[Redditoxtutti] ASILO NIDO AZIENDALE MIN AFFARI ESTERI, L'A…

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Autor: usiait1@virgilio.it
Datum:  
To: pop, redditoxtutti, unitadicrisi-rm
Betreff: [Redditoxtutti] ASILO NIDO AZIENDALE MIN AFFARI ESTERI, L'ASILO CHIUDE PER MOTIVI DI SICUREZZA NON A NORMA, 16 LICENZIAMENTI, FINE DI UN SERVIZIO "DI ECCELLENZA"?


Per pubblicazione, diffusione e divulgazione, grazie
Il 19 giugno 2017 effettuato presidio e social corner da Usi presso il
Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale,
dove è stato distribuito il volantino comunicato sindacale qui sotto
inserito e in allegato, parte integrante,
il 22 giugno si è svolta assemblea sindacale, indetta congiuntamente
da Usi e da Flc Cgil Roma Nord, il 27 giugno secondo incontro suilla
procedura di licenziamento collettivo, presos la sede regionale di ANINSEI Confindustria
La mobilitazione prosegue inoltra Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 giugno 2017









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Comunicato
sindacale – per affissione e divulgazione per cittadinanza e utenza (artt. 1, 14, 25 L.
300/70)

Usi Unione Sindacale Italiana Largo
G. Veratti 25 0014 6 Roma e mail usiait1@???



ASILO NIDO AZIENDALE del MINISTERO
DEGLI AFFARI ESTERI:

16 LICENZIAMENTI E LA CHIUSURA DELL’ASILO, UNA
INQUIETANTE INTERRUZIONE DI UN SERVIZIO “DI ECCELLENZA”



Dopo tantissimi anni, uno dei “fiori
all’occhiello” del Ministero degli Affari Esteri (ora Min. AA.EE. e Cooperazione
Internazionale, in sigla MAECI), l’asilo nido aziendale chiuderà alla fine di
questo anno educativo 2016/2017.

Questa scelta del Ministero,
comunicata ufficialmente a maggio 2017 ai soggetti gestori (Consorzio Parsifal,
Cooperativa Sociale Patatrac e Centro Nascita Montessori, aggiudicatari
dell’appalto in scadenza comunque al 31 luglio prossimo), ha provocato
l’effetto di far avviare le procedure di LICENZIAMENTO COLLETTIVO, per le 10
educatrici e le 6 ausiliarie (compresa cuoca e amministrativo), in base a
quanto è previsto dalla Legge 223/1991.

Un primo incontro della prima fase
di tale procedura si è svolto il 13 giugno tra i sindacati Flc Cgil Roma Nord,
l’Unione Sindacale Italiana USI e le rispettive rappresentanze sindacali
interne con i soggetti gestori, per verificare in una situazione molto
difficile, delle possibili soluzioni di tutela del personale.

La giustificazione e motivazione della
comunicazione del Ministero, sulla chiusura dell’asilo nido aziendale, è la
messa a norma per lavori di ristrutturazione della struttura, interna alla
Farnesina, per adeguamento alle disposizioni di legge su salute e sicurezza
degli ambienti e luoghi di lavoro (Decreto Legislativo 81 del 2008, applicativa
di normativa comunitaria in materia), lavori che potrebbero durare molti mesi,
con l’interruzione del servizio.

Inevitabili
i disagi per i dipendenti e i funzionari del Ministero, che si vedrebbero tolto
un importante servizio a sostegno delle loro famiglie e per piccoli utenti (fascia di età tra 3 mesi e 3 anni)
e per la perdita del posto di lavoro e
dell’occupazione dei 16 dipendenti, alcune educatrici in servizio da molti
anni, poichè gli enti che hanno in gestione l’appalto non hanno la
possibilità di poterli ricollocare in altre situazioni.

Abbiamo forti dubbi sulle promesse
dei responsabili del Ministero degli Affari Esteri, di inserire in un futuro e
non certo bando di gara per l’appalto del servizio (tra un anno?), di inserire
clausole per permettere la ripresa al lavoro del personale che ci lavora e che
si troverà senza lavoro da settembre del 2017, da parte di chi si aggiudicherà
l’appalto per la gestione dell’asilo nido. Sono promesse che potranno mettere
in pace le coscienze, ma che nella realtà, non sono al momento sostenibili e
praticabili in modo “automatico” e “obbligatorio”.

Anche il c.d. “codice degli appalti”
(il decreto legislativo 50/2016) prevede l’obbligo, da parte di ogni committente
pubblico, di mettere le clausole di “salvaguardia occupazionale” e di passaggio
del personale utilizzato, tra azienda uscente e quella subentrante, ma questo
assorbimento è possibile se vi è almeno la pubblicazione di un avviso pubblico
di indizione di gara di appalto, mentre al 31 luglio cessa quello in corso e,
guarda caso, a maggio è arrivata la comunicazione del MAECI di chiusura
dell’asilo nido, il rifiuto di qualsiasi proroga o provvedimento “transitorio”,
che garantisca il lavoro ai 16 dipendenti e la continuazione del servizio ai
piccoli utenti e alle loro famiglie. Servizio sempre svolto con capacità,
professionalità, competenza e sensibilità dal gruppo educativo, ausiliari
compresi.

Rimane
il fatto e la responsabilità, grave come inadempimento da parte di un Ministero
come “stazione appaltante” ed Ente committente di un servizio come è l’asilo
nido, di dirigenti e responsabili, di aver fatto lavorare in condizioni di
inidoneità su salute e sicurezza, per anni il personale, fatto gestire servizio
ed attività all’utenza. DOVE STAVANO I
CONTROLLI E LE VERIFICHE PERIODICHE, CHE E’ COMPETENZA ESCLUSIVA DEL MINISTERO
e dei suoi organismi interni, coma mai si sono sempre fatte le DICHIARAZIONI DI
CONFORMITA’ SU SALUTE E SICUREZZA DELLA STRUTTURA INSERITE IN OGNI BANDO DI
GARA DI APPALTO, se adesso “improvvisamente” servono mesi di lavori per la
“messa a norma”?

Intanto, chi ci rimetterà saranno i
dipendenti in forza dell’asilo nido e i piccoli utenti e le loro famiglie…IL
SINDACATO UTILIZZERA’ TUTTI GLI STRUMENTI DISPONIBILI, PER TUTELARE LE
CONDIZIONI DI LAVORO, ma anche per accertare le RESPONSABILITA’ su questa
vicenda.

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