Re: [Hackmeeting] URGENTE comunicato stampa finale: va fuori…

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Autor: yattaman
Data:  
A: hackmeeting@inventati.org
Assumpte: Re: [Hackmeeting] URGENTE comunicato stampa finale: va fuori entro le quattro
Il 18 giugno 2017 16:38, nessuno <zioalfa@???> ha scritto:
> va bene, solo eliminerei "bliz" con "manovra ad hoc" giusto per rispetto
> dell art. 27 della costituzione (parlare sempre come i caramba non aiuta
> molto, dato che le uniche sorprese
> ci arrivano casomai facciamo anche una convivenza + bionda e lineare he
> he)...



sono d'accordo ma è una espressione che ha usato lui, due volte
peraltro, quindi non voglio fargli dire le cose in modo diverso da
come le ha dette

ok, raccolte tutte le osservazioni, ho mandato fuori questo.
chi ha accesso, tempo e voglia, se lo può caricare su hackmeeting.org.
c'è anche la gallery con le foto che ho scattato - tutte rigorosamente
col consenso dei catturati - che si possono mettere su.




COMUNICATO STAMPA

Dai saldatori alle app: terminato oggi il raduno annuale hacker in
Valsusa. Il sindaco di Venaus: "Così ci contaminiamo per crescere"

Venaus (Valsusa, Torino) - "Ecco, qui c'è il punto, devi attaccare
qua". In testa la mascherina, in mano il saldatore. Intorno agli
strumenti una decina di persone, che imparano a mettere insieme
tubolari d'acciaio. Siamo a Venaus, in Valsusa, all'Hackmeeting, il
raduno annuale degli hacker. Al centro di una quattro giorni di
incontri e momenti di approfondimento, la tecnologia in ogni senso
possibile, non solo digitale. Un migliaio di presenze, 36 seminari, 14
presentazioni flash da 10 minuti. Tutto lungo il filo conduttore di
riportare la tecnologia sotto il controllo delle persone in un mondo
in cui sta succedendo il contrario.

L'evento si è concluso oggi, ospitato dal presidio permanente No Tav e
dalle strutture del comune di Venaus in Borgata 8 dicembre. Tanti gli
approfondimenti, a partire dagli strumenti e dalle tecniche per
sfuggire al grande fratello universale. Come utilizzare un cellulare
Android senza un account Google, in modo che i propri comportamenti
quotidiani non finiscano registrati e catalogati da aziende che sanno
tutto di noi? Portando il software libero sul telefonino. Installare
F-droid al posto di Google Play, applicazione che consente di trovare
e scaricare programmi open source (e distribuiti in licenza Gpl 3,
cioè aperti, modificabili e scambiabili). Una delle tante app
disponibili su questa piattaforma è Conversations, che può prendere il
posto di Whatsup e che offre il vantaggio di poter criptare i
messaggi, in modo che non siano intercettabili da terzi.

E come realizzare una rete che sia espressione del territorio e metta
in comunicazione le persone senza passare dalla California e dalle
grandi multinazionali? Con le reti Mesh. Bastano una quarantina di
euro e qualche ora di studio per mettere su una una antenna wifi in
grado di coprire diversi chilometri, realizzando in questo modo una
piccola rete locale che può potenzialmente permettere a chiunque ci si
colleghi di scambiare messaggi e file senza mai passare da Internet.
"Se ti devo mandare una mail - sottolinea Zeus, il portavoce virtuale
dell'Hackmeeting - mi collego a un server che sta negli Stati uniti.
Tu per leggere la mia mail ti colleghi agli Stati uniti. Non ha molto
senso". Negli ultimi anni grazie a questa idea si sono sviluppati
molti progetti, e diverse antenne si sono federate, cioè hanno messo
insieme le risorse realizzando una rete che copre un territorio più
ampio. Il progetto maggiore in Italia in questo ambito si chiama
Ninux.

Tanti i momenti dedicati alle vulnerabilità della rete che usiamo
tutti i giorni, ai limiti del Bitcoin e alle possibili alternative,
alle opacità di Facebook e agli strumenti che possono consentire di
scoprirne le logiche. Come Facebook Tracking Exposed, un plugin
aggiuntivo per Firefox e Chrome presentato proprio all'Hackmeeting,
che permette di verificare come due persone diverse che hanno gli
stessi amici online e seguono le stesse pagine vedono contenuti
diversi.

Ma anche applicazioni come "obiezione respinta", strumento che offre
una mappa di medici e farmacisti che si oppongono all'aborto e alla
pillola del giorno dopo e di quelli che non lo fanno, consentendo così
a una donna di individuare le strutture a cui rivolgersi. Oppure
istruzioni pratiche per realizzare la propria centralina di
rilevazione del PM10. A Bologna il progetto del passante Nord ha
spinto molti a chiedersi quanto effettivamente l'aria sia già
inquinata. L'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa),
spiega un attivista, "offre solo un dato al giorno, che rappresenta la
media della giornata, e solo dal lunedì al giovedì. Così abbiamo messo
insieme uno strumento che consente di realizzare una rete di
centraline che ci danno i dati in tempo reale".

Sala gremita per un punto sui venticinque anni di lotta No Tav, che
qui ha la sua base. Successi, criticità, prospettive. Molto interesse
anche per l'Associazione del mutuo soccorso per il diritto di
espressione di Bologna, gruppo che si occupa di offrire assistenza
legale a chi viene colpito da denunce e misure giudiziarie per
iniziative di carattere sociale. Picchetti, manifestazioni,
occupazioni, presidi. "Tra il 2001 e il 2012 ci sono stati 18mila
processati per reati legati alle lotte sociali", racconta un
rappresentante. "E non cala - aggiunge -. A Bologna tra il 2015 e il
2016 abbiamo contato 1200 denunce. Almeno 28 sgomberi di soluzioni
abitative occupate. Sono numeri più alti dell'autunno caldo del 1969.
Assistiamo a una compressione degli spazi del dissenso e a un
affinamento del dispositivo di repressione progressivo".

Ma spazio dedicato a Venaus anche ai saperi della valle, con un
workshop che è stato dedicato alla produzione del formaggio di capra,
rigorosamente però con caglio vegetale. "Siamo molto soddisfatti -
commenta il sindaco di Venaus Nilo Durbiano -. La Valsusa è un luogo
aperto che ama la contaminazione e il libero scambio. E' così che le
comunità diventano più ricche". "Queste - spiega indicando le aree che
hanno ospitato i seminari - sono le strutture di Borgata 8 dicembre.
Sono proprietà del comune che le ha costrtuite in antitesi alla
realizzazione della Tav. Qui doveva sorgere il cantiere. Dopo gli
scontri questi terreni erano stati messi sotto sequestro. Con un blitz
li abbiamo comprati e fatto subito una delibera. Oggi sono un luogo di
svuluppo e crescita del territorio".

GALLERIA FOTOGRAFICA (liberamente scaricabile e utilizzabile per siti
e carta stampata)

https://drive.google.com/open?id=0B6Tt9ngjsIvAbGZhZ2Ftdl9IQTA