[RSF] Fwd: 25° e 26° giorno di sciopero della fame

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Aihe: [RSF] Fwd: 25° e 26° giorno di sciopero della fame
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Da: mapi48@???
Data: 13 Mag 2017 00:26
Oggetto: 25° e 26° giorno di sciopero della fame
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Carissime,
sotto il bollettino inviato da Loretta sulla situazione dello sciopero dei prigionieri politici Palestinesi.

25° giorno dello sciopero della fame: Fatah chiama tutti i suoi membri in prigione ad unirsi allo sciopero.

Oggi, giovedì 11 maggio, mentre i prigionieri palestinesi sono entrati nel loro 25° giorno di ciopero della fame per la libertà e la dignità, quasi 100 prigionieri, di diverse affiliazioni politiche si sono uniti allo sciopero. Secondo alcune fonti gli scioperanti sarebbero ore 1800.

Il Comitato della Croce Rossa Internazionale ha annunciato che avrebbe visitato Marwan Barghouthi, in isolamento nella prigione di Jalameh, dopo che in precedenza la visita era stata negata.
La portavoce Nadia Dibsi, ha dichiarato che la CRI sta compiendo visite regolari dai prigionieri in sciopero della fame, anche con medici, che non possono visitarli, ma sono in contatto con i medici delle prigioni.
Ha inoltre dichiarato che la CRI è in contatto con le autorità israeliane, che ha sollecitato a permettere le visite di parenti e fornisce informazioni alle famiglie sullo stato dei loro cari.

Fatah ha ufficialmente invitato tutti i suoi membri in prigione ad unirsi allo sciopero, ad eccezione dei prigionieri malati e minori.

Continua intanto, durissima la repressione israeliana, con: trasferimenti ripetuti che si abbattono su corpi già estremamente provati, isolamento, negazione distribuzione ridotta dell’acqua, confisca del sale, frequenti incursioni notturne con saccheggio delle sezioni, confisca di beni personali, compresi vestiti e coperte e negazione delle visite di legali e familiari.

E’ la stessa Intelligence israeliana a riferire di aver intensificato la pressione psicologica sui prigionieri palestinesi. Il Centro Studi per i Prigioniere Palestinesi ha riferito che agli scioperanti portati in tribunale, sono state fatte vedere foto che ritraevano Barghuti mentre mangia incitandoli quindi ad interrompere lo sciopero. Tavoli pieni di cibo sono allestiti nelle celle degli scioperanti, continuano le minacce di ricorrere alla alimentazione forzata. E’ negata l’ora d’aria ai prigiojieri, che ancora sono in grado di muoversi.
La salute si sta deteriorando sempre di più: disidratazione, grave deperimento organico, gravi disturbi cardiocircolatori, inabilità alla deambulazione, emorragie gastriche, ingente perdita di peso da 15 a 25 kg.

La protesta continua in Palestina e nel mondo. Sono in corso dimostrazioni e azioni in tutte le aree della Palestina. Gli scrittori arabi convenuti al primo Forum della Palestina per il racconto arabo hanno incitato al sostegno dei prigionieri palestinesi.

Il sindacato laburista canadese, ha adottato, nel suo 28° congresso, una risoluzione a sostegno dello sciopero della fame, invitando il governo canadese a esercitare pressioni su Israele affinché risponda alle richieste dei prigionieri. In precedenza si erano espressi decine di sindacati europei, la Confederazione Internazionale dei Sindacati e la Federazione Mondiale dei Sindacati.

A Parigi è in corso un presidio con sciopero continuo della fame, che è ripreso da vari media, In Belgio digiunano a staffetta studenti dell’Università Cattolica di Lovanio e della Libera Università di Bruxelles, oggi stanno scioperano a Chicago.
Altri eventi sono previsti ad Anaheim, Parigi, Cambridge e Maastricht, mentre ieri si è manifestato a Tolosa, Bruxelles, Karachi, Cap Town, Londra e Barcellona.

Nel frattempo continua la repressione all’esterno delle carceri. Nella settimana dal 4 al 10 maggio, sono stati feriti 24 palestinesi nel corso di proteste (tra cui due bambini e 5 giornalisti), è stata uccisa una bambina, sono state condotte 64 incursioni nelle comunità palestinesi, in Cisgiordania e 2 a Gaza, che hanno portato all’arresto di 58 civili tra cui 12 bambini. Le forze israeliane sono inoltre penetrate in un presidio sanitario a Ramallah aprendo il fuoco all’interno.

Fadwa Barghouthi ha scritto una intensa lettera al Papa che viene riportata da Ansa e giornali stranieri.


Fonti: Commissione Palestinese per i prigionieri, Ma’an News, Samidoun, PCHR (centro palestinese per i diritti umani)

Loretta Mussi
06-45479147
3338312194
----Messaggio originale----
Da: "loretta mussi" <lorettamussi48@???>
Data: 12/05/2017 22.46
A: "Lu Der"<luderric@???>, "Nino Lisi"<ninolisi@???>
Cc: <coordinamentoprigionieri@???>
Ogg: 26° giorno di sciopero della fame

Scusate, oggi ho potuto fare qualcosa solo molto tardi per le notizie generali. Inoltro ugualmente le notizie sotto per mantenere comunque aggiornato il bollettino.
Domani farà di più.
Loretta

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Nel 26° girono di sciopero, sono sempre più i prigionieri che accusano un gravissimo deterioramento dello stato di salute salute, che tuttavia non frena le ritorsioni nei loro confronti, comprese incursioni nelle celle, con pestaggi e uso di gas. Il centro Handala per i prigionieri ha riferito che ad Askelon 32 prigionieri in sciopero della fame sono stati costretti a in posizione eretta ammanettati per 10 ore.

La prigione di Shatta, è stata evacuata dai prigionieri criminali per trasferirvi 120 prigionieri palestinesi in sciopero della fame: misura assolutamente persecutoria visto che la prigione è tra le più militarizzate ed è situata in un punto della Valle del Giordano estremamente caldo.

Nel mondo prosegue il sostegno: in Sudafrica ministri e funzionari governativi hanno partecipato ad un giorno di sciopero della fame, proteste e presidi si sono tenuti oggi in molte città tra cui: Londra, Madrid, Lione, Parigi, in Cile, a Sacramento, Santa Clara, Brussel, Dungannon, Edinburgo, Kildare, Porto.


Marwan Barghuti ha ricevuto la visita ​dalla CRI, ma non è trapelato nulla sulle sue condizioni di salute

L’unica notizia positiva è che sono in corso contatti tra le autorità palestinesi e quelle israeliane, per raggiungere un accordo sullen richieste dei prigionieri. L’intento è di trovare una soluzione prima del 15 maggio, giorno della Nakba, in cui si teme l’insorgere di disordini in tutta la Palestina se continuassero a non esserci risposte.

Loretta Mussi
06-45479147
3338312194

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