negli autobus un fruscio di dita sui touchscreen ha ad
> oggi sostituito la caciara.
>
> Peraltro, i progressi dell'automazione industriale sono tali che la
> fabbrica 4.0 non necessiterà di molta manovalanza umana. Saranno le
> macchine a fare quasi tutto, chi ci starà a controllare l'operato di
> queste macchine se non un ibrido uomo-macchina, transgender-cyborg di
> ultima generazione?
> Già oggi le fabbriche hanno cominciato ad assumere autistici, che
> rappresentano l'1% della popolazione americana. Tra una decina d'anni
> non saranno più l'1% se l'aumentare dell'autismo procede
> nell'impennata iperbolica degli ultimi 10 anni.
>
> Gli autistici sembrano perfetti per l'interazione uomo-macchina.
> Scarsamente appagabili dalla vita reale e anche per questo adatti a
> stare dietro ad uno schermo giornate intere ad esplorare i meandri di
> una realtà virtuale perfettamente accessibile... e desiderabile, di
> fronte alla miseria della vita reale loro prefigurata.
>
> Chiunque abbia passato ore dietro a uno schermo sa bene cosa
> significhi essere perso in un mondo ?interiore?, scarsamente
> comunicabile agli altri che stanno fuori da quel mondo. Altro che gap
> generazionale. Incomunicabilità totale.
>
> C'è una ricercatrice del MIT che arriva ad ipotizzare nel 2025 la
> percentuale di autistici del 50% semplicemente estrapolando i dati
> statistici ufficiali che si hanno a disposizione. Del resto basta
> vedere il documentario Vaxxed per avere un'idea del fenomeno. Sarà per
> questo che è stato censurato ovunque - e minacciato chi parimenti
> cerca di tirar fuori qualche verità sulla questione dei vaccini.
>
> Economia reale ed economia virtuale.
>
> Se il prezzo delle materie prime non è più vincolato ad un valore di
> scambio, ad un valore d'uso, ma è quotato in borsa, non è più
> vincolato a niente, unico valore il profitto, ecco che salta agli
> occhi il motore ultimo della distruzione del mondo per come lo
> conosciamo.
> Quando un qualsiasi ragazzino cybernauta di vent'anni si guadagna da
> vivere scommettendo in borsa migliaia di euro ... andando a vedere in
> cosa investe i suoi soldi rimaniamo scioccati. Il grano in africa, il
> cotone in india. I grandi speculatori hanno sempre fatto i loro
> sporchi affari sulla pelle degli sfigati di turno. Ma grazie
> all'economia ?digitale? questo meccanismo ora è applicabile ad ogni
> livello. Per cui un qualsiasi nerd può salire in tempo sul carro del
> vincitore e prendersi la sua misera fetta... sulla pellaccia degli
> africani con l'acquisto ? o dumping - del grano.
>
> Algoritmi sintonizzati sui meccanismi di speculazione dei pescecani
> della finanza mondiale. Amplificatori di sventura.
>
> A mali estremi, estremi rimedi
> Quando uno dei problemi messo all'ordine del giorno alle alte sfere è
> la sovrappopolazione del pianeta, non rimane molto da fare. Guerre
> atomiche? vaccinazioni di massa? Così la chiosa degli esegeti
> dell'ineluttabile.
>
> Più democraticamente si può parlare di controllo delle risorse
> terrestri ed umane.
>
> Andiamo verso una città globale, fatta di periferie devastate e
> campagne svuotate. Vegetali ed animali prodotti in latifondi
> agro-industriali con attività umana annessa a carattere di schiavitù ?
> non stanno già preparando il campo con le deportazioni dall'africa?
> E chi scusa? Filantropi, con alle spalle altri filantropi. O forse
> erano licantropi? Che confusione.
>
> Nessuno guarda dietro. Nessuno.
>
> Esperienze hacker supporto necessario al turbo-capitalismo. Ad
> accomunarle l'ottica della corsa sempre più veloce - verso la
> catastrofe.
>
> Ad avallare tale follia saltano fuori diversi esegeti della ?società
> per l'estinzione umana? e del transumanesimo. Il mito della vita
> eterna attraverso la tecnologia non è mai stato così presente.
> Estinzione e dominio delle macchine sull'uomo, lucida follia di una
> comunità virtuale che vive dell'illusione di bastare a se stessa,
> separata dal corpo sociale (ma non dalla sua testa, dei cui piani
> malsani diviene esecutrice materiale).
>
>
> ...
>
> Chi volesse proseguire... si accettano collaborazioni a piu'
> mani...daje!
>
> Vanja
>
>
>
>
>
> _______________________________________________
> Ca_Favale_mlist mailing list
> Ca_Favale_mlist@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/ca_favale_mlist