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Oggetto:     Newsletter 08/2017- Incontro del 20 aprile - No one is illegal 
- Leggi e patti sulla pelle dei migranti
Data:     Wed, 12 Apr 2017 22:02:18 +0200
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*No one is illegal - Leggi e patti sulla pelle dei migranti*
Ne parliamo *giovedì 20 aprile alle 18:30 al Cantiere - Viale Monte Rosa 
84 *
con *Livio Neri* dell’ASGI, Associazione per gli Studi Giuridici 
sull’Immigrazione
e *Raffaele Masto*, scrittore, giornalista e conduttore radiofonico.
***
Negli ultimi anni stiamo assistendo a una escalation di politiche 
governative e patti bilaterali che continuano a violare i diritti delle 
persone.
La Fortezza Europa un anno fa stringe un patto  (6 miliardi per fermare 
i flussi migratori) con la Turchia, un Paese che da anni alimenta il 
genocidio del popolo curdo e di chiunque non sia “conforme” ad una 
dittatura feroce che, dopo il fallito golpe di quest’estate, ha 
arrestato centinaia e centinaia di persone.
Sulla scia di questo accordo, la proposta di Renzi al vertice europeo 
dello scorso giugno del famigerato “Migration Compact”, ovvero la 
replica dell’accordo con i Paesi africani da cui proviene gran parte dei 
migranti.
Proprio con questo obiettivo Gentiloni, poco prima di diventare premier, 
si è fatto un bel giro tra Niger, Mali e Senegal, in particolare per 
istituire veri e propri lager-hub in Niger dove concentrare i migranti 
in transito nel Sahara, facendo così in modo che i confini della 
Fortezza Europa varcassero il mare per insediarsi nel deserto africano.
Appena diventato premier Gentiloni non ha perso tempo, e il suo ministro 
dell’Interno Minniti propone un decreto appena diventato legge, che 
prevede:
  * l’istituzione di tribunali speciali per l’immigrazione;
  * l'eliminazione del “terzo grado di giudizio” per i migranti
    impedendo loro di fare ricorso alla Corte d’appello e facilitando
    espulsioni e rimpatri forzati per la cui esecuzione sono stati
    stanziati 19 milioni;
  * l’impiego (che sia obbligato o volontario poco cambia vista la
    condizione perenne di ricatto in cui sono tenuti i migranti) dei
    richiedenti asilo nei lavori socialmente utili;
  * l’estensione a tutte le Regioni dei CPR (Centri di Permanenza per i
    Rimpatri), cioè i vecchi CIE.
Un decreto che sempre più rende il razzismo istituzionale e sistematico, 
in un Paese ipocrita che continua a definirsi accogliente perché non 
alza muri, ma continua a legiferare sulla pelle dei migranti.
Per non parlare del memorandum d’intesa firmato con la Libia il 2 
febbraio (ora sospeso per volere di un tribunale di Tripoli), con 
l’obiettivo di allontanare sempre di più la “questione migratoria” dal 
cuore dell’Europa, non certo per diminuire i morti nel Mediterraneo che 
da gennaio 2017 sono triplicati, ma per allontanare quei morti dagli 
occhi dell’Europa. 800 milioni stanziati per continuare a ripulirsi la 
faccia. E altri 50 milioni al Niger con lo stesso obiettivo.
Insomma: questo il quadro agghiacciante delle leggi e dei patti del 
governo italiano sulla pelle dei migranti.
NO ONE IS ILLEGAL – NESSUNA PERSONA E’ ILLEGALE! Lo diciamo forte e 
chiaro: nessun foglio di carta misurerà la legittimità o meno per 
qualsiasi persona di vivere dignitosamente e di scegliere come e dove farlo.
Lo ripeteremo anche in piazza il 25 aprile con un corteo che ribadirà 
questi messaggi, contro ogni ipocrisia di un Paese che si dichiara 
accogliente, ma continua a speculare sulla vita delle persone.
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