Re: [Hackmeeting] [OT] esercizio antisessista

Poista viesti

Vastaa
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Vastaanottaja: hackmeeting
Aihe: Re: [Hackmeeting] [OT] esercizio antisessista
Il 25/05/2017 09:12, samba ha scritto:
>
> fatto? ok, ora
>
> immagina un hacker donna
> immagina un hacker trans


non sono d'accordo. non è che sessimo è ogni volta che si parla di cazzi
fighe culi tette, duri o molli, asciutti o bagnati che siano.

rispondo qui non perché voglia creare un flame ma perché ritengo
abbastanza importante che si parli di queste cose.

io posso dire:
"mi è venuto duro" o "si è bagnata"
posso anche dire:
"si sono eccitati sessualmente"

in nessuna delle frasi sopra c'è sessismo, prima di tutto perché non è
usato in senso dispregiativo né il riferimento all'organo sessuale, né
l'indiretto riferimento al gender delle persone coinvolte, né
l'eccitazione sessuale. l'unico riferimento negativo nella mia frase era
il motivo dell'eccitazione sessuale.

(aclaración: nella fattispecie le persone che si erano esaltate erano
tutte uomini dalla sessualità ben definita)

personalmente ho conosciuto e conosco gay e trans che usavano senza
problemi le parole coglioni, cazzo, figa, tette, ce l'ho duro, mi sono
fatto un sega, ecc ecc, così come pornoattivist* che usano coglioni e
ovaie per parlare, per esempio, di una persona con "coraggio" o "faccia
tosta".

quindi va benissimo far notare il sessismo, se c'è, ma ricordiamoci
sempre che esiste una lente anche nella lettura, e magari vediamo
sessismo dove non c'è, perché la nostra percezione ce lo fa vivere come
tale.

per esempio a me piacciono le tette, non credo di dover censurare questa
mia cosa né tantomeno credo di offendere qualcuno che le tette non le ha
e vorrebbe averle esplicitando questa mia predilezione.

per me ne possiamo continuare a parlare, mi importa poco se alla lista
interessa o no, perché l'argomento è importante e spesso, a mio parere,
l'antisessismo è una roba che se da un lato si scontra con la società,
dall'altro invece a volte viene (in)consapevolmente usato per dar forza
a certi tabú, relegando la narrazione e azione dei propri desideri agli
ambiti privati e alle forme "tollerate", che ahimé spesso sono quelle di
chi non sa vivere liberamente la sua sessualità piuttosto che quelle di
chi si è liberato a punta a liberare gli altri.

poi io non sono il più indicato per parlare di queste cose che
sicuramente c'è chi ne sa di più, però mi hai dato lo spunto e ho
portato i miei due cent.