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_AVVISO AI NAVIGANTI__ 71_
25 aprile 2017
2017, ANNO CENTENARIO DELLA GLORIOSA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE, LA SVOLTA
NELLA STORIA DELL’UMANITÀ
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IL SIGNIFICATO DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL 23 APRILE IN FRANCIA
DAL 22 APRILE DISPONIBILE SUL SITO INTERNET IL N. 55 DI _LA VOCE_
LE ELEZIONI IN FRANCIA
L'andamento della campagna elettorale e l'esito delle elezioni
presidenziali in Francia (primo turno di domenica 23 aprile) confermano
che anche in Francia il sistema politico borghese è entrato in una crisi
profonda. Da più di 50 anni i gruppi imperialisti francesi (GIF)
governano il paese proponendo alla massa della popolazione due campioni
entrambi di loro fiducia tra i quali gli elettori devono scegliere. Uno
si presenta come fautore di "legge e ordine" (di destra, conservatore);
l'altro (di sinistra, socialista) si presenta come difensore del
benessere delle masse popolari e del sistema di sicurezza sociale che i
lavoratori francesi hanno strappato alla borghesia nel corso della prima
ondata della rivoluzione proletaria, nella prima parte del secolo
scorso. Questo sistema politico non regge più. Due sono le cause
profonde. Una è il malcontento crescente delle masse popolari e la loro
insofferenza verso la classe dominante, l'altra è l'intrico di
contraddizioni tra i GIF stessi e di contraddizioni tra i GIF e gli
altri membri della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti
europei, americani e sionisti della quale i gruppi imperialisti francesi
sono soci autorevoli.
ELEZIONI PRESIDENZIALI FRANCESI - RISULTATI DEL PRIMO TURNO - 23 APRILE
2017
Iscritti
46.891.594
% DEGLI ISCRITTI
% DEI VOTI VALIDI
Votanti
36.681.113
78,23
Voti validi
35.737.724
76,21
Emmanuel MACRON
8.528.585
18,19
23,86
Marine LE PEN (FN)
7.658.990
16,33
21,43
François FILLON (PR)
7.126.632
15,20
19,94
Jean-Luc MÉLENCHON
7.011.856
14,95
19,62
Benoît HAMON (PS)
2.268.838
4,84
6,35
Nicolas DUPONT-AIGNAN
1.689.686
3,60
4,73
Jean LASSALLE
433.996
0,93
1,21
Philippe POUTOU
392.454
0,84
1,10
François ASSELINEAU
329.951
0,70
0,92
Nathalie ARTHAUD
231.660
0,49
0,65
Jacques CHEMINADE
65.076
0,14
0,18
Man mano che la crisi generale del capitalismo avanzava, anche in
Francia la classe dominante si è appoggiata sempre più sulla
mobilitazione reazionaria delle masse popolari [7]: come principale
promotore di essa si è imposto il "Fronte Nazionale" (FN) capeggiato ora
da Marine Le Pen, una delle figlie del suo fondatore, Jean Marie Le Pen,
un reduce dai ranghi dei colonialisti francesi che si era distinto come
torturatore nel corso della guerra [1954-1962] contro il popolo algerino
allora in lotta per la propria indipendenza con l'appoggio di tutti i
governi, fronti e partiti attori della prima ondata della rivoluzione
proletaria.
Alle elezioni di domenica 23 aprile le due storiche macchine di gestione
del potere politico che godono della fiducia dei GIF, il "Partito
repubblicano" (PR) e il "Partito socialista" (PS), hanno presentato
ognuna il suo candidato, ma visto il malcontento crescente delle masse
popolari la classe dominante ha messo in pista anche un "uomo nuovo" che
esce direttamente dai suoi ranghi, Emmanuel Macron.
Il risultato delle elezioni del 23 aprile è che restano in lizza per il
secondo turno (7 maggio) il candidato preferito dai GIF, E. Macron,
candidato del sistema e fautore dell'UE che ha avuto circa 8.55 milioni
di voti (18.2% degli iscritti e 23.9% dei voti validi) e la candidata di
riserva dei GIF, M. Le Pen, candidata anti-sistema e anti-UE che
domenica ha avuto circa 7.66 milioni di voti (16.3% degli iscritti e
21.4% dei voti validi).
Quale che sia il risultato del ballottaggio, ai fini del corso delle
cose resta fermo
- che le due storiche macchine di gestione del potere dei GIF (PR e PS)
escono con le ossa rotte,
- che la crisi del sistema politico dei GIF continuerà ad aggravarsi
perché i GIF non sono in grado di eliminare le cause sopra viste che
l'alimentano,
- che Jean-Luc Mélenchon, un socialista dissidente candidato di un gran
numero di gruppi della sinistra anti-sistema, ha raccolto un po' più di
7 milioni di voti.
La differenza principale tra i due esiti possibili del ballottaggio di
domenica 7 maggio riguarda
* la sorte di UE, BCE e dell'insieme delle altre istituzioni che i
gruppi imperialisti europei hanno creato dopo l'inizio (a metà degli
anni '70) della seconda crisi per sovrapproduzione assoluta di capitale
per gestire i governi dei singoli paesi europei,
* la sorte della NATO, l'istituzione che subordina i governi dei
singoli paesi europei ai gruppi imperialisti USA.
Sul corso delle cose in Europa oltre all'esito del ballottaggio francese
di domenica 7 maggio, ovviamente influiranno anche i risultati delle
prossime elezioni politiche francesi (11 e 18 giugno) che rinnoveranno
la composizione della Camera e del Senato, delle elezioni politiche
straordinarie in Gran Bretagna (8 giugno) e delle elezioni politiche in
Germania (24 settembre). La borghesia francese è comunque costretta dai
propri interessi a derivare sempre più verso la mobilitazione
reazionaria delle masse popolari. Questa anche in Francia ha come
bersaglio principale gli immigrati e gli oriundi, mentre l'aggressione,
la devastazione e lo sfruttamento dei paesi oppressi, la guerra portata
anche in Francia dai gruppi arabo-musulmani e lo scontro con i gruppi
imperialisti degli altri paesi ne sono le altre componenti. Infatti
anche in Francia solo con la rivoluzione socialista e l'instaurazione
del socialismo è possibile mettere fine a questa deriva e prevenire la
mobilitazione reazionaria o vincerla se diventasse la nuova forma di
gestione politica del sistema economico e sociale borghese.
È impossibile oggi prevedere quale sarà l'effetto nel prossimo futuro
del grande successo elettorale di Jean-Luc Mélenchon e della
mobilitazione popolare che lo ha prodotto: certamente a lungo termine
esso favorisce la rinascita del movimento comunista cosciente e
organizzato, quindi lo salutiamo con favore, fermo restando che il
fattore decisivo della rinascita è che i comunisti francesi
costituiscano il partito comunista che applichi in Francia le lezioni
dell'esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria [8] e in
generale la scienza della attività con le quali gli uomini fanno la loro
storia: il marxismo-leninismo-maoismo.
_LA VOCE_ N. 55
Il nuovo numero di _La Voce_ [3] tratta appunto della rivoluzione
socialista che, nel quadro della nuova ondata della rivoluzione
proletaria mondiale, il (n)PCI sta conducendo in Italia e che sfocerà
nell'instaurazione del socialismo.
Il numero si compone di tre parti.
La prima parte riguarda le condizioni oggettive della rivoluzione
socialista nel nostro paese (le trasformazioni principali avvenute negli
ultimi mesi nel campo della borghesia imperialista, nella sinistra
borghese e tra le masse dei proletari e degli altri lavoratori), il
contesto internazionale in cui promuoviamo la rivoluzione socialista in
Italia e alcune questioni relative al lavoro di massa condotto dal
(n)PCI e dalla sua Carovana per portare le organizzazioni operaie e
popolari a costituire un proprio governo d'emergenza, il Governo di
Blocco Popolare [9] e farlo ingoiare ai vertici della Repubblica
Pontificia.
Questa parte comprende gli articoli da pag. 2 a pag. 25 e la pag. 72
(Dichiarazione del CC del (n)PCI sulla deriva verso la guerra).
Richiamiamo in particolare l'attenzione dei nostri lettori sulla
descrizione del _salto epocale_ che l'umanità deve compiere con la
rivoluzione socialista e la costruzione del socialismo, illustrato nelle
pagine 13 e 14.
La seconda parte riguarda il lavoro interno del (nuovo) Partito
comunista italiano:
* la Riforma Intellettuale e Morale dei suoi membri e candidati
(_Cinque punti sulla natura del partito comunista_), pagg. 26-34,
* sette note sulle attività volte al consolidamento e rafforzamento
del partito, pagg. 35-37,
* l'assimilazione del marxismo-leninismo-maoismo che tra il 1985 e il
2004 ha preparato la costituzione del (nuovo) Partito comunista italiano
(_Un patrimonio per tutto il movimento comunista_), presentata nelle
pagine della rivista _Rapporti Sociali [10]_ (1985 -2004) ora
disponibili sul sito del partito, pagg. 38-43.
La terza parte (pagg. 44-70) è dedicata allo scritto di Stalin _La
Rivoluzione d'Ottobre e la tattica dei comunisti russi_ dicembre 1924,
con l'introduzione e la presentazione del compagno Ernesto V. e della
redazione di _La Voce_. Con questo scritto contribuiamo alla
celebrazione del centenario dell'opera compiuta dai comunisti russi tra
il febbraio e l'ottobre 1917 che portò all'instaurazione del primo
governo sovietico presieduto da Lenin e all'avvio della costruzione
dell'Unione Sovietica e illustriamo alcuni insegnamenti validi per
l'opera che noi comunisti stiamo facendo in Italia.
Il filo rosso che percorre tutto il n. 55 di _La Voce_ è intrecciato
_della spinta_ alla sinistra di ogni organismo delle masse popolari, di
ogni organismo della sinistra borghese e di ogni FSRS a contribuire alla
rivoluzione socialista _con la lotta_ contro
- il _disfattismo_ ("la rivoluzione socialista forse sarebbe una buona
cosa, ma non esistono le condizioni per farla" - come espressione
esemplare di esso indichiamo il Forum "il vecchio muore ma il nuovo non
può nascere" [11] tenuto a Roma il 17 e 18 dicembre 2016 da Rete dei
Comunisti),
- l'_attendismo_ ("la rivoluzione socialista è una buona cosa, è
necessaria e prima o poi scoppierà, ma non sappiamo quando, né dove né
come" - come espressione esemplare e recente di esso indichiamo la
relazione tenuta da Giovanni Di Fronzo [12] al dibattito "L'Ottobre è
arrivato ... a Napoli" organizzato il 14 aprile 2017 a Napoli presso il
Civico 7 Liberato da Rete dei Comunisti e Laboratorio Comunista
Casamatta),
- la _diversione dalla rivoluzione socialista_ (proclamare buoni
propositi e non darsi né indicare i mezzi per attuarli - come
espressione esemplare di essa indichiamo la campagna NO EURO, NO UE, NO
NATO promossa da Piattaforma Sociale Eurostop - manifestazione del 25
marzo e assemblea del 26 marzo a Roma - combinata con l'ostilità alla
creazione delle condizioni per la costituzione del Governo di Blocco
Popolare e con l'avvio della costruzione di un "nuovo soggetto politico"
che dovrebbe presentarsi alle elezioni politiche che il governo delle
Larghe Intese organizzerà tra l'autunno 2017 e la primavera 2018).
Il n. 55 di _La Voce_ lancia a tutti i lettori comunisti l'appello a
* condurre nelle aziende capitaliste, nelle aziende e nelle
istituzioni pubbliche, nelle scuole medie superiori e nelle Università
un sistematico e ordinario lavoro per individuare gli elementi più
avanzati e generosi e poi con loro lavorare per renderli capaci di
costruire OO e OP (OG),
* condurre in tutti gli ambiti che vi si prestano una propaganda della
linea (che fare?), dell'analisi della situazione, del bilancio
dell'esperienza e della concezione del mondo partendo, il più che
concretamente di cui chi parla è capace, non dal dire "noi pensiamo
che", ma dall'esperienza dei referenti a cui parla e mostrare che la
loro esperienza porta a ben definite conclusioni (che coincidono con
quello che noi della Carovana del (n)PCI diciamo).
_**************_
Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghese,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html ], aprire una casella email
con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi
criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html ].
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[5]
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[6]
http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav71/Avv.nav_71_Elezioni_in_Francia_e_La_Voce_55.doc
[7]
http://www.nuovopci.it/scritti/mpnpci/01_04_prima_crisi_capitalismo.html
[8]
http://www.nuovopci.it/scritti/i4temi/index.html
[9]
http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav07.html
[10]
http://www.nuovopci.it/scritti/RS/indicom.html
[11]
http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav66/avvnav66.html
[12]
http://www.retedeicomunisti.org/index.php/interventi/1686-l-ottobre-e-arrivato-a-napoli