Autore: pilar castel Data: To: forumroma@inventati.org Oggetto: [RSF] I: Dichiarazione della Comunità Cristiana di Base san Paolo- Roma
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Da: Nino Lisi <giovanni302011@???>
Inviato: giovedì 15 giugno 2017 17:33
Oggetto: Dichiarazione della Comunità Cristiana di Base san Paolo- Roma
Dichiarazione della Comunità Cristiana di Base san Paolo- Roma
L’assemblea della Comunità Cristiana di Base san Paolo di Roma, riunita l’11 Giugno 2017, esprime la propria incondizionata solidarietà al presidio umanitario di Baobab Experience, che il 6 giugno scorso è stato sgomberato per l’ennesima volta con la solita, incomprensibile ed illegale modalitàdi buttar via <tutto:le donazioni della cittadinanzasolidale e gli effetti personali; senza lasciar(ci) la possibilità direcuperare nulla>, come denunciato nell’immediato da un comunicato stampa della struttura.
Baobab è un caso esemplare di come la “cittadinanza attiva”, sopperendo alle deficienze delle Istituzioni pubbliche,riesca a riparare i guasti più gravi dell’ingiustizia e delle diseguaglianze ea costruire i legami di solidarietà che rendono più civile e meno ingiusta la società.
Le Istituzioni, invece di sostenerne gli sforzi, ne ostacolanol’opera in nome di una malintesa idea di legalità a senso unico.tale modalità non prende in alcuna considerazione il valore sociale di un’azione che non ha carattere semplicemente umanitario ma riconosce in ogni persona, senza distinzione di sesso, razza e condizione, un soggetto di Diritto. Questo atteggiamento istituzionale finisce invece con l’ignorare e violare la stessa Carta dei Diritti dell’Uomo e non può essere giustificato ovviamente per invocare la indiscutibile necessità di misure per prevenire e contrastare possibili atti di terrorismo, perché il terrorismo non si sconfigge con operazioni indiscriminate e non rispettose dei diritti basilari della persona, anzi così può persino essere incentivato.
La Comunità Cristiana di Base san Paolo, nel rivolgere il proprio apprezzamento agli operatori e alle operatrici di Baobab,si propone di portare loro, pur nei limiti delle proprie possibilità, il sostegno della propria collaborazione.