Re: [Hackmeeting] [_TO* hacklab] di trojan di stato

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Autore: Fabio Pietrosanti (naif) - lists
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To: hackmeeting Maillist
Oggetto: Re: [Hackmeeting] [_TO* hacklab] di trojan di stato
On 4/26/17 5:41 PM, piuttosto@??? wrote:
>>> i miei polemicissimi centesimi
>>>
>> Allora, partendo dal presupposto che l'opinione di Fabio non è detto che
>> sia quella di Hermes
>
> in generale è vero, ma hermes sta partecipando col suo nome a questo
> processo normativo


No, l'iniziativa la sta facendo "civici e innovatori" come gruppo
parlamentare indipendente, in particolare Stefano Quintarelli (che è
quello che, appunto nel 2014, fermò l'iniziativa parlamentare per
autorizzare l'uso dei captatori informatici senza regole).

Non esiste neanche un singolo artefatto o slide o testo che riguardi
Hermes come proponennte della proposta di legge captatori, se non che
Hermes co-organizza e-privacy e ha favorito negli ultimi anni moltissimi
talk di approfondimento giuridico sul tema, favorendone dibattito fra
gli addetti al settore "diritti civili" .

Gli Hermessiani non hanno una posizione univoca e comune su questa
tematica, come è giusto che sia ci sono voci diverse, ed è una mia
iniziativa personale che, strada facendo, ha praticamente coinvolto
qualunque soggetto che in italia si sia interessato all'argomento, sia
essi avvocati, giuristi, politici, tecnici-attivisti con esperienza
forense, magistrati, poliziotti, servizi, attivisti di policy per
diritti civili italiani ed esteri, ex dipendenti di 2 diversi produttori
di trojans.

E' solo "ascoltando tutti" ma tenendo ferma la barra sui principi di
diritto che si può elaborare una proposta articolata e da ampio consenso
(quindi con la possibilità di non essere solo una proposta ideologica,
ma qualcosa che possa *realmente* arrivare a migliorare la condizione
dei diritti civili legati ai captatori).

Poi il governo cade ogni 2 minuti, e lì si creano i problema di effettia
realizzabilità della norma.

Ad ogni modo ci sono sempre di più ONG europee che lavorano per la
tutela dei diritti civili digitali, che hanno analizzato la proposta e
da lì stanno elaborando policy proposal basate su questi principi.

Stiamo a vedere come evolverà la questione, sicuramente non saranno
vietati, probabilmente non saranno deregolamentati con una leggina in
sordina (ma il rischio è sempre dietro l'angolo).

Fabio