Re: [Hackmeeting] [_TO* hacklab] di trojan di stato

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著者: ZeroRh-
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題目: Re: [Hackmeeting] [_TO* hacklab] di trojan di stato
Il 2017-04-27 20:13 Fabio Pietrosanti (naif) - lists ha scritto:
> Poi mi spiace proprio che non ci sia la comprensione dei risultati
> conseguiti dall'ecosistema "digital rights", di cui "tecnicamente" la
> comunità di hackmeeting si dovrebbe sentire parte.


Siamo talmente eterogenei, in tutto, che si siamo una "comunità", ma
decisamente dalle sfumature cosi ampie che diventano quasi punti
atitetici fra loro, alle volte.
Quindi "tecnicamente" dovremmo sentirci parte di null'altro...percheè
solo con un'identità univoca comunitaria forte puoi dire di far parte di
altro, se no
>
> Lo dico proprio con grande desiderio che ci sia una crescita di
> "atteggiamento" che parta dalla buona fede, ed eventualmente provi se
> necessario a dimostrare con un atteggiamento nè complottista nè
> antagonista la cattiva fede.


Seriamente, ma in italiano cosa significa?

>
> Perchè ci vuole un elevato livello di resilienza per non accogliere le
> provocazioni continue mantenendo un livello di dialettica civile, volto
> a fornire informazioni che in questa comunità, mi pare evidente, non ci
> sono proprio.


Nessuno te lo ha chiesto, il martirio non rientra credo nelle skill che
nessuno che conosco apprezzi

>
> Sarà un problema di filter-bubble?
>
> Detto questo ti rispondo inline per fornire gli strumenti di
> comprensione necessari.
>
> On 4/27/17 3:42 PM, lesion wrote:
>> On 27/04/2017 11:10, codanera wrote:
>>> Il 26/04/2017 17:58, Fabio Pietrosanti (naif) - lists ha scritto:
>>>> No, l'iniziativa la sta facendo "civici e innovatori" come gruppo
>>>> parlamentare indipendente, in particolare Stefano Quintarelli (che è
>>>> quello che, appunto nel 2014, fermò l'iniziativa parlamentare per
>>>> autorizzare l'uso dei captatori informatici senza regole).
>>>
>>> una garanzia quel nome, credevo si occupasse solo di appropriazioni
>>> indebite....
>>
>> quintarelli si occupa anche di altre interessanti questioni:
>>
>> oltre a far, cito "fare i lavoretti nell'azienda X" (che ipotizzo
>> sia la presidenza del consiglio) ad hacking team [1],
>> ed essere primo firmatario di un altro interessante ddl
>> dal titolo "divieto di utilizzo delle criptovalute che impiegano
>> tecniche
>> di anonimizzazione totale nelle transazioni economiche" [2]
>>
>> si premura di chiedere al vecchio compagno di universita', nonche'
>> ceo di hacking team [3] come esplicitare meglio il termine
>> "neutralizzare" l'anonimato, data la sua giustissima preoccupazione
>> nell'uso di tor [4].
>
> Nei fatti mi pare che tutto sia il contrario di quanto indichi.
>
> Cerca online, e troverai che è forse l'unico "parlamentare" sostenitore
> di Tor, della crittografia libera e dell'opensource in parlamento
> italiano.
>


Ma chi se ne frega, con il massimo rispetto.
Moh è in parlamento che si fanno le lotte?

> E' un hackero non di primo pelo, è stato uno dei principali promotori
> principali della "carta dei diritti di internet" oltre alla diffusione
> della cultura libera legata alla rete, con un forte orientamento legato
> ai diritti civili (leggi suo libro "costruire il domani"), in tutto il
> parlamento di questa legislatura e non solo.


Per la serie di film:"anche gli acari vanno in parlamento", "anche gli
acari mangiano fagioli", "la classe acara va in paradiso"...se domani
uno di noi fa un favore ai "nazisti dell'Illinois", non è che siccome va
la domenica in chiesa ed è stato buono con il suo cane allora va
bene...è arrivato li facendo carriera , accumulando potere all'interno
di determinate e specifiche logiche.
Magari alcuni di noi cercano di scardinare proprio il potere costituito
così come lo hanno trovato...ad altri andraà ben, altri boh, etc...ma
credo che ai più(scusatemi se mi permetto ) gli faccia "schifo al
cazzo".


>
> E' un attivo contributore del Centro Nexa, che si occupa di Internet &
> Society, ed è il politico che ha contrastato il tentativo di
> regolamentare (in modo deregolamentato) i captatori in italia (e no,
> non
> sono stati gli "attivisti"), ha lavorato in tutte le sedi europee e
> italiane per la neutralità della rete.


Come sopra...non credo a nessuno. Difficdo di me stesso figurati di chi
egoicamente ci mette così tanto la faccia, vi è sempre l'ego, alle volte
è una cosa positiva( quasi mai) altre no. E se non è l'ego intrinseco è
costruito per motivi xyz, è la brama di potere, la visibilità pura na
sniffare.
Sicuramente non lo ha fatto per filantropia o perche "parte di una
sottocultura"...almeno sicuramente non di quella acara...
>
> Ha costituito e guida l'intergruppo parlamentare tecnologia,
> organizzato
> cene e convegni per "educare" in modo trasversale i parlamentari a
> comprendere la tecnologia e sopratutto a guardarla con un occhio
> critico
> e lontano dalla interpretazioni delle lobby.


Anche io a casa mia organizzo cene con amici/compagni e parliamo anche
delle lotte politiche in corso, e cerco di dare delle linee guida sulla
difesa digitale. etc etc...non credo che questo faccia curriculum acaro
o serva per una carriera in politica...o rende lui migliore degli altri
"magnaschei", che resteranno ignoranti come zappe sopratutto di quello
che dice Quintarelli non gli frega plausibilmente un cazzo( lo spero, se
no avere tutti quei soldi e quel potere e doversi sorbire uno come
Quintarelli che ti rompe le palle su cose di cui non ti frega nulla,
quando appalti le tue conoscenze informatiche ad un borsista con una
laurea , sarebbe ridicolo...che magnaschei sarebbero!!? )

>
> In merito alla proposta criptovalute leggi la sua partecipazione nei
> forum e social network di bitcoin, in cui l'ha presentata come idea da
> cui discutere e dibattere, sapendo e accettando che avrebbe preso
> insulti dai più, ma anche contributi da chi più maturo comprende
> l'esigenza di proposta di regolamentazione che parta da chi la rete la
> vive, non dall'ultimo politico della commissione giustizia.
> Infatti a riguardo non c'è una "proposta di legge" ma una idea, e ciò
> ha
> consentito di avviare dibattiti a più livelli, ma sopratutto di creare
> gruppi di lavoro competenti sul tema.


Ma il parlamento senza la sua illuminata guida farebbe ancora più
cazzate quindi? Può dirgli, come favore personale, dato che lo conosci
così bene e che lui ha così tanta influenza sulle menti dei magnaschei,
anche di votare per abbassare l'età della pensione
( sai vorrei mia madre ci andasse prima di morire).


>
> Btw Stefano non è un politico, è un nerd, hackero e imprenditore che
> solo in questa legislatura sta facendo il parlamentare (e si offende se
> gli si da' del "politico").


E lo capisco...mi offenderei anche io. Ma e come se uno che viene dalla
piccola borghesia( ovvero potendo scegliere e magari avendo avuto la
possibilità di studiare ) si mette a fare il polizziotto, se poi te
dicono "guardia infame" ce devi un poco sta, poi puoi anche essere una
brava persona, ma sai com'è lo sapevi prima "mo te la vai a pija in der
culo" ( come si dice a Roma ).
Per me cambi le cose aprendo una ciclofficina popolare ad esempio, o
creando sale di incisione , sale prove, stamperie, laboratori di
elettronica, hacklab, radio, webradio, etc...indipendenti mgari vicino
alle universitaà, se ti batti per cose nel concreto.
Personalmente da dentro al parlamento creare una futura classe di
persone informate e non di coglioni lobotomizzati è impossibile.
E' una scelta, una visione che è anni luce dalla mia , ma che trovo
praticamente impossibile. Date che comunque le logiche che muovo le
persone li sono note. E per avere potere , tanto da cambiarle devi
diventare come loro.
Non esiste l'utopia della mosca bianca, sopratutto non cambiarà mai il
gusto sopraffino di mangiare propinare merda che hanno le altre mosche.

>
> Considerato ciò, se lo prendi per buono, quantomeno partire dalla buona
> fede dell'interpretare il personaggio penso che sarebbe utile.


Una volta era più divertente...oggi non mi diverte più leggere queste
cazzate buoniste. La fuori se non te ne sei accorto vi è una guerra fra
poveri, oltre a quella fra "ricchi vs poveri", io non do il benficio del
dubbio a nessuno...ed i "personaggi" stanno nei fumetti o le serie tv ,
nella vita vera vorrei persone.

>
>>
>> ora, naif, oltre alla discutibile scelta di aiutare attivamente queste
>> persone nell'intento di cui sopra, la richiesta rispetto a quello che
>> diceva il duro e puro boyska, per me suona piu' o meno cosi (lungi da
>> me
>> generare attrito, ma credo sia una domanda assolutamente lecita):
>>
>> in questi 2 anni di tavoli e riunioni con tutti i soggetti coinvolti,
>> tra cui soggetti anche molto desiderosi di neutralizzare l'anonimato
>> di tor, possiamo immaginare tranquillamente che questo desiderio
>> sia stato esplicitato nei tuoi confronti?
>
> Assolutamente no.
> Quisto perchè io, quasi tutte le persone di Hermes, il presidente di
> Tor
> Roger Dingledine, tutte le NGO che gestiscono server Tor in tutti i
> vari
> paesi quali LesOnions o TorServer o DRFi, cerco quando si riesce anche
> di avere rapporti con le istituzioni per spiegare e insegnare l'uso di
> Tor e delle tecnologie di anonimato.
>
> Sai perchè?
>
> Perchè solo facendo "educazione" puoi evitare che si verifichi ciò che
> è
> capitato in passato per via della "ignoranza".
>
> E questo il Tor Project lo sa' bene, motivo per cui i suoi esponenti a
> vario titolo, hanno fatto sessioni di formazione sia in università che
> private alle polizie di mezzo mondo, in europa praticamente tutte.


Beh le università è un conto, le forze di polizia un altro...il problema
è politico lo vuoi capire. Da che parte stai della barricata, non può
essere che tutto sia così senza prendere posizioni.
Su qualcosa delle posizioni uno le deve prendere.
Ma non per la comunità di HM, ma per la propria vita...come fa ad
andarti bene una cosa simile.
Le guardie , l'esercito etc...sono persone che per il 90% sono
indottrinate e quel 10% se c'è non ha certo il potere per cambiare o
migliorare le cose, può fare forse bene il suo lavoro e basta...ma
sempre fra molti forse.
Oltre ad essere stipendiati dallo stato ergo comunque non fare loro le
direttive anche se "educati"...hanno sempre uno stipendio ed un
contratto e il ricatto di dover mantenere delle famiglie.
La rivoluzione , sempre se ne hai i mezzi culturali ed intellettivi non
è un passo facile, è uno smottamento interiore enorme, che un padre di
famiglia di 45 anni con tre figli uno adolescente ed una moglie magari
senza lavoro , e con i colleghi fasci, non si arrischia di fare dentro
di se...basta guardare te ora...questa mail...non credo tu abbia tutti
questi vincoli e sai di cosa si parla eppure siamo dalle parti opposte
della barricata.

>
> In Italia grazie anche a Rebus, che tiene all'università di Pavia un
> corso di forensics frequentato anche da magistrati e poliziotti,
> qualche
> anno orsono Vecna e Vodka andarono come Hermes a insegnare e spiegare
> come funzionano le reti anonime ad esempio.


Si ho conosciuto lo scorso anno Rebus, bravissimo cristo. Ma con la
scusa del troviamo omicidi e pedofili, anche senza il terrorismo fai
come ti pare. Ma ripeto le persone so sempre quelle se i mezzi di venti
anni fa andavano bene andranno bene pure oggi e pure domani per pedofili
e omicidi, di mezi tecnologici et affini ve ne sono molti che possono
aiutare senza minare l'integrità della privacy di tutti, oltre che
essere migliaia di volte più potenti del loro scopo( vedi Galileo o
similari, che per fare questo è fuori scala , è palesemente un arma
tattica, che invece di essere su un drone et affini è su di un laptotp
rugged. Fermiamo quelli che scappano da una rapina con un lanciamissili
intelligenti, tanto la vettura la ferma sicuro...)



>
> Solo se insegni e fai educazione alle forze dell'ordine e agli
> operatori
> di giustizia spiegando come funziona la tecnologia (i cui limiti,
> threat
> models, scopi d'uso, tools e cosa si può fare sono INTERAMENTE
> PUBBLICI)
> riuscirai a fare si che questi si rapportino a queste tecnologie in
> modo
> sano .


Ma de che stai a parlà...ma che non lo sanno, suvvia...e se lo sanno li
cambi? A dei fascisti esaltati di 45 anni? Ceeerto...puoi cambiare i
ragazzi alle medie, alle superiori, già all'università so lobotomizzati
per buona parte.
Cambiarli dandogli strumenti, fosse così facile lo faremmo a mo' di
evangelizzazione il lunedì mattina nei bar...

>
> Rapportarsi in modo sano significa fra le varie cose:
> - niente retate alle 6 di mattina per chi fa girare nodi to
> - non trovarsi aggravanti in giudizio perchè usava tor
> - non trovare la spinta dei dirigenti sulla politica di fare leggi per
> vietarne l'uso
>
> Questo non lo fai promuovendo Tor come strumento di antagonismo e
> resistenza, ma promuovendolo per quello che è e facendo si che tutti
> (anche e specialmente le forze dell'ordine) lo sappiano.


Grazie per la prodonda illuminazione, e zeronet e le darknet come le
spieghi?
Sai c'è chi di noi fa politica e fa cose "illegali"( per loro e per i
magnaschei ) nel mondo reale e deve comunicare co naltre persone...li
che gli dici su quel tipo di uso?
Che è un uso atto a rippropriarsi di luoghi e diritti civili?
O sei d'accordo con loro?

>
> Spero che questa spiegazione di ___cosa accade nel mondo reale di chi
> supporta l'anonimato___ sia utile, perchè così è che funziona.


Illuminazione vol.2
>
> Se dubiti che ciò sia vero, vai a un Tor Developer Meeting qualsiasi
> dicendo che vuoi fare del training a forze dell'ordine su Tor e come
> funziona, sarai supportato e ringraziato, perchè diffondi quella
> cultura
> in un ambito che diversamente, non sapendo ovvero essendo "ignorante",
> agirebbe male.


Sai anche il coltello è un arma, se la usi per pulire i rami per il
fuoco, sbucciare la mela , tagliare il pane, etc...è un ottimo stumento
e sia lode a chi lo ha inventato.
Ma se poi lo migliori , e tu che lo migliori oppure lo insegni a
fabbricare, aggiungi a quello una lezione di anatomia per ammazare
meglio il tuo vicino che ti sta sulle palle( fa tanto il macellaio di
"gangs of new york") non sei il mio modello di riferimento...
>
> Ciò è purtroppo necessario perchè il discorso pubblico riguardante Tor
> è
> viziato da una stampa che per spettacolarizzazione "Oppone Tor alle
> forze dell'ordine" mettendoci in mezzo un po' di hacktivisti
> antigovernativi, un paio di kili di pedofili, qualche tonnellata di
> droga e orde di pericolosi terroristi anzichè mostrare quello che è.


Forse è sbagliato come dici tu, ma in generale io non farei un talk alle
guardie, le considero il nemico e soggetti persi durante la guerra di
riappropriazione della propria vita da parte dell'umanità.
Sullo spaccio online non vorrei esprimermi troppo, ognuno ha le sue
idee...anche il taglio cambia se la uso per comunicazion ianonime per
parlare di come coltivo con amici in altri posti e poi un poco ne vendo
anche , non con un market , ma con contatti vari, la pena cambia poco,
ma è sempre il concetto che cambia. NOn dovrebbe essere illegale la
droga. Per gli antichi non lo era.
I terroristi beh crei la fame e la guerra a casa degli altri ed alcuni
li addestri pure, eviti di intervenire prima per far si che avvengano le
tragedie, cazzi tuoi, non miei, tanto se devi ammazzarmi lo stai facendo
con il fumo passivo ed altre settecento cose, quella è solo più
rapida...ma non è la più rilevante in numeri ne quella che mi può
preoccupare.

>
>> considerando i rapporti di forza di cui stiamo parlando e che
>> hermes sviluppa e mantiene progetti molto sensibili per quanto
>> riguarda
>> il tema dell'anonimato (vedi tor2web), in queste occasioni, quali
>> carte ha
>> il presidente di hermes center per negare questo desiderio?
>
> Leggi sopra.
>
>> piu' esplicitamente, perche' non dovremmo considerare tor2web
>> compromesso
>> in italia?
>
> Perchè tor2web è solo software, il codice è lì e se non ti piace non
> usarlo (c'è anche un penetration test con risultati pubblici). :-)
>
> Ci sono diversi nodi tor2web sparsi gestiti da variegate (e spesso
> anonime) persone, non c'è una "rete", e se vuoi usare onion.to è
> gestito
> da quelli di TorServers tedesca, noi non centriamo niente.
>
>>
>> ad esempio noi avevamo anche pensato di mettere in piedi un'istanza
>> globaleaks (perche' non speriamo ovviamente che il ministero di
>> giustizia ci mandi le statistiche sull'uso dei captatori), ma il
>> cortocircuito di questo pensiero ci ha fatto desistere, e siamo
>> sinceramente ancora indecisi su questo punto.
>
> Se vuoi statitistiche sull'uso dei captatori dal ministero di
> giustizia,
> dovresti prima fare in modo che il ministero di giustizia stesso le
> abbia.
>
> OOOPS, essendo uno strumento ATIPICO e non regolamentato dal codice di
> procedura penale il ministero di giustizia non ce le ha le statistiche!



Ceeeerto, non le ha...non le ha pubblicamente....mi vuoi dire che i
servizi non le hanno e che se il ministero di giustizia le vuole non le
ha???...suvvia, mi pare una falla.
Non le hanno in maniera pubblica...
Se non le hanno, cazzo suggerisci di farlo( o di chiedere ai servizi di
fornirle con un corriere mensile in busta anonima ), le informazioni
sono potere, numeri, nomi , etc...sempre e da sempre.
Dilettanti allo sbaraglio? Bah preferisco sovrastimare le abilità altrui
che sottostimare...sai le paranoie dei padri ricadono sempre sui
figli...mi aspetto che vi sia un omino con il taccuino ad ogni processo
in cui si usano strumenti "atipici" ed una lista di questi ,di chi li ha
usati etc...cartacea in quattro copie e poi su floppy 8" leggibile solo
da un singolo tizio che vive in un bunker dove non si può usciere ed
entrare ha solo una botolina per cibo ed acqua e passa fogli o floppy da
5.25" che solo tre pc possono leggere aperti con doppia chiave
simultanea.


>
> Quindi puoi risparmiati di usare GlobaLeaks per questo scopo, perchè
> non
> è una informazione "segreta" ma è una informazione che non esiste.
>
> Al ministero di giustizia non possono interrogare una base dati ed
> estrapolare tutti i dati di utilizzo dello strumento di cui all'art.
> XXX
> del codice di procedura penale, perchè essendo uno strumento ATIPICO
> non
> è disciplinato nel codice di procedura penale.
>
> Indovina un po' quale è l'unico modo affinchè esistano queste
> statistiche? :\


Aspetta, aspetta la so...se non esistono la statistica è pari a zero,
non li usa nessuno.
Vedi a che serve studiare, mia madre non aveva poi sbagliato a dir che
un laureato conta più di un cantante...

>
> Che ci sia una legge che dice "cosa è un captatore informatico ed entro
> quali limiti si può usare" .
>
> Fabio


che bei giorni di un futuro passato...

Zero

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