[Storiaorale] presentazione volume "Mussolini e la sua Orche…

Supprimer ce message

Répondre à ce message
Auteur: Istituto storia Resistenza e società contemporanea Bi-Vc-Vals
Date:  
À: Undisclosed-Recipient:;
Sujet: [Storiaorale] presentazione volume "Mussolini e la sua Orchestra"
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea
nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia

Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea

13019 Varallo - via D'Adda, 6 - tel. 0163-52005; fax 0163-562289
istituto@???

www.storia900bivc.it





L'Istituto organizza a Varallo, sabato 20 maggio 2017, nella sede di via D'Adda, 6, alle ore 17, la presentazione del volume di Gioachino Lanotte Mussolini e la sua "Orchestra". Radio e musica nell'Italia fascista. Intervengono l'autore e Bruno Ziglioli.

L'ingresso è libero. Al termine dell'evento sarà offerto un aperitivo.



È ormai noto come il regime abbia "corteggiato" canzoni e radio per la loro indiscutibile aderenza sociale e come, viceversa, abbia osteggiato con ogni mezzo la diffusione di materiali dal contenuto ideologico alieno ai principi fascisti o disfattista dell'immagine nazionale. Meno conosciuti, invece, sono gli esiti prodotti da queste azioni. Rispetto agli innumerevoli saggi che si sono occupati di accompagnare il lettore attraverso la società del Ventennio, questo libro torna sul tema del "consenso" con alcune peculiarità: l'utilizzo dei materiali dell'intrattenimento interrogati come veri e propri documenti; uno scrupoloso lavoro sulle fonti archivistiche; l'attenzione all'impatto e ai risultati di "propaganda cantata" da una parte e censura dall'altra. Ma, al di là delle ingerenze di uno Stato che ambiva a essere totalitario, fino a che punto i ceti medi, serbatoio sociale privilegiato da Mussolini per la costruzione del consenso, percepirono queste manovre come i disegni di un regime pronto a usare ogni mezzo per imporre il conformismo? Fino a che punto avvertirono questa manipolazione di elementi del tempo libero come un limite alla libertà stessa? In definitiva, gli italiani sentirono il peso della dittatura o furono colpevoli di averlo alleggerito con la loro acquiescenza? Questo libro cerca di dare una risposta a queste domande e, anche se solo come lavoro di sintesi, ricostruisce un tratto di percorso importante di storia della radio e della musica leggera in Italia.



Gioachino Lanotte è dottore di ricerca in "Società europea e vita internazionale nell'età moderna e contemporanea". Docente a contratto di Storia contemporanea alla facoltà di Scienze politiche e sociali dell'Università Cattolica di Milano, si occupa da diversi anni dell'utilizzo di nuove fonti in sede storiografica, in particolare la canzone, tema sul quale ha pubblicato diversi saggi e monografie.

Fra i suoi libri più recenti: Segnale radio. Musica e propaganda radiofonica nell'Italia nazifascista (1943-1945), Perugia, Morlacchi, 2014; Il fantasma rosso. La stampa italiana e il maccartismo, Perugia, Morlacchi, 2013; Il quarto fronte. Musica e propaganda radiofonica nell'Italia liberata (1943-1945), Perugia, Morlacchi, 2012.